L'albero è una componente fondamentale del rig da windsurf, in grado di cambiarne radicalmente le prestazioni. Troppo spesso è invece sottovalutato. In questo articolo, vi spieghiamo alcuni concetti chiave e vi forniamo qualche consiglio d'uso.
Gli alberi da windsurf: caratteristiche e parametri tecnici
Premessa
Oggi, siamo fortunati. Coloro che praticavano windsurf agli albori della storia di questo sport, andavano in giro con alberi indivisibili, e piuttosto pesanti. Da questo punto di vista gli alberi hanno fatto passi da gigante, e sono leggeri, divisibili, e molto più robusti. Vediamo di capire come sono fatti, e di capire come funziona l'abbinamento con le vele.
Costruzione (diametro, lunghezza e percentuale di carbonio)
In primo luogo, gli alberi di oggi si dividono principalmente in due categorie, in base al diametro della loro sezione: gli alberi SDM e gli alberi RDM.
SDM sta per Standard diameter mast. Questo tipo di alberi hanno una storia più lunga alle spalle. Hanno un diametro maggiore di quelli RDM, ed oggi, vengono utilizzati quasi esclusivamente con vele grandi da chi fa slalom. Si evidenzia che si fa riferimento al diametro alla base (48 mm, nel caso degli SDM), perchè tutti gli alberi hanno una sezione con un diametro che va riducendosi verso la punta.
RDM sta per Reduced diameter mast. Sono alberi a diametro ridotto alla base (38 mm), appunto, comparsi in tempi più recenti sul mercato, in particolare per venire incontro all'esigenze di chi fa waveriding, in quanto si tratta di alberi più robusti. Esistono anche alberi SDS (Slim Drop Shape), con sezione SDM nella base dell'albero che diventa poi RDM nel top (pezzo superiore dell'albero).
Le curve di flessione sotto sforzo degli alberi SDM ed RDM di uguale lunghezza (vedi dopo) sono le medesime, ma gli RDM sono più durevoli (maggiore spessore della parete - vedi ancora più avanti per la spiegazione), quindi più adatti a fronteggiare le sollecitazioni delle onde. Gli SDM forniscono un reflex migliore (risposta più rapida alle sollecitazioni), una migliore stabilità e un'accelerazione più rapida, e sono più adatti per la navigazione in acque piatte (dove le sollecitazioni sono minori). Peraltro, un albero RDM per vele grandi avrebbe un peso decisamente maggiore di un SDM.
Le lunghezze degli alberi disponibili in commercio vanno da 340 cm fino a 520 cm, con taglie intervallate di 30 cm. Come detto, ormai tutti gli alberi, sono divisibili in due pezzi, top e bottom (o base), che, nel caso di alcuni brand (Ezzy, Goya, ad esempio), possono anche essere acquistate separatamente. Questo è utile in caso di rottura di uno solo dei due pezzi, oppure se, per armare una certa misura di vela, sia raccomandato un abbinamento tra un top di una misura ed il bottom di un'altra (vedi ancora Ezzy e Goya).
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Tendenze recenti nella produzione degli alberi
E' interessante, infine, riportate qui quanto osservato da Unifiber (produttore indipendente di alberi) in merito alla più recente tendenza dei produttori di alberi dei diversi brand di vele. Attraverso innumerevoli misurazioni, hanno notato che non tutti i marchi sono rimasti fedeli alla propria curvatura nel corso degli anni. La tendenza degli ultimi anni è che tutti i marchi si stanno spostando verso alberi Costant Curve. Alcuni propendono per il Flex Top. L'Hard Top è praticamente estinto.
Questo ha indotto Unifiber a realizzare alberi con tre curve specifiche che si adattano perfettamente alla stragrande maggioranza dei marchi di vele oggi disponibili. Hanno analizzato attentamente i principali produttori - circa l'80% del mercato - e realizzato gli alberi perfetti per adattarsi alle loro vele. Questa analisi li ha portati a suddividere la categoria Flex Top in due sottocategorie, in aggiunta alla Constant Curve:
Costant Curve - Questo è il profilo curva più comunemente utilizzato (anche per le vele più piccole).
Constant FL Curve - È simile al vecchio albero "flex top", ma con maggiore flessibilità verso la parte bassa (intorno al centro) dell'albero. FL = Flessione low.
Constant FH Curve - Anche questa è simile al vecchio albero "flex top", ma c'è più flessibilità verso l'alto. La sezione centrale è relativamente rigida. FH = Flex High.
Si noti che la "vecchia" classificazione della curva, in precedenza spiegata, è ancora valida. Ma non è più sufficientemente preciso per identificare le differenze tra gli alberi utilizzati dai principali marchi. Il risultato del lavoro di analisi di Unifiber, rispetto a questi tre tipi di curve più specifici adottati oggi da produttori di vele, è consultabile cliccando qui.
Spero che questo articolo dettagliato, vi sia utile per fare un po' di chiarezza sugli alberi, e vi aiuti a fare scelte più azzeccate nell'acquisto dell'albero migliore per la vostra vela, in modo da divertirtirvi di più. Se avete domande, considerazioni o suggerimenti, potente scrivere un commento nello spazio apposito qui sotto.
Buon vento. Fabio Muriano
Bibliografia consultata:
https://www.windnews.it/wp-content/uploads/2014/02/ws-masts.pdf
https://www.maverxmasts.com/copia-di-come-armare?lang=en
https://www.unifiber.net/windsurf-masts/bend-curves
https://www.unifiber.net/windsurf-masts
https://www.unifiber.net/windsurf-masts/mast-measurement
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