Sabato con un bel Levante caldo a Bordighera, e sul ponente ligure in generale. Uscita in windsurf al Caranca in buona compagnia.
Windsurf, report: Caranca, Bordighera, 25/09/2021
Dopo il weekend scorso in Francia, alla Coudouliere (leggi report), non potevo chiedere troppo in famiglia.... Ma sono riuscito a strappare un'uscita a Bordighera, più passeggiata finale con la moglie nella parte alta e storica della città, nel pomeriggio, con focaccia ed aperitivo...
E devo dire che, nel complesso, ne è uscita una bella giornata, anche perchè Bordighera alta, e la zona di Sant'Ampelio sono carine, ed ho scoperto anche alcuni ristorantini niente male, nella parte alta.
Ma veniamo alla cronaca sportiva della giornata.
Avevo ipotizzato di uscire alla Rabina, ad Imperia, che dall'autostrada sembrava ben investita dal Levante. Ma l'uscita di Imperia Est era chiusa, ed, allora, ho deciso di tirare dritto per Bordighera, dove, in genere, il vento è sicuro, anche se la mattina, tendezialmente, è di migliore qualità.
Sono arrivato sullo spot del Caranca alle 11,30. Ancora tanti gitanti in giro, ed infatti non è stato facile trovare parcheggio. Sullo spot anche Pietrone e Nik, che, con Valmadrera chiusa per ordinanza...., mi è più facile incontrare da queste parti, piuttosto che al lago...
Sono entrato in acqua alle 12,30, con la Ezzy Wave 4.7 2021, ed il Tabou Pocket 94 2016, settato a Thruster con le pinne K4. Sarò ripetitivo, ma, anche questa volta, il Pocket si è confermato una tavola stupenda, rapida ad entrare in planata, e capace di bolinare molto bene (oltre che di surfare, quando si può). E mi ha consentito di godermi la giornata. Perchè Bordighera è uno spot bello, ma "tricky", che richiede un po' di astuzia, per essere goduto al meglio... Muta lunga 3/2, ma devo segnalare che è stata una giornata davvero calda, sia per quanto riguarda il vento, che per la temperatura dell'acqua, ed una shorty ci stava tranquillamente (si è visto anche qualcuno in costume). Si è trattato di un Levante un po' anomalo, che nasceva come scirocco su Lazio e Toscana, e quindi si è rivelato piuttosto caldo. Io, comunque, indosso spesso la muta lunga, anche per evitare sbucciature, a meno che non sia insostenibile.
La prima sessione in acqua è stata bella. La Ezzy Wave 4.7 è risultata la misura giusta. Ho dovuto abituarmi, un attimo, alle condizioni di Bordighera, ben diverse da quelle della Coudou, dove, vi sembrerà strano, manovrare è più facile.
Bordighera, infatti, regala un mare un po' caotico al largo, e bisogna cogliere il momento giusto, anche come intensità del vento, per virare o strambare. In strambata, bisogna appoggiarsi ad una bella onda un po' ripida, iniziare a scenderla in planata, strambandovi sopra, sperando che il vento sia di intensità tale da mantenervi abbastanza veloci, da non essere superati dall'onda - soprattutto se questa non è troppo ripida, e non vi spinge bene. Altrimenti, infatti, vi passa sotto la tavola, e rallentate troppo. In virata, bisogna sfruttare un momento dove il mare si spiana, o virare sulla cresta di un'onda che vi tiene la prua sollevata.
Il bordo verso la spiaggia richiede altrettanta attenzione. Le onde vengono progressivamente ordinate dalla scogliera sopravento, e, nell'inside, sono belle e lisce, ma il vento va tendenzialmente a calare, soprattuto se non è troppo forte, o si orienta da NE (side off), come spesso succede, soprattutto nel pomeriggio. Allora, bisogna bolinare l'onda il più possibile, per risalire e mantenere la planata, anche in prossimità della riva, e poi andare a virare nel piatto, o concedersi qualche bella surfata finale (a volte sottovalutiamo il potenziale del Caranca per il Waveriding), o con una bella strambata ad una cinquantina di metri da riva.
Nella prima parte della sessione, il vento, come detto, è stato bello (20-25 nodi), con 1/1,5 metri d'onda, con qualche set sui due metri. E quindi è stato più facile manovrare, e gestire l'uscita in generale. Dopo i primi 10 minuti, in cui, come al mio solito, devo un po' sciogliermi e scaldarmi fisicamente..., ho iniziato a manorare benino, e divertirmi. Manovro sempre meglio, ma sono ancora insoddisfato del mio livello, e questo è uno stimolo a migliorarmi, ogni volta che entro in acqua.
Alle 13,30, sono uscito per mangiare qualcosa. Ho avuto modo anche di chiacchierare con alcuni lettori di Waterwind, che mi hanno ringraziato, e fatto i complimenti. Mi ha fatto piacere, perchè le risorse investite sono davvero tanto, e forse chi legge non se ne rende conto...
Sono rientrato in acqua, per una seconda sessione, dalle 14,30 alle 15,15 circa, avendo dato a mia moglie appuntamento per il giretto alle 15,30.... Il vento in questa fase è risultato più debole, ed instabile, orientato da NE, ed il mare, soprattutto al largo, davvero incrociato e caotico. Ho notato che verso la Francia, sui monti dietro Antibes e Cannes, il cielo ha iniziato a scurirsi e probabilmente ha iniziato a piovere. Questo deve avere momentaneamente disturbato il vento (amici usciti a Cannes, poi, mi hanno detto, che lì il vento è entrato poco....).
Ho iniziato a divertirmi di nuovo, sul finale di questa seconda sessione, quando il cielo è tornato a schiarirsi, ed il vento ha iniziato, vistosamente ad aumentare. Quando sono uscito dall'acqua, come promesso... è andato in scena il meglio della giornata, con due ore di vento teso (25 nodi abbondanti), davvero bello, e di nuovo da Est. Ho visto Andrea (Franchini) precipitarsi a cambiare vela, per rientrare in acqua, e dimostrare il suo abituale repertorio, fatto di manovre chiuse con fluidità ed eleganza, che mi piacciono tanto (oltre a sgranchirsi con qualche forward....). Adele (la moglie), invece, si è data al wing-foil (e brava!). Sullo spot, ne ho visto molti (come alla Coudou), il weekend scorso. Prevedo che avrà una notevole diffusione, superiore al Kitesurfing, ed al Wind Foil. L'unica cosa che mi preoccupa è il fatto che con il wing foil è possibile davvero tenere qualsiasi rotta, e, quindi, bisogna fare attenzione a questo tipo di riders, per evitare possibili collisioni.
Ma surfare un'onda con una normale tavola da windsurf.... rimane un'altra cosa.
Io, come detto, ho portato a spasso la moglie, e, dopo il giretto, mi sono goduto un piacevole aperitivo ai bagni Caranca al tramonto. Una nota di merito ai Bagni Caranca, che, nel panorama ligure, spesso ostile ai praticanti degli sport acquatici, rimangono un'oasi di libertà, che dovrebbe essere la normalità.
Buon vento. Fabio
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