Un'altra magnifica giornata di sole ad Andora, con un Libeccio, che, intorno alle ore centrali, ha raggiunto i 30 nodi.
Windsurf report sessione: Andora, Libeccio (Liguria)
Giornata partita con calma, con vento di Sud Ovest alzatosi, sin dalle primo ore del mattino intorno ai 20 nodi. Nella prima parte della mattinata, sessione tranquilla per la maggior parte dei riders, con vele tra i 5 ed i 6 metri, e tavole con volume generoso. Noi siamo arrivati sullo spot verso le 10,30. Abbiamo atteso una mezz'ora (caffe, panino, chiacchiere), prima di iniziare ad armare, per comprendere l'evolversi della situazione. Vento un po' ruotato da ovest, con qualche rider che ha tentato anche una perlustrazione a Diano Marina, dove, secondo alcune voci, il vento era entrato meglio (ma, se è da ovest, come fa ad entrare meglio a Diano, che ha un promontorio, sopra vento, ancora più esteso?).
Prima di decidermi, chiedo lumi a Cassik, già entrato in acqua con la 5.2, che mi conferma che, al momento, è la vela giusta. Su una delle scogliere frangiflutti, misuro vento tra i 10 ed i 30 nodi. Fuori, è più disteso.
In realtà, oggi ad Andora, ha fatto la giornata tipica invernale (anche se la temperatura era sui 20 gradi!), con vento altalenante in mattinata, e poi bella botta nelle ore centrali, quando il cielo si è aperto completamente, ed è diventato di un'azzurro magnifico (in tal caso, le nuvole si allontanano dall'entroterra, e non distrubano l'entrata del Libeccio sullo spot).
Forse, oggi, la cosa migliore sarