Era previsto. Lunedì 4 novembre 2019, in Liguria, le previsioni avevano preannunciato che avrebbe fatto una bella tempesta di Libeccio, e così è stato. Imperia ed Andora hanno regalato condizioni decisamente impegnative per uscire in windsurf, ma in molti non si sono tirati indietro, ed hanno vissuto un'uscita da coltello tra i denti....
Windsurf, report: Imperia, Spiaggia d'Oro, ed Andora, 4/11/2019
Passata la giornata di pioggia di domenica, Lunedì mattina ci siamo svegliati ad Imperia sotto un bel cielo azzurro, e con un mare relativamente calmo. Difficile, senza conoscere le previsioni, preventivare, da questi segnali, una giornata di windsurf con condizioni quasi da sopravvivenza.
Alla Spiaggia d'Oro, già dalla mattina presto, si è potuto notare un movimento di appassionati windsurfers tipico delle giornate più promettenti. Avendo studiato bene le previsioni, il sottoscritto, come anticipato nel forum di Waterwind, alla fine ha deciso di concedersi tre giorni di trasferta, uscendo a Cannes domenica, e puntando sulla Liguria Lunedì e Martedì, consapevole che Lunedì sarebbe stata la giornata più problematica per le previsioni di vento anche eccessivo. Se avessi avuto solo un giorno da scegliere, sicuramente non sarei venuto giù in Liguria solo Lunedì...
Questo 2019 ha regalato poco Libeccio. Sono riuscito a fare windsurf alla D'Oro, solo ai primi di marzo (leggi report), di ritorno dal Sud Africa, e l'uscita non era stata neanche delle migliori. La voglia di surfare di nuovo in questo spot, pertanto, era tanta. Con il mio compagno di stanza d'albergo, Davide, ci siamo, pertanto, appostati sul lungomare dello spot, a cercare di capire la situazione. Dopo la calma delle prime ore di luce, la situazione è rapidamente e decisamente cambiata. Il vento è entrato forte al largo, ed il mare è montato in maniera considerevole, con onde che sono presto diventate logo high, in alcuni casi, già a 150 metri da riva.
Ma si è subito presentato un problema che ha caratterizzato lo spot, almeno fino al primo pomeriggio. A riva, il vento non è entrato con decisione, e, per i primi 100-150 metri, non garantiva la planata. In queste condizioni, la d'Oro può essere un incubo, in quanto bisogna affrontare, al galleggio, onde frangenti di oltre 2 metri, e corrente forte da Ovest/Sud-Ovest, per un lungo tratto. Ci vuole destrezza, tecnica, allenamento fisico, anche un po' di sano culo. La Spiaggia d'Oro in queste condizioni non perdona, ed esige rispetto..... Non è per tutti, c'è poco da dire.
La situazione è apparsa ben chiara quando i primi, in genere esperti, sono usciti in mare. Qualcuno, uscendo il più possibile sopravento, è riuscito a guadagnare il largo, ed al rientro ha iniziato a surfare le onde veramente grosse che rompevano in prossimità della spiaggia, ma, poi, finita la surfata doveva di nuovo sottoporsi al rischio di una lenta risalita al galleggio per uscire di nuovo in mare. Tra questi, Mirco Costa, Nanni Griffini, e Franz Nava.
Qualcun altro, sotto vento, ha fatto ancora più fatica a partire. Fabio Calò, che è Fabio Calò, al primo tentativo, è stato risputato a riva. E' riuscito a bordeggiare al galleggio per 150 metri da riva, ma, in mancanza di vento, è scarrocciato tantissimo, sino a trovarsi piuttosto vicino alla scogliera del porto, senza riuscire ad innescare 'sta benedetta planata, per sottrarsi ai frangenti. Solo la sua esperienza, e la sua tecnica, gli hanno consentito di rifare una waterstart mure a sinistra, prendere al volo la prima onda di passaggio, e cavalcarla per farsi riportare sul bagnasciuga, a poche decine di metri dalla scogliera. Fabio, poi, ci ha riprovato, e, con determinazione e tecnica, è riuscito nuovamente a guadagnare il largo, per tornare a surfare.
Viste queste scene, il mio amico Davide (bxr) ha deciso di spostarsi ad Andora. Io ho aspettato ancora un po' per capire se il vento sarebbe entrato anche a riva. Ma, constando che, al largo, il vento rimaneva molto forte, e le onde molto grosse, ad un certo punto ho fatto la seguente semplice riflessione: se entra forte anche a riva, le condizioni complessive diventano veramente impegnative, e per me, sostanzialmente, da sopravvivenza. Sono in ferie, faccio windsurf per divertirmi, il mio livello non è adeguato: perché devo andare a cercarmi guai, e/o fare danni? A 50 anni, ho la libertà di non avere nulla da dimostrare....
In effetti, alla Spiaggia d'Oro, poi, il vento nel primo pomeriggio è entrato forte anche a riva, e le condizioni sono state epiche, ma solo per quelli con il manico.
Clicca qui, per la slidegallery della mattina ad Imperia.
Sentendo anche l'amico Max Rinaldi di Genova, alle 12,30 ho deciso di spostarmi allo spot sottovento di Andora (bagni Tortuga), confidando in una giornata più umana. Ed invece.....
Arrivato ad Andora, mi sono beccato con Max. Abbiamo studiato le condizioni, dovendo, comunque, decidere anche qui, se armare la 3,7 o la 4,2.... Onde di 2 metri circa in prossimità della riva. Essendo il vento instabile a riva, abbiamo optato come compromesso per una 4,2, in modo da avere più potenza a riva, senza essere troppo grossi fuori. Io ho armato quindi la Ezzy Elite 4,2 2017, con il Tabou Da Curve 80 TE 2016, settato a thruster.
Io ho fatto alcuni tentativi per uscire tra le 13,30 e le 14,00. Anche qui, la corrente da ovest risultava molto forte, ed orientava la tavola al vento, non aiutando nella poggiata, invece necessaria per accelerare adeguatamente e superare i frangenti. Peraltro, nello spot sottovento di Andora, i frangenti sono veramente tanti in queste condizioni, e quando sei convinto di averli superati tutti, ne arriva spesso un altro, che ti frulla e ti rispedisce a riva, per iniziare tutto da capo....
In qualche modo, sono riuscito ad uscire un paio di volte, ma una volta al largo, mi sono reso conto di quanto fosse grosso il mare, ed ahimè di quanto fossi fuori controllo con la 4,2! Odio non essere in controllo sul bordo. Per fortuna, la sovrainvelatura, e l'ottima capacità della Tabou Da Curve di risalire mi hanno portato facilmente a riguadagnare la spiaggia di uscita. Al rientro, mi ha anche stupito la bellezza di alcune onde, alte, a circa 150-200 metri da riva, ripide il giusto per essere surfate. Peccato, che sottovento lo spot non offra, abbastanza spazio (per la presenza di scogliere), per lanciarsi in una serie di bottom e cut back, in questo punto.
Nel frattempo, mi sono ribeccato con Davide, ed è arrivato sulla nostra spiaggia anche l'amico Alessio Negrelli, venuto via anche lui dalla Spiaggia d'Oro, oltre a Pasquale1985, new entry del gruppo di uscite Waterwind.
In questa prima parte della sessione di Andora, Davide è risultato essere uno di quelli che si è divertito di più. Con il volume garantito dal Fanatic Freewave 95, infatti, è riuscito più facilmente a superare i frangenti a riva, senza planare, e, comunque, è risultato anche agevolato nella partenza in planata. Anche lui, poi, però, si è ritrovato a fare i conti con un mare enorme al largo, per di più con una vela di misura eccessiva (4.2).
Alle 15,00, il modello Arome dava l'ingresso di una vera e propria botta di vento. E così è stato. Ho visto mare ancora più grosso ad Andora, ma mai vento così forte.
Avremmo forse dovuto crederci, pazientare, ed evitare di stancarci inutilmente con le vele più grosse. Il vento è entrato prepotente e quasi improvviso. In spiaggia, ha iniziato a volare di tutto. Io ho deciso di armare la Ezzy Elite 3,7 2016, poco convinto.... Alessio (67 kg), che in queste condizioni simil Pozo Izquierdo si esalta sempre, ha armato la Neil Pryde Combat 3.3 (!), abbinata al suo Quatro Pyramid 71. Pasquale è passato alla Gaastra Manic 3.7, e, dal Tabou Pocket 78 è passato al Fanatic Quad 82, settato a Quad. Davide è rimasto con 4,2 e Fanatic Freewave 95. Intanto, sullo spot è comparso anche Fabio Sabatelli di Windnews, che è entrato in acqua con una nuova Gaastra IQ 4.0 2020 ed una tavola custom di Salvatore Mirotta.
Rientrato, in acqua, con poca convinzione, ho tirato un paio di bordi, semplicemente per avere conferma che per me la 3,7, in quel momento, era ingestibile. Anzi, ammetto che una volta fuori, mi sono anche un po' preoccupato, perché mi sono sentito in balia di elementi naturali troppo più forti di me. Al largo, 150 metri sopravento alla scogliera del porto di Andora, mi sono ritrovato in mezzo ad onde frangenti di 4 metri circa, e con un vento che richiedeva di fare la waterstart, con la prua della tavola quasi completamente nel vento. Insomma, non mi sono sentito molto tranquillo. Comunque, sono rimasto lucido, ho fatto quel che dovevo, e dopo una ventina di minuti in acqua, ho deciso che un'uscita così non aveva senso, che non mi stavo divertendo per me; ho preso una delle prime onde utili, e sono tornato a riva alla spiaggia prima del porto.
Sono andato a prendere la macchina fotografica e mi sono messo a fare foto e video.
Alessio e Pasquale, infatti, sono rimasti in acqua insieme ad altri. Alessio è tosto. In uscita ha rimediato anche lui la sua bella dose di frullate, ma è sempre ripartito da capo. Fuori, anche con la 3,3, planava a stecca, e saltava molto spesso! Pasquale ha mostrato tutta l'esperienza acquisita negli spot del Sud dell'Inghilterra, perlustrati negli scorsi anni.
Va anche detto che verso le 16,00, il vento è calato leggermente (anche se Alessio con la 3,3 continuava a planare...), l'onda si è pulita un po', e, quelli rimasti in acqua, si sono regalati una bella sessione, quasi fino all'imbrunire (anche per le tiepide temperature - 20-21 gradi - che hanno caratterizzato la giornata). Anche Fabio Sabatelli si è divertito, e lo abbiamo immortalato in alcune performance aeree di tutto rispetto.
Quando ha iniziato ad essere quasi scuro, anche gli ultimi sono usciti dall'acqua. Abbiamo smontato, siamo tornati all'Hotel Croce di Malta ad Imperia, ci siamo fatti una bella doccia, e poi siamo andati a cenare degnamente all' "Osteria dell'Olio Grosso" di Imperia. L'indomani, la Spiaggia d'Oro di Imperia ci avrebbe regalato una giornata di puro divertimento, con vento, sole ed onde (leggi report).
Hang loose. Fabio
Qui sotto, una selezione delle foto del pomeriggio. Clicca qui, per la slidegallery completa del pomeriggio ad Andora.
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Il video del pomeriggio ad Andora