Giornata di Libeccio un po' ballerino alla Spiaggia d'Oro di Imperia. Il vento si è disteso meglio nel pomeriggio, facendoci comunque divertire, ma forse questa volta è andata meglio in altri spot (Albenga).
Windsurf, report sessione: Spiaggia d'Oro, Imperia (Liguria), con Libeccio
Prima uscita al mare post Sud Africa, ed anche in questo caso (dopo le uscite al lago) il confronto è stato impietoso.... Mercoledì pomeriggio, a dire il vero, le previsioni erano molto promettenti con vento sui 30 nodi disteso bene da SW, e sole pieno a partire da metà mattinata sulla Liguria di Ponente. Questo ci aveva indotto a giocarci la giornata di ferie dal lavoro. Giovedì mattina invece le previsioni risultavano ridimensionate, ma ormai tutto era organizzato e ci abbiamo comunque provato. Dopo precedenti belle uscite qui alla d'Oro, e visto che non ci uscivo da un po', ho sentito il bisogno di tornarci, scartando gli altri possibili spot di Andora ed Albenga che lavorano con il Libeccio. Anche se, guardando attentamente le previsioni, proprio ad Albenga sembrava che il vento serabbe entrato meglio, più forte, e sin dal mattino. Ma non ho dato retta al mio intuito....
Arrivati alla Spiaggia d'Oro con l'amico Remy verso le 12,30, abbiamo trovato ad accoglierci una giornata discreta di sole ed una temperatura gradevole, ed un buon gruppo di windsurfers, già presenti sullo spot. Beccato anche Massimo da Brescia, con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere sul SA.
Qualcuno è entrato in acqua già verso la tarda mattinata, con un Libeccio leggero, ma ragionevolmente disteso. Tra questi Fabio Calò, che non incontravo da Cape Town. L'Onda durante quasi tutta la giornata è risultata contenuta entro il metro, metro e mezzo vicino alla riva, con set superiori ai 2 metri solo più al largo. Era, comunque, un'onda abbastanza ordinata e divertente da surfare. Peccato solo che al largo le onde più ripide e pulite avessero un orientamento Ovest - Est, e fossero quindi meno sfruttabili, a meno di non voler andare ad abbracciare la famosa scogliera del porto sottovento.
Noi abbiamo atteso un po', e ci siamo sentiti con gli altri amici dislocati negli altri spot (Albenga ed Andora). Da Andora non provenivano notizie incoraggianti, mentre da Albenga i segnali iniziavano ad essere promettenti. Ma visti i rider già in acqua alla d'Oro, abbiamo deciso di fare un tentavo qui, armando "grosso". Io sono entrato in acqua con la Goya Banzai x Pro 5,3 2018, e con il Fanatic Quad 87 TE 2013, settato a Twinzer, per avere una tavola più veloce, early planing, ed in grado di passare meglio i buchi. Anche Remy ha armato una Banzai 5,3, abbinandola con una Goya One 95.
Ma la prima parte della giornata non è stata di soddisfazione. Quando siamo entrati in acqua, verso le 13,30 e fino alle 14,30, il vento è diventato instabile, essendo orientato troppo da Ovest. Abbiamo bordeggiato per lo più al galleggio, riuscendo a prendere qualche onda al rientro. Ma è stata per me più fatica che divertimento. In questo frangente, Andrea Franchini ha dato spettacolo, bordeggiando anche lui al galleggio, ma surfando le onde a volontà come se niente fosse, e riuscendo a piazzare anche qualche loop, sfruttando le rare raffiche a riva. Gli ho visto fare una virata veloce proprio sulla cresta di un'onda, da strabuzzare gli occhi...!
Stefano Brugnola lo ha degnamente immortalato, ed ha immortalato anche gli altri riders presenti (me compreso). Lo ringrazio per la gentile concessione di alcune delle foto di questo articolo. Per vedere il suo album completo su FB, cliccate qui.
Alle 14,30, siamo usciti dall'acqua ed abbiamo disarmato le vele. Quando stavamo decidendo di andare ad Albenga, ci siamo resi conto, verso le 15,00, che il vento stava risalendo. Improvvisamente tutti sono rientrati in acqua. Ed abbiamo così deciso di dare allo spot un'altra chanche, ed abbiamo riarmato al volo le vele. Nel frattempo, è arrivato sullo spot anche Christian Ferraro con il figlio Sammy, anche loro reduci dal Sud Africa, che si è permesso pure di sfottere i poveri milanesi.... Avvistato anche Danilo Lanteri, in giro in cerca di belle donne, a cavallo di una Triumph...
La seconda parte della sessione è stata ben più divertente. La vela è risultata di superficie adeguata, ed il vento di qualità decente. Belle ondone a riva, che non è stato facilissimo surfare al meglio, per via di un discreto affollamento, ovviamente, per lo più proprio nel beach break. Devo dire che, rispetto ad altre volte qui alla d'Oro, questa volta mi è piacuto meno l'inside, non piatto come al solito, ed ottimo quindi per strambare, ma caratterizzato da un piano d'acqua più disordinato, ed anche con una bella corrente, per lo più Ovest - Est, un po' antipatica in partenza. Siamo riusciti a sfogarci per un'ora e mezza circa, prima che il vento tornasse a calare. I Pro (Derox Mazzetti, Calò, Franchini e Ferraro) ovviamente hanno dato il meglio di sè. Devo dire che è proprio in queste condizioni marginali, che viene di più fuori la differenza tra noi e loro, perchè sono condizioni più tecniche, e che richiedono più esperienza per essere sfruttate al meglio.
Un aspetto sicuramente positivo della giornata è stato quello relativo alla temperatura. Dopo aver quasi perso l'uso delle mani infreddolite, nelle ultime uscite sul lago di Como, ad Imperia sono uscito con la muta invernale (6/5/4), ma senza calzari, guanti e cappuccio, e non ho avuto assolutamente freddo. A terra, ho avuto caldo ad armare con la felpa. E questo mi ha fatto sicuramente piacere.
A fine giornata, sono arrivati anche i feedback dagli amici negli altri spot, con riscontri buoni da Andora (Marco), ed ottimi da Albenga (Max).
Alle 20,30, eravamo di nuovo a Milano.
Aloha, Fabio.
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