Il 23 gennaio 2020 è stato il nostro ultimo giorno di vacanza in Sud Africa, quest'anno. Sunset Beach, ancora una volta, è stato lo spot che ha regalato buone condizioni per una bella uscita in windsurf, anche se il Cape Doctor è partito un po' più tardi del previsto.
Windsurf, report sessioni: Sunset Beach, Città del Capo, Sud Africa, 23 gennaio 2020
Infatti, fino al giorno prima, scrutando i vari modelli, sembrava che sarebbe stata una buona giornata con Cape Doctor (il termico da Sud-est, che soffia negli spot di Cape Town), con possibilità di fare sia la sessione a Sunset Beach alla mattina, sia quella negli spot più a Nord Ovest (a partire da Big Bay), nel pomeriggio.
Invece, la mattina il Cape Doctor, a Sunset, ha tardato un po' ad entrare, anche se, con il senno di poi, avremmo dovuto dargli fiducia....
Il vento ha raggiunto una buona intensità intorno alle 11,00 - 11,30 (circa 18-20 nodi), e dopo un po' di esitazioni, pian piano, i diversi rider presenti sullo spot hanno iniziato ad entrare in acqua; tra questi, il gruppo di amici di Roma, tra cui anche Raimondo Gasperini. Io sono entrato in acqua con la Goya Guru X Pro 4.7 2020, e l'inseparabile Tabou Da Curve TE 80 2016, settato, visto il vento leggero, con pinne MFC G10 Side10 TF/FW combo, e con la centrale originale T-Lab Zinger 16, più rigide delle k4.
Al mio ingresso in acqua, le condizioni si sono rivelate facili e piacevoli, anche se il vento, in particolare vicino a riva, era ancora un po' debole ed instabile. Onde modeste, intorno al metro di altezza, con alcuni set, però, piuttosto regolari, buoni da sfruttare per fare pratica sia a saltare, che per qualche breve surfata al rientro. Giustamente, Raimondo Gasperini, ad alcuni windsurfer presenti, scettici sulle condizioni offerte dallo spot, ha fatto notare che sui nostri litorali condizioni simili sono oro! Ed in acqua, Raimondo ha confermato la validità di questa affermazione, tirando bordi corti per non stancarsi inutilmente, e prendendo più onde possibili. Con maestria, l'ho visto strambare sull'onda in arrivo, o virare poco prima, per poi sfruttarla e surfarla al meglio. Mi piacciono molto questi rider storici, che mostrano sempre molta eleganza in manovra, ed anche semplicemente nell'assetto sulla tavola, in andatura. Progressivamente, sono entrati in acqua anche gli altri ragazzi di Roma, tra cui Tonino e Valerio, ed il gruppo di allievi di Fabio Calò (Elsa e Livia in primis, ripresesi dai postumi dell'uscita a Big Bay con oltre 40 nodi...), nonché Fabio stesso, che ha iniziato a girare un po' di forward. Anche il mio compagno di viaggio, e di appartamento, Max è entrato in acqua con la Severne S1-Pro 2019 4,8.
Il vento, fino alle 13,30, è rimasto moderato. Uscito dall'acqua, per riposarmi e mangiare qualcosa, ho preso la decisione sbagliata..... Mi è arrivato un messaggio sul telefono da un amico, in cui mi mi veniva detto che a Witsand le condizioni sembravano buone per una sessione di salti, e che lui si stava dirigendo lì, visto che a Sunset Beach il vento era incerto. Effettivamente, la giornata a Sunset sembrava anomala, anche se il vento stava leggermente aumentando rispetto alla tarda mattinata. Invece di godermi una giornata di relax vicino a casa, dando fiducia a Sunset, ho deciso di disarmare ed andare a vedere Witsand, che è uno spot che mi piace molto. Complice anche un po' di traffico, ci ho messo quasi un'ora per lo spostamento. Sono arrivato a Witsand verso le 15,00, ed ho beccato subito Andrea Franchini che mi ha detto che non teneva la 3,7... Il vento era molto forte, ed aveva spianato un po' le onde, che, comunque, erano sufficienti per fare dei bei salti alti, come mostrato da alcuni rider professionisti in azione nello spot. Andrea è passato alla 3,4 (e poi so che è sceso alla 3.1).
Mi è passata presto la voglia di regalarmi un'ultima uscita in condizioni di sopravvivenza (io non ho vele più piccole della 3,7). Ho salutato Witsand, un po' a malincuore, e sono ritornato a Sunset beach, per farmi un'uscita al tramonto. Sono arrivato di nuovo a Sunset verso le 17,00, anche un po' stanco per le quasi due ore di macchina. Ho riarmato la Goya Guru 4,7, e sono rientrato in acqua. Il vento qui stava iniziando di nuovo a diventare instabile. Max, poi, mi ha raccontato che, nel primo pomeriggio, il vento è stato bello, buono per vele da 4,2-4,4, sempre con onde di circa 1 metro. Bisognava rimanere qui.
L'ultima sessione a Sunset non è stata divertente: il vento è andato progressivamente in calo, ed, in particolare, a 150-200 metri dalla riva, spesso, è risultato piuttosto debole, non consentendo più la planata costante. Sono rimasto un po' in acqua, ma, dopo circa un'ora e mezza, ho deciso di chiudere la mia ultima sessione in Sud Africa del 2020.
Ho gestito male la giornata, commettendo l'errore che spesso rimprovero ad altri, ovvero essermi fatto prendere dalla smania di girare per cercare le condizioni ideali, senza rendermi conto che quelle che avevo sotto gli occhi non erano così male. Lezione definitivamente imparata.
Sono tornato a casa, ed ho iniziato, con Max, i preparativi per la partenza del giorno dopo, sciacquando ed imballando l'attrezzatura.
Anche quest'anno il Sud Africa mi ha regalato molto: tante belle emozioni in acqua e fuori. Ho acquisito ancora più esperienza e confidenza tra le onde, anche se ho ancora tanta strada da fare. Ancora una volta, ho visto panorami commoventi, ed ho fatto begli incontri con la gente del Sud Africa. Siamo andati via, già progettando il ritorno.
Ed anche una volta tornato, il ricordo del Sud Africa mi rimane nella mente e nel cuore. Mi rendo conto, tra l'altro, che il Sud Africa quest'anno, mi ha anche lasciato addosso un desiderio, un proposito, sia per quanto riguarda il windsurf, sia per la vita di tutti i giorni: dopo tante belle uscite in acqua, e tante giornate trascorse in maniera piena ed appagante, sono tornato con la voglia di "vivere bene", sia non inseguendo a tutti i costi uscite in windsurf, quando non ci sono le condizioni buone, ovvero pensando e dedicandomi ad altro in tali giorni, per un rapporto più sano con questo sport; sia spendendo meglio il mio tempo tutti i giorni, con dei ritmi più normali, concedendomi delle pause di riposo, una volta finite le tante incombenze familiari e lavorative, dedicandomi un po' anche a sani momenti di ozio, e sia non dando troppo peso a tante questioni (ad esempio sul lavoro), che tanto è impossibile che girino come piacerebbe a me. "Vivere bene" è il motto che mi lascia questo Sud Africa 2020. E non è poco. Grazie ancora.
Hang loose. Fabio
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Il video girato a Sunset Beach il 22 ed il 23 gennaio