Giovedì 24 gennaio 2019, la costa del Western Cape, in Sud Africa, è stata raggiunta da uno swell di dimensioni davvero notevoli, con onde che hanno raggiunto i 4 metri. La concomitante presenza del Cape Doctor, il famoso vento di Sud Est, ci ha regalato delle sessioni davvero belle e molto adrenaliniche. Io sono uscito la mattina a Sunset Beach, ed il pomeriggio a Big Bay, scoprendo poi di aver surfato in mezzo ad un'incredibile platea di rider professionisti.
Windsurf, report sessioni: Sunset Beach e Big Bay (Sud Africa), 24 gennaio 2019
Dopo le uscite relativamente facili di Paternoster (leggi il report), giovedì 24 gennaio ho piazzato due uscite che rimarranno a lungo scolpite nella mia memoria.
La mattina sono uscito per la prima volta in vita mia a Sunset Beach. Tanto per cambiare, anche questa spiaggia è meravigliosa: bianca, lunga e profonda, con la sagoma inconfondibile di Table Mountain a dominare la scena a Sud (leggete la recensione dettagliata dello spot). Dopo aver perlustrato i vari spot vicino a Table View, io ho deciso di iniziare la giornata qui (anche se, sin dal mattino, a Big bay le onde risultavano di ottima qualità, ma con ancora poco vento).
A Sunset, invece, come poi imparerò bene nei giorni successivi, il vento di Sud Est, il cosidetto Cape Doctor, entra sempre prima, inizialmente sui 20-25 nodi, regalando uscite di puro divertimento nella tarda mattinata.
Cronaca della uscita a Sunset Beach, la mattina del 24 gennaio 2019
La mattina a Sunset è stata molto istruttiva. Sono entrato in acqua verso le 11,00, con la Ezzy Elite 2018 4.7, e con il Fanatic TE 87 2013 Quad settato con le 4 pinne di serie. Il vento alla mattina a Sunset è risultato forte il giusto, mentre le onde sono risultate da subito belle formate (mediamente sui 2,5 metri). Muta 5/3, mani, testa e piedi nudi.
L'uscita a Sunset è risultata subito didattica, perchè uscire in mare con onde progressivamente crescenti da 1 a 3 metri, quanto più ci si allontanava dalla costa, ha richiesto saggezza, malizia ed esperienza. La prima cosa importante è cercare di attendere la fine di un set di onde importanti, per partire in un mare più tranquillo. Ma è quasi inevitabile, in giornate come quella del 24, con swell così grosso, dover superare in partenza onde frangenti di 1-1,5 metri. Non bisogna rimanere agganciati al trapezio, bisogna impennare bene la prua della tavola quando si raggiunge un'onda, e, siccome questa, tendenzialmente, vi porterà all'orza, subito dopo di essa, bisogna poggiare con decisone, e riprendere bene velocità (per questo non bisogna stare agganciati al trapezio). E se si ha la fortuna di incontrare un tratto di mare spianato, ed una bella raffica, bisogna pompare, prendere bene velocità e prendere il più rapidamente possibile il largo.
Ma in una giornata come quella del 24, è d'obbligo, poi, dopo un breve bordo in mare aperto, tornare verso riva per cercare di surfare le onde. A Sunset, fondamentalmente, si hanno un paio di onde consecutive surfabili a circa 100-150 metri dalla riva. Io sono riuscito a prenderne alcune di buona misura (con i miei soliti problemi sul Cut Back, in cui arrivo lento), rimediando anche un bel clamoroso wipe out. Ma chi non risica non rosica. Sunset beach, comunque, essendo un'immensa spiaggia di sabbia, è uno spot sicuro, in cui ci si sente subito a proprio agio. Comunque, da questo punto di vista, bisogna usare la testa e fare quello che serve per evitare conseguenza dannose, oltre ad avere magari una bella vela ed un albero Ezzy..... Ecco, la percentuale di Ezzy in Sudafrica è superiore rispetto a quella di tanti altri spot, ed un motivo ci sarà.... Alcuni, addirittura, hanno solo il robusto albero Ezzy, e vele di altri marchi....
Solo in un'occasione la penna dell'albero mi si è impuntata nella sabbia, ed ho rischiato di romperlo. Poi, ho imparato presto a cercare di tenere la vela sempre fuori dall'acqua, ed, al sopraggiungere di un'onda frangente, mentre ero in acque basse, a buttarmi sotto, portandomi la vela dietro, con la penna puntata verso l'onda.
Per buona parte della sessione, durata fino alle 13,00 circa, sono risultato invelato giusto, e sono uscito più volte in mare. Alle 13,00, in occasione dell'ultima uscita, mi sono reso conto che era diventato impossibile tenere la 4,7. Sunset beach è così, e nel giro di circa un'ora, tra le 12 e le 13,30, cambia completamente faccia, con il Cape Doctor che in genere diventa fotonico (per me talora da non tenere la 3,7), e rende il mare chopposo, e spiana lo swell.
Giovedì, a quel punto, ho fatto la scelta giusta. Non ho armato un'altra vela, ma ho deciso di cambiare spot.
Cronaca dell'uscita a Big Bay del pomeriggio del 24 gennaio 2019
Sono arrivato a Big Bay verso le 13,30. Uno dei tanti parcheggiatori di colore presenti nel piazzale, e con cui poi, con il passare dei giorni, si socializza sempre di più, mi ha trovato un fantastico posto per la macchina proprio dietro il centro di salvataggio, ed a ridosso della spiaggia. Ho pensato: "è un segno del destino, devo uscire qui". L'ho ricompensato volentieri con 20 rand di mancia (circa 1 euro...).
Big Bay mi ha conquistato da subito. Le onde il 24 si presentavano belle, grosse e pulite, ed in tanti punti della baia. Il vento è risultato forte, ma gestibile.
Così, ho armato la Ezzy Elite 2018 4,2, ed il Fanatic Quad, settato come la mattina. Sono entrato più sopra vento possibile, dalla spiaggia dello spot, in quanto in tale zona il mare risulta più riparato dalle scogliere che chiudono la baia a Sud. Ed in una giornata con 4 metri di onda, un po' di mare spianato per uscire fa comodo....
Andando al sodo, è stato un pomeriggio veramente molto bello. Paraddossalmente, è più facile prendere le onde grosse che quelle piccole. Sono più ripide e più evidenti. Anzi, spesso a Big Bay ho finito per trovarmi sopra un'onda senza volerlo, Ne ho surfate diverse. La sensazione di iniziare a scendere uno di questi mostri, prendendo velocità, produce un senso di ebbrezza fantastico. Ho ancora stampata nella mia mente l'immagine del mostro che, ad un certo punto, mi sono visto dietro.
Lo spot è risultato più affollato di altri (ed un motivo ci sarà...), ma la disponibilità di onde era tale, che ognuno ha potuto scegliersi e surfarsi la sua.
Ho scoperto solo dopo, dalle foto pubblicate su FB da Maleenh, di aver surfato in mezzo ad una notevole quantità di campioni: Ben Profitt, Baptiste Cloarec, Adam Sims, Mattia Fabrizi, Giovanni Passani, Julien Crd, Ollie Anderson, Rick Jendrusch.
Sono uscito dall'acqua, dopo questa mia seconda sessione giornaliera (e le due sessioni al giorno diventeranno poi una piacevole abitudine...), molto soddisfatto di aver saputo uscire in simili condizioni (e tutto intero, e senza aver spaccato nulla!). Ah, e vorrei precisare per tutti quelli che hanno cercato di farmi desistere dal mio proposito di venire in Sud Africa, che, in mezzo a tutte quelle onde, non ho avuto assolutamente un secondo di tempo per pensare agli squali in mare. E poi, il 24 saranno stati impegnati anche loro con le onde.....
Sono rimasto ancora un po' a fare foto e video, e ad ammirare le evoluzioni dei pro. A fine sessione, inoltre, Big Bay presenta, rispetto ad altri spot, il valore aggiunto di offrire la possibilità di bersi una birra, o mangiare qualcosa nei tanti locali del lungomare. E, quindi, ci si ferma volentieri fino al tramonto (presto, pubblicherò anche la dettagliata recensione dello spot).
Dopo aver completato il servizio di foto e video che vedete nell'articolo, sono tornato alla Guest House con il sorriso..... L'indomani Sunset ci regalerà un'altra uscita stupenda (leggi report).
Aloha. Fabio
(Leggete anche il resoconto del nostro viaggio in Sud Africa).
Clicca qui, per la slidegallery di Sunset beach del 24 gennaio 2019, mattina.
Clicca qui, per la slidegallery di Big Bay del 24 gennaio 2019, pomeriggio.
Le foto sono tante, ma vale la pena di gustarsele, perchè alcune sono veramente belle. E magari, vi ho immortalato!
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Il video delle sessioni