Oggi, il waveriding non è più solo Bottom turns e Cut backs, su e giù per le onde. Ormai, anche tra le onde, si vedono manovre e movimenti piuttosto complicati, in parte mutuati dal freestyle, ed il waveriding sta diventando una disciplina molto più varia. E' utile, allora, fare un po' di ordine tra le principali manovre.
Windsurf: il catalogo delle manovre del waveriding
Dopo il buon successo di pubblico dell'articolo sulle manovre freestyle, abbiamo pensato di scriverne uno analogo relativo alla manovre del waveriding. Anche in questo caso, iniziamo noi a classificare ed a descrivere sinteticamente le manovre principali. Deve essere chiaro che l'intenzione di questo articolo è quella di fornire un elenco, con una sintetica descrizione della manovra, per comprenderne i passaggi principali, e per riconoscerla.
Vorremmo, però, che ci deste un mano. Sia che siate degli atleti professionisti, dei rider molto bravi, o dei surfisti amatoriali di medio livello, vi chiediamo di indicarci una manovra che vi piace, che sapete eseguire, o che state imparando, mandandoci una breve descrizione, con almeno una foto di voi in azione, ed anche di un vostro video mentre la eseguite. Visto il seguito di cui ormai gode Waterwind, in Italia e nel mondo, per voi sarà anche una buona occasione per farvi notare/conoscere, a farete qualcosa di utile per tutta la comunità di windsurfers.
L'articolo è un work in progress, e verrà ulteriormente aggiornato/arricchito. Se avete suggerimenti/correzioni, o riflessioni da formulare, siete pregati di postarli nei commenti a fine articolo. Se la manovra che sapete fare, è già inclusa tra quelle catalogate, postate nei commenti una vostra foto, o un video, mentre la eseguite!
Prima di proseguire nella lettura, vi consigliamo di approfondire alcuni concetti di base del waveriding che abbiamo trattato nell'articolo appositamente dedicato a questa disciplina.
Manovre sin qui trattate: Frontside bottom turn, Frontside cut back, Aerial, Gu Screw, Wave 360, Goiter, Taka, Front Loop, Back Loop, Push Loop.
Frontside bottom turn
Il bottom turn è la prima manovra fondamentale del waveriding. E' una manovra obbligatoria da imparare per iniziare a scendere e cavalcare le onde. Ammesso che sappiate cosa voglia dire Front Side (altrimenti, leggetevi l'articolo sopra segnalato), il Bottom turn front side (una sorta di mezza strambata) prevede che il rider inizi a scendere l'onda, stando sopra vento al punto in cui questa sta per rompere (in inglese Pocket). Senza togliere il piede dalla strap posteriore, in maniera similare alla Power jibe, inizia a poggiare, facendo carvare la tavola, con il rail sotto vento che morde bene l'acqua, e mantenendo il corpo avanzato, e quasi sopra la vela. La chiave di questa manovra è la velocità, che deve essere tale da poter risalire poi la parete dell'onda (wave face). Infatti, il bottom turn si chiude quando il rider, ridirige la tavola verso la cresta dell'onda, aprendo la vela, talora con assetto in switch.
Frontside cut back
Il Cut back (o Top Turn) è la manovra base che chiude la surfata sull'onda, e se le due manovre sono eseguite al meglio, dovrebbe costituire un unico movimento fluido senza soluzione di continuità con il Bottom Turn. Il rider arrivando con buona velocità in uscita dal bottom turn, punta verso la cresta dell'onda, come detto aprendo la vela, e talora quasi in switch. A seconda della ripidità dell'onda, e della velocità posseduta, in corrispondenza della cresta, o poco sotto la stessa, il rider cambia nettamente direzione (talora in maniera molto brusca, facendo scivolare la coda della tavola), torna ad orzare, per ridiscendere l'onda, ed, eventualmente (se l'onda lo consente e non rompe troppo presto), impostare un nuovo Bottom turn. In contemporanea al cambio di direzione in cresta, il rider cazza di nuovo la vela, si rannicchia, e porta il peso del corpo di nuovo sul bordo sopra vento dalla tavola.
