Questo week end, abbiamo finalmente provato per bene Bordighera con vento di Grecale, e domenica lo spot ha regalato condizioni memorabili. In acqua livello notevole, e spettacolo assicurato.
Windsurf, report sessione: Bordighera (Liguria)
Dati tecnici dell'uscita del 7 aprile 2018
Vento: Est/Nord-Est. In mattinata mediamente sui 30 nodi; nel pomeriggio, intorno ai 25 nodi, instabile come intensità e direzione.
Piano d'acqua: onda ripida sul metro/metro e mezzo, soprattutto, in corrispondenza della punta della scogliera di sopra vento; onda lunga, intorno al metro, in prossimità della riva, mare più disordinato al largo.
Vela: Loftsails Wavescape 4.2 2018 prima; Ezzy Elite 4.7 2018, nella seconda parte della sessione.
Tavola: Fanatic Quad TE 2013 87, con pinne Maui Ultra Fins x-Twin da 17,5 cm, nella prima parte della sessione; Tabou 3 S 106 LTD 2013, con pinna MFC freewave da 25 cm, nella seconda.
Peso del Rider: 70 kgs
Abbigliamento: Muta lunga 5 mm, calzari 3 mm, berretto in neoprene.
Temperatura aria: 20-22 gradi.
Temperatura dell'acqua: 14 gradi circa
Dati tecnici dell'uscita del 8 aprile 2018
Vento: Est/Nord-Est. Fino alle 10,30-11,00, vento di intensità fino a quasi 40 nodi; nelle ore centrali, ancora più forte.
Piano d'acqua: onde lunghe in tutto lo spot, sui due metri circa, più ripide, alte e frangenti, in corrispondenza della punta della scogliera di sopra vento, con qualche set di quasi 3 metri. Tranne che nei primi 50 metri sotto vento alla scogliera ad est della spiaggia dello spot, shorebreak insidioso, frangente sul bagnasciuga, di circa un metro di altezza.
Vela: Ezzy Elite 3.7 2016.
Tavola: Fanatic Quad TE 2013 87, con pinne di serie (Choco Fins 2x10cm / 2x14,5cm G10).
Peso del Rider: 70 kgs
Abbigliamento: Muta lunga 5 mm, calzari 3 mm, cappuccio in neoprene, e caschetto!
Temperatura aria: 20-22 gradi.
Temperatura dell'acqua: 14 gradi circa
Commento alle sessioni
Questo weekend, abbiamo finalmente avuto modo di conoscere bene il famoso spot del Caranca di Bordighera, dove da tempo ci prefiggevamo di uscire. L'intenzione era quella di raggiungere Cannes (altro spot da noi amato), per goderci due giorni di vento da Est/Nord Est.
Sabato, però, viaggiando in autostrada verso la Francia, ci siamo resi conto che già in Liguria, da Albenga in poi, il vento spingeva decentemente (mentre le previsioni per Cannes sembravano mutate in peggio). Così, abbiamo deciso di uscire a Bordighera, e di andare a dare un'occhiata, anche perchè l'indomani, viste le previsioni di vento a 50 nodi a Cannes, saremmo probabilmente tornati verso l'Italia, essendo lì previsto un vento intorno ai 35 nodi.
Bordighera (leggi l'accurata recensione dello spot), sabato, ci accoglie con un bel sole, e con vento da Est (ottima direzione), molto costante, e intorno ai 30 nodi. Pertanto, decidiamo di fermarci qui, e provare lo spot. Armo la Loftsails Wavescape 4.2 2018, che sto testando, da abbinare al quad Fanatic da 87, che decido di provare in assetto Twinzer, con un set di pinne Maui Ultra Fins x-Twin da 17,5 cm. Michele presente con me, intanto, prepara lo Starboard Kode 77 e la Goya Banzai 4,0.
Dopo una mattina in cui lo spot ha lavorato bene, come riferito dai presenti, al nostro ingresso in acqua, lo spot regge ancora per poco. Poi, il cielo si copre, il vento ruota da NE, diventando instabile, e sotto riva, side off. Il Quad, anche in assetto Twinzer, non è nel suo ambiente.
