Nei giorni scorsi, dopo l’adozione del DPCM 26 aprile 2020 e le relative indicazioni interpretative da parte del Governo, sono state adottate da parte di molti Sindaci, sparsi in tutto il territorio nazionale, Ordinanze contenenti disposizioni in contrasto con quanto espressamente sancito dal Governo Nazionale in materia di svolgimento dell’attività motoria e sportiva individuale.
Attività sportive e Coronavirus: la nostra opinione sulle Ordinanze sindacali per la Fase 2
Tali ordinanze, infatti, hanno precluso l’accesso a spiagge, ad ambienti montani in quota, o l’accesso all’intero territorio comunale da parte di non residenti, per lo svolgimento di attività motoria o sportiva individuale.
Questi divieti hanno ripercussioni rilevanti sulla limitazione delle libertà individuali costituzionali dei cittadini, mentalmente e fisicamente provati da questi oltre due mesi di confinamento forzato, finora nella larga maggioranza dei casi, rispettato, nella consapevolezza dell’interesse nazionale ed individuale.
Noi, in qualità di praticanti ed appassionati degli sport all’aria aperta (sport acquatici, e sport legati alla montagna), residenti in Comuni ove non è possibile la pratica di tali sport, vediamo particolarmente lesi i nostri diritti. Ma crediamo anche che sia in gioco una questione più importante della sola pratica delle nostre attività sportive: il principio che le libertà costituzionali possano essere limitate solo nel pieno rispetto della Legge, e dalle Autorità competenti.
Con la lettera consultabile a questo link, intendiamo esprimere il nostro ampio dissenso nei confronti di queste ordinanze sindacali, per i motivi in essa riportati.
Rileviamo, peraltro, che il Prefetto di Lecco ha autorevolmente confermato tutti i nostri dubbi: https://lecconotizie.com/politica/lecco-politica/il-monito-del-prefetto-ai-sindaci-si-ordinanze-ma-nei-limiti-consentiti/
Chiediamo l’intervento degli organi competenti, a difesa dei diritti costituzionali dei cittadini, nel timore, peraltro, che le stesse possano essere prorogate anche dopo la data del 18 maggio 2020.
Cogliamo, infine, l’occasione per esprimere il nostro plauso ai Sindaci (non pochi), che dimostrando razionalità e buon senso, non hanno voluto porre limiti ulteriori a quelli disposti dalle norme nazionali.
Qualora condividiate i contenuti di questa lettera, vi invitiamo a dare diffusione a questo articolo, inviandolo, per mail, ai giornali nazionali, locali, agli organi istituzionali (Prefetture, Comuni, Regioni, Ministeri ed Organi del Governo competenti, Società ed Autorità sportive, es. CONI), agli operatori turistici locali del settore. Facciamo sentire, in maniera civile, la nostra voce di cittadini, appassionati di sport all'aria aperta.
Qualora lo vogliate, potete esprimere apertamente la vostra condivisione all'iniziativa lasciando un commento, con toni civili, qui sotto, a fine articolo, oppure nel forum di Waterwind.
Pur nella consapevolezza, che alcuni spot ed alcune aree, per motivi intrinseci, non potranno facilmente essere resi accessibili a breve in sicurezza, concludiamo raccomandando a tutti gli sportivi ed a coloro che praticheranno, in questi giorni, attività motoria a livello individuale di tenere sugli spot un comportamento più che esemplare, nell'interesse nazionale, e della propria salute, e nel pieno rispetto delle norme emanate dalle Autorità Competenti.
Fabio Muriano
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