Sunset Beach, la mattina del 25 gennaio 2019, ci ha regalato una sessione stupenda, con swell sui 2 metri, ed un Cape Doctor di intensità giusta. Quando il vento è poi diventato fotonico ci siamo spostati a Big Bay, spot che abbiamo apprezzato molto per la qualità dell'onda (ma anche per l'ambiente a terra). Il 27 gennaio 2019 abbiamo ripetuto la doppietta in questi due spot, con condizioni relativamente più easy.
Windsurf, report sessioni: Sunset Beach e Big Bay (Sud Africa), 25-27 gennaio 2019.
Dopo il giovedì da leoni (leggi report), a Sunset venerdì mattina (25 gennaio) è andata in scena la sessione perfetta. Lo swell era in calo, ma i set di onde erano comunque di circa 1,5-2 metri, quindi, più umani ed ideali per provare qualsiasi cosa. Inoltre, la mattina a Sunset, quando il vento è ancora ragionevole, le onde sono stupende, lisce pulite, come le sogno (e le sogniamo) per tutto il resto dell'anno.... E poi, c'è il mare azzurro di Sunset, ed il panorama meraviglioso a fare il resto.... Il vento è risultato di intensità compresa tra i 20 ed i 25 nodi. Arrivato in Hastula Way, ho avuto il piacere di incontrare subito la banda Calò, con Fabio Calò, Matteo Righetti, e tutta la loro combriccola di allievi. E' stata la piacevole occasione di conoscere Alessio di Modena, con cui poi abbiamo condiviso molte altre sessioni, e Cristiano di Roma.
Cronaca della sessione del 25 gennaio 2019 a Sunset
Considerata l'intensità del vento, ho armato la Ezzy Elite 2018 4,7, e il Fanatic Quad TE 2013 87, settato a Twinzer. A Sunset (ma anche in altri spot), è bello poter uscire con la 4,7, perchè vuol dire che il vento c'è senza essere fotonico, e per surfare le onde, come dicono a Hookipa, è meglio poco vento, che troppo vento. Si naviga in scioltezza e rilassati, e ci si concentra solo sulle onde, e sulle manovre, senza fare troppa fatica. Quanto alla tavola, dopo le prime sessioni, ho decisamente optato per settare il Fanatic sempre a Twinzer, in quanto così la tavola entra subito in planata, rimane veloce anche nei buchi di vento, bolina bene, e mi consente di usare anche vele più piccole. La mia esperienza qui in Sud Africa, mi porta a dire che la tavola ideale sia una tavola wave con circa 10 litri di più del proprio peso (spesso a riva, e non solo, il vento è rafficato), con assetto thruster, perchè è meglio avere una tavola veloce per superare i frangenti (grossi) in uscita, e per andare in cerca delle onde da cavalcare a piacimento . Un Quad va bene solo per le giornate (d'estate percentualmente in minoranza), in cui c'è uno swell davvero importante, accoppiato con vento molto forte.
E' stata una sessione in cui mi sono sentito sicuro, e mentalmente propenso a provare e osare molto. Fabio Calò, prima di uscire, mi ha dato qualche dritta (grazie), e mi ha, giustamente detto: oggi, stai in acqua più tempo possibile, perchè le condizioni sono ideali. L'ho ascoltato, ma forse l'ho preso sin troppo in parola, passando anche molto tempo a mollo.... Sono riuscito a surfare qualche onda, ed a manovrare decentemente, con qualche bella strambata nell'inside a riva. Ecco, l'inside, a Sunset, è stupendo, perchè l'acqua è perfettamente liscia, l'acqua è bassa, e se si cade, si è ragionevolmente al riparo dei frangenti che rompono più al largo. Bisogna però tenere a bada la corrente (da sud a nord, parallela al bagnasciuga), che è comunque forte, e gestire al meglio l'attrezzatura.
Quando la 4,7 è diventata grossa, sono rientrato, anche per riposarmi, e mi sono messo a fare un po' di belle foto e video a Fabio, che ha dato spettacolo (si muove in acqua con una fluidità esteticamente molto apprezzabile), ed ai suoi allievi. Qui, sotto potete vedere Alessio, con Quatro Pyramid 71 e Neil Pryde Combat 4,2.
Dopo la pausa, vista la giornata stupenda a Sunset, ho cercato di godermi ancora lo spot, e sono rientrato in acqua con la 3,7 dopo aver misurato 37 nodi di raffica. Ma è stato un errore, perchè ho imparato a mie spese, che con il Cape Doctor (vento di Sud Est), Sunset, tra le 12,30 e le 13,30 circa, cambia volto.... Rientrato in acqua, ho fatto pochi bordi (che sono bastati per stancarmi non poco), per constatare che anche la 3,7 non era più gestibile. Ho smontato, ed ho deciso di spostarmi negli spot più a Nord.
Cronaca della sessione del 25 gennaio 2019, a Big Bay.
Nel primo pomeriggio, ho perlustrato Big Bay, Haakgat e Melkbos, prima di scegliere dove uscire. Lo spot di Melkbos, non facile da trovare, per me che ci andavo la prima volta (presto, pubblicherò la recensione anche di Haakgat e Melkbos), non si prensentava in condizioni ideali: tante schiume e vento rafficato vicino alla costa, come mi hanno riferito gli altri ragazzi tedeschi e francesi ospiti della mia stessa guest house. Ed infatti, molti di loro, poi la sera mi hanno riferito la sera di aver rotto alberi e vele, abbandonati dal vento alla prima vera onda di 2 metri e passa, superate le schiume. Ad Haakgat, le condizioni nel primo pomeriggio erano tostissime: onda grossa, ma soprattutto vento molto forte. Thomas Ortmann, proprietario della Guest House, in cui sono stato ospite, tedesco, campione sudafricano wave nel 2007, riferiva di non riuscire a tenere la 4,2. E lui pesa 90 kg circa.... Ad Haakgat, in realtà, bisogna saper aspettare il tardo pomeriggio. Ed, infatti, la banda Calò ha piazzato una bella sessione dalle 17,00 alle 19,00 circa, con vento più ragionevole. Peccato solo che, il posto sia bello, ma il parcheggio (non a rischio multa), sia poco, e non ci siano punti di ristoro, e si debba rimanere, quindi, in attesa sotto il sole estivo del Sud Africa, che picchia e rimbabisce non poco, dopo tante ore di esposizione.
Ho, quindi, deciso di uscire di nuovo, nel pomeriggio, a Big Bay, anche se decisamente più affollata (a terra ed in acqua) del giorno prima. Comunque, Big Bay si è rivelata ancora una volta uno spot molto bello, con onde sempre di buona qualità. Parcheggiato in qualche modo, ho armato la 3,7 e mi sono goduto una bella sessione verso il tramonto, con onda anche qui di minori dimensioni rispetto al giorno prima, ma pur sempre sui due metri. Ho incontrato Alessio e Christiano, anche loro soddisfatti per le belle condizioni di Big Bay.
Cronaca della sessione a Sunset del 27 gennaio 2019
Il 27 è stato il mio ultimo giorno di windsurf in Sud Africa. Dando ancora Sud/Sud-Est, ho sfruttato ancora Sunset beach, visto che lo spot è situato a 5 minuti di macchina dalla mia Guest House di Table View. In realtà. come poi mi ha evidenziato, un ragazzo di Cape Town, venuto a farsi una sessione mattutina, il vento da Sud a Sunset entra un po' rafficato perchè disturbato da Table Mountain. Sunset, ad ogni modo, domenica ha offerto condizioni rilassanti (e forse ci volevano dopo l'uscita a Cape Point del giorno prima, con il coltello tra i denti). Vento sui 20 nodi abbondanti, ed onda quasi assente, anche se, in mattinata, ogni tanto, qualche bel set pulito di 1 metro arrivava. Christian Ferraro, incontrato sullo spot, con il figlio Sammy e la moglie Tiziana, ha paragonato Sunset ad Arma di Taggia, domenica.... Ma in realtà, a fine mattinata, ha dovuto ammettere che anche così, Sunset è più bella e divertente di Arma di Taggia.
Io ho armato la 4,7 ed il Fanatic (settato a Twinzer, a maggior ragione per il vento rafficato e l'onda scarsa), e mi sono goduto la mattinata. Condizioni veramente facili, idonee per quasi tutti. Ne ho approfittato per concentrarmi sul perfezionamento della Power e Speed Jibe, con qualche bella manovra chiusa, soprattuto nell'inside. Nonostante tutto, ho preso anche qualche ondina. E' stata la giornata in cui è arrivato l'amico Gabriel di Savona, che, essendosi concesso un anno sabbatico, rimarrà a Cape Town per 11 settimane, e farà volontariato in una struttura sanitaria. Ed ha solo 19-20 anni. Complimenti per lo spirito di iniziativa e di avventura!
Cronaca della sessione a Big Bay del 27 gennaio 2019
Quando a Sunset è diventato troppo forte, ho portato Gabriel a vedere gli altri spot in zona. Ma per l'ultima sessione di questa mia prima esperienza sudafrica ho voluto finire in bellezza ancora a Big Bay (ma l'anno prossimo, proverò sicuramente Haakgat). Ed anche l'ultima sessione a Big Bay, è stata divertente. Sono uscito con la 3,7, ed ho sfruttatto i chopponi di 2-3 metri al largo, per piazzare i salti più alti di tutta la vacanza. Con il passare dei giorni, ho preso confidenza a saltare mure a sinistra, che non è il mio lato favorito. Onda più piccola e meno evidente a riva, che solo alcuni riuscivano un po' a a surfare. A fine sessione, dopo aver smontato sul prato vicino alla macchina con calma, mi sono concesso una bella birra, ed un pasto leggero, e mi sono goduto il mio ultimo magnifico tramonto sudafricano.
Si è conclusa con questa ultima bella sessione a Big Bay, la mia prima vacanza Sud Africana. E' subito subentrata un po' di malinconia (tanto più che dopo 12 giorni in T-Shirt, bermuda e sandali, a Monza mi è toccata la neve....), e non è un caso se ho subito iniziato a pensare e programmare alla prossima vacanza qui nel gennaio 2020.
E' stata un'esperienza breve, ma intensa, in cui ho avuto la fortuna di avere e provare di tutto: dalle giornate senza vento, in cui ho potuto ammirare panorami strepitosi, a giornate con swell eccezionale, altre con onda giusta per divertirsi ed imparare al meglio a fare waveriding.
Come la Sardegna fuori stagione, il Sud Africa vi entra subito nel cuore.
Hang Loose. Fabio
Clicca qui, per la slidegallery della sessione a Sunset del 25 gennaio 2019. Tante foto, da gustare con calma.
Clicca qui, per la slidegallery della sessione a Sunset del 27 gennaio 2019.
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Il video delle sessioni del 25 gennaio
Il video delle sessioni del 27 gennaio