Rientro al galleggio, con qualche imprecazione. Facciamo una pausa per mangiare qualcosa. Io rientro in acqua con il FSW 106 e la 4,7, in un momento in cui il vento sembra essere di nuovo buono, anche se calato di intensità. Purtroppo, si tratta di un'illusione, ed il vento rimarrà instabile per il resto del pomeriggio, consentendo solo ai riders usciti con vele più grosse di planare stabilmente. Anche da Cannes, non arrivano notizie positive. Rimaniamo nei dintorni a dormire, e ci consoliamo con un piatto di spaghetti ai frutti di mare a Bordighera, per cena.
Per l'indomani, è attesa una giornata con vento fotonico, e onde. Non sappiamo ancora che ci troviamo in uno degli spot che presenteranno le condizioni più spettacolari di tutta la giornata di domenica (un altro sicuramente è stato il Carrò, in Francia, come da noi ipotizzato nelle previsioni nel forum di Waterwind).
Per le 9,30 circa, siamo al Caranca. Facciamo rapidamente colazione, e valutiamo la situazione. Il vento è già su ed il mare è già ben formato. A posteriori, posso dire che lo spot si presenterà alla nostra portata fino alle 10,30 - 11,00 circa. Poi, un'incremento ulteriore del vento, e le condizioni impegnative nel loro complesso (che richiedono anche allenamento fisico), lo renderanno oltre i nostri limiti.
Per le nostre capacità e per il nostro allenamento, lo spot perfetto per noi, oggi, sarebbe stato Imperia La Rabina, dove, poi, molti ci hanno raccontato di aver fatto una bella uscita con vele sui 4,5-4,7; anche perchè, per l'esposizione (punta rivolta a Sud Est), si tratta di uno spot che regge bene con Nord-Est (mentre Arma di Taggia, come Diano Marina, soffre ogni piccolo salto di vento.....).
Ma lo spettacolo che si presenta al Caranca merita almeno un tentativo.
Becchiamo subito Mirco Wave Costa, rider bresciano, che ci rassicura dicendo di far fatica a tenere la 3,7.... Ed, infatti, è a riva a smagrire la vela.
Dopo qualche esitazione, con Michele, decidiamo di provare, ed armiamo le 3,7. Io preparo il quad, settato con le sue 4 pinne.
Iniziamo la nostra sessione poco prima delle 10,30. Per entrare in acqua, sto attento a partire subito sottovento alla scogliera ad Est dello spot, per uscire al riparo dal temibile shorebreak, pronto a mangiare le tavole già sul bagnasciuga. Ammirerò poi l'entrata in acqua di Jacopo Testa, ben più sotto vento alla scogliera; lasciati frangere un paio di cavalloni, sfrutterà la risacca, per entrare con la tavola in mare, lanciandosi quasi in corsa sulla tavola. Elementare Watson.....
Una volta entrato in acqua, superata un po' di apprensione nei primi minuti, mi sento presto rassicurato da due elementi. Il Quad della Fanatic si conferma una tavola eccezionale in queste condizioni: tiene magnificamente il mare, eseguendo tutti i cambi di direzione repentini necessari, e soprattutto rimane sempre in controllo, consentendo di dosare l'acceleratore a piacimento. Se si vuole, si può correrre, oppure si può tenere un'andatura più lenta, al limite della planata. L'altro elemento che mi rassicura è la sensazione di essere correttamente invelato, a parte qualche raffica più cattivella. Ma in quest'ultimo caso, il quad torna nuovamente utile, in quanto tiene bene anche la sovrainvelatura.
Io non spingo molto sull'acceleratore, per evitare di saltare troppo, e sprecare subito energie. Peraltro, qui si salta mure a sinistra.... ed io preferisco saltare mure a destra. Le onde fanno una certa impressione, soprattutto, di fronte alla scogliera di sopra vento. Sono dei bei muri ripidi, e basta arrivare sul lip con un minimo di velocità, per ritrovarsi nel vuoto. Lo spot è affollato, ed intorno a me in acqua è un tripudio di gente che vola...
