Bordighera, domenica 18 novembre 2018, ci ha fatto proprio un bel regalo, con condizioni di tutto rispetto. Tanto più bello perchè inaspettato (già ci stavamo rassegnando al peggio di Noli), ed a dispetto degli scenari catastrofici dei giornali, con una temperatura primaverile.
Windsurf, report sessioni: Bordighera (Liguria)
Dopo l'uscita di Cannes di sabato, domenica mattina ci svegliamo in Francia con l'idea di verificare la possibilità di fare un'altra sessione con l'Est a Palm Beach. Il sottoscritto per impegni familiari deve essere di ritorno per l'ora di cena a casa, a Monza. Quindi, ancora una volta, escludiamo gli spot francesi più ad Ovest, alcuni dei quali si sono poi rivelati ottimi (il vento meno intenso di sabato, e le onde più contenute, regaleranno condizioni molto divertenti, e meno da sopravvivenza, negli spot della zona di Saint Maxime).
Ma a Cannes, il vento alle 11,00 ancora non è entrato, e si divertono solo i surfisti da onda. Come previsto puntualmente da NEMS 4 di windy, il vento, poi, entrerà poco dopo le 12,00, a Palm Beach.
Così, poco dopo le 11,00, decidiamo di ritornare verso la Liguria, incoraggiati dal fatto che l'anemometro di Capo Mele segna vento da Est pieno a 20 nodi. Da Noli, intanto, arrivano, sul forum di Waterwind, notizie di vento veramente molto instabile con salti pazzeschi di intensità e direzione. Passato il confine tra Italia e Francia, iniziamo a notare alcuni segnali veramente incoraggianti: il mare risulta increspato in maniera omogenea con una direzione del vento e del moto ondoso da Est pieno mai vista da queste parti (in genere è più da Nord Est).
L'amico Fabrizio, che ci ha preceduto in partenza da Cannes, ci telefona e ci ha suggerisce di andare a verificare Bordighera, perchè potrebbe essere buona. Ci ha letto nel pensiero!
Scendiamo al Caranca, ed, ancora una volta, arrivati sullo spot, l'immagine è di quelle che ti riempiono il cuore di allegria: nella luce intensa della meravigliosa, e tiepida, giornata di sole, il mare azzurro spumeggia sotto il soffio di un vento da Est (quasi Sud Est), che sembra un ventilatore. Non ci sono le condizioni epiche beccate qui il 25 settembre scorso (leggi report), ma comunque ci sono le premesse per divertirsi, e molto. Probabilmente, per via delle previsioni che non danno Bordighera come spot probabile domenica (la maggiorparte dei modelli da vento più da Nord in Liguria, che, solo da Cannes, nelle ore centrali, si dovrebbe orientare da Est), in tutta la giornata si vedranno non più di 15 surfisti fortunati che si godranno questa vera leccornia. E questo sarà un valore aggiunto, perchè dopo l'affollamento di Cannes del giorno prima, un'uscita con la libertà di scorazzare per il mare a piacimento ci stava proprio.
Misurati 28-30 nodi sulla scogliera frangiflutti ad Est dello spot, io armo la Ezzy Elite 4,2 2018, e mi faccio prestare dall'amico Michele lo Starboard Kode 77 settato a Twinzer (mentre Michele è uscito con il suo Starboard Flare 91). E' stata una bella occasione per provare questo tipo di tavola, che ha sempre goduto di una buona reputazione. Fabrizio arma la Wizard 3,8, anche lui con tavola freestyle. Verso le 12,00, entriamo in acqua.
Le condizioni in acqua si confermano veramente divertenti. La Ezzy Elite 4,2 si rivela azzeccata, e si conferma una vela stupenda che in navigazione risulta confortevole, e soprattuto sul picco dell'onda, quando si è investiti dalla botta di vento, sventa a dovere, rimanendo morbida tra le mani, e conserva la potenza anche nel buco di vento, quando si è nel cavo dell'onda.
Le onde al largo risultano di circa 2 metri, e vanno a scemare verso riva. La tavola si dimostrata un missile. Risulta velocissima, ed una volta entrata in planata non si ferma più (i 77 litri richiedono un po' di malizia, soprattutto a riva, dove il vento, come al solito qui, è un po' più bucato). Supera facilmente i buchi, L'unica cosa che non mi fa impazzire è il fatto che sbatta un po' sull'acqua, forse per via della sua lunghezza non indifferente. In strambata, per non entrare nell'acqua con la prua, e grazie anche alla sua velocità che non le fa perdere la planata, richiede un assetto più arretrato del mio quad. In virata veloce, entra nel vento ad una velocità pazzesca, che agevola la manovra. Durante la sessione, provo ad anticipare tanto il passaggio di mure in virata, e devo dire che con mare formato e tavola piccola è l'unico modo per chiudere la manovra. La tavola ha pinne, non standard, leggermente sottodimensionate, e devo stare parecchio avanti per compensare la tendenza ad andare in spin out.
Anche qui, come a Cannes, si salta mure a sinistra, ma io cercato spesso qualche frangente ripido al ritorno, per divertirmi a saltare mure a dritta, che è il mio lato migliore. Faccio una pausa dopo un'ora, ed cambio tavola, prendendo il mio Tabou 3S 106, per provarlo in condizioni limite per questa tavola, abbinandolo ancora alla Ezzy Elite 4,2.
Il Tabou si conferma polivalente e sopporta decentemente anche queste condizioni (ma solo perchè l'onda era contenuta), planando ovviamente prima del 77 litri, ed aiutandomi a gestire tranquillamente il finale della seconda ora e mezza di sessione, quando il vento (per una rotazione da Nord Est), diventa più bucato. Però, è soprattutto in strambata che la tavola conferma i limiti d'uso in questo condizioni, in quanto non ama girare troppo stretto, e girando largo ti porta a droppare l'onda davanti rallentando la tavola durante la planata, o scomponendo spesso l'assetto del rider.
In acqua, mi sembra che anche gli altri si divertano. Fabrizio chiude qualche Shaka. Anche Michele se la spassa, e lo vedo tirare dei bei bordi a manetta in switch per preparare la manovra su cui si è esercitato. Vedo Corrado, equipaggiato Simmer, girare un bel forward in uscita.
Insomma, alle 14,30, quando il vento definitivamente si è allontanato dallo spot per rimanere al largo, usciamo tutti dall'acqua con il sorriso. E la bellezza di Bordighera è che a riva, a fine sessione, si sta da Dio, con una temperatura ed un sole che ti fanno venire voglia di sederti su una sdraio a sorseggiare una birra. Ci salutiamo con i presenti (è un piacere sentirmi esprimere gli apprezzamenti per il lavoro che faccio con Waterwind), e ripartiamo per casa, arrivando in tempo per la cena in famiglia.
Ora, è arrivato il freddo, ma l'inverno porta sempre anche tanto vento, e noi siamo pronti a sfruttarlo.
Aloha. Fabio
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