Se vuoi allenarti a casa, o in spiaggia, facendo alcuni utili esercizi per migliorare le tue abilità nei bottom turns e nei cut backs, ti consigliamo davvero di guardare questo validissimo video tutorial di Getwindsurfing.
Aerial
Con l'Aerial, il gioco inizia a farsi più movimentato.... La prima parte è simile all'entrata nel Cut back, ma, a differenza di questa manovra, nell'Aerial il rider, risale tendenzialmente sull'onda più verticale, e cerca la cresta (Lip) dell'onda, e quando la raggiunge, sfrutta la spinta dell'onda che sta per rompere, per farsi proiettare in aria ed avanti all'onda. Spinge, quindi, con la gamba di poppa, stacca dalla cresta, come in un hop chop, per poi librarsi in aria davanti alla parete dell'onda ed atterrare nel suo cavo (o ancora sulla sua parete). Il tempismo sulla cresta dell'onda è essenziale. E' tanto più spettacolare quanto maggiore è lo spruzzo (spray) prodotto dalla tavola nel momento in cui stacca dalla cresta, e quanto più lunga è la fase di volo. Il rider, poi, riprende velocità e può lanciarsi in un nuovo Bottom turn.
Gu screw
E, qui, iniziano le manovre più complicate e radicali del moderno waveriding .... Il Gu Screw è una sorta di 360 sull'onda. Inizia con un bottom turn molto radicale, in cui il rider acquista molta velocità per risalire molto in verticale la parete ripida dell'onda, che sta rompendo. Mentre risale la parete dell'onda l'assetto in switch viene portato all'estremo, così come la vela viene aperta molto, tenendo la bugna in avanti (clew first), e completamente al vento. Per tornare a scendere l'onda e navigare con le stesse mure del Bottom turn appena eseguito, quando la tavola è completamente in verticale sulla parete dell'onda, e poco prima di staccare dalla sua cresta, il rider spinge con decisione con la punta del piede posteriore la tavola per ottenere una carvata extrema. Subito dopo salta sulla cresta dell'onda, proseguendo in aria la rotazione avviata in acqua. A questo punto, la tavola sale alta in cielo, rimanendo sopra vento al rider, mentre la vela completa la rotazione venendo portata sottovento (ed il rider rimane sotto di essa in volo). L'atterraggio e la chiusura della manovra avviene dietro la cresta dell'onda (a differenza del wave 360, che si chiude sulla stessa parete dell'onda, continuando a cavalcarla), come vedete fare magistralmente ad Antoine Martin in questo video.
Non sei Supporter? Ahi, ahi, ahi! La lettura della parte centrale di questo articolo è riservata ai Supporters di Waterwind.it, che contribuiscono a tenerlo in vita, ed a renderlo più bello! Per diventare un Supporter, clicca qui.
Push loop
Il Push Loop è una variante del Back Loop. E' una manovra che, se eseguita bene, è esteticamente molto bella da vedere, e denota un gran controllo in aria dell'attrezzatura da parte del rider. A differenza del back loop, nella fase centrale della rotazione, quando il rider è a testa in giù, porta con decisione e rapidità il rig sotto di sè (mentre la tavola è ancora in alto, o alla stessa altezza del surfista, il rider è "appoggiato" al rig che passa su un piano suborizzontale). L'albero viene, quindi, portato rapidamente al vento, ovvero nel senso di avanzamento del rider prima di iniziare la manovra, e poi di nuovo verso l'alto e su un piano verticale. Anche la tavola, quindi, completa, a sua volta, la rotazione, ed atterra sull'acqua, con la prua rivolta di nuovo nel verso di navigazione iniziale. Qui sotto, vi proponiamo un video in slow motion, da noi girato alla Coudouliere, in cui il forte e giovane rider francese Loick Lesauvage esegue la manovra. Nel video successivo, Colin Dixon ce ne spiega l'esecuzione.
Hang Loose. Fabio
Senza il vostro sostegno, Waterwind non esisterebbe. Diventa nostro supporter!
Se vuoi fare pubblicità con noi, leggi qui, o contattaci.
Collabora con noi. Leggi qui!
Acquista i nostri gadgets. Visita il nostro canale YouTube.