Nel bordo di rientro, cerco, come i più, di risalire, guadagnare una cresta di un'onda, per poi scendere e surfare un po'. Non voglio perdere, però, troppa acqua, perchè sono alquanto preoccupato di un eventuale rientro a riva, dove lo shorebreak che rompe sul bagnasciuga, può fare più male. Nella parte centrale della sessione, mi rilasso, mi godo l'ebrezza di queste onde fantastiche, ed al rientro riesco a surfarne bene anche qualcuna, anche se il problema rimane sempre la perdita di velocità nel cut back. L'onda è bella ma non è uno swell oceanico facilissimo da leggere, e richiede un po' di accortezza.
Duro una quarantina di minuti circa (Michele, subito sopra invelato, farà due bordi e poi uscirà dall'acqua). Non voglio arrivare al limite delle energie, e quando inizio a sentire un po' di fatica, punto verso riva. Riesco a risalire abbastanza, ma arrivo, comunque, in una zona dove lo shorebreak frange sulla spiaggia. L'uscita non è impeccabile, ma comunque, un po' con astuzia, ed un po' con fortuna, riesco ad uscire dignitosamente, e soprattutto senza danni.
Finita la sessione di domenica a Bordighera, rimaniamo fuori, in spiaggia, ad ammirare i riders migliori dare spettacolo. E che spettacolo!
Tra tutti (non me ne vogliano gli altri di cui non so peraltro i nomi), il local di casa Andrea Franchini (Severne, Novenove), titolare della scuola No Stress Team, che stacca degli high jumps di quasi 10 metri, oltre ad una serie di Forward e Back Loop, molto puliti, che suscitano gli oohhh in spiaggia. Ma per me sono ammirevoli anche le virate e le strambate chiuse con una naturalezza ed una fluidità stupende, quando viene nell'inside. Mentre sto tornando verso la macchina, noto anche un ragazzo alto con una lunga capigliatura che si prepara ad entrare, con l'attrezzatura al riparo sotto vento alla struttura di uno stabilimento balneare. E' Jacopo Testa? E' lui o non è lui? Avrò, poi, conferma che Jacopo era presente sullo spot.
Entra in acqua con tavola RRD da 68 litri. Lo seguo per un po'. Dopo aver già ammirato l'ingresso in acqua, lo seguo nei primi salti. Anche lui vola molto in alto, e da come rimane magnificamente composto in aria, con la vela aperta, maturo l'idea (prima che arrivino le conferme), che si tratti proprio di lui. Nei primi bordi non sembra spingere troppo, probabilmente, per via dei postumi dell'infortunio rimediato in Sud Africa. In realtà, vedendo poi le foto di Stefano Brugnola, fotografo professionista presente sullo spot, credo che debba averci preso gusto, e si sia lasciato andare nel seguito della sessione.
Visto che in tarda mattina il vento aumenta ulteriormente (in acqua si sono viste le 3.4....), noi decidiamo di spostarci. Ci confermeranno che il vento qui rimarrà molto forte, per tutta la parte centrale della giornata.
Noi, andiamo ad esplorare prima Arma di Taggia, dove è uscito l'amico Marco Full di Torino, e poi la Rabina. Ad Arma, il vento ha mollato a riva (un'altra volta....). Ci incontriamo con Alberto di Milano, che arriva da Cannes.
Alla Rabina ci sono ancora una ventina di nodi abbondanti, ed alcuni ragazzi che hanno appena finito l'uscita con le 4,7 e dicono di essersi divertiti parecchio. Il vento sembra instabile (e lo danno in rotazione da Nord verso le 16,00). Ma, comunque, proviamo ad entrare con attrezzatura grossa. Non sarà una grande sessione: passiamo dall'essere sovra invelati, a non avere vento per fare la waterstart. Dopo poco chiudiamo defintivamente le danze, per la giornata, e ci godiamo chiacchierando la tranquillità e la bellezza dello spot (anche per questo mi piace la Rabina). Nel frattempo, arriva Marco Full, che ha guidato di corsa da Arma di Taggia, in muta ed accappatoio...... Meno male che non l'ha fermato la stradale...., se no l'avrebbero portato direttamente in cella.....
Si chiude, quindi, un weekend, in cui non siamo stati tante ore in acqua, ma in cui abbiamo fatto molta esperienza, e conosciuto nuovi posti. Ora, bisogna tornare un po' a scuola. Un po' di Peler al Garda, non sarebbe male....
Aloha. Fabio
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Il video di Bordighera, domenica 8 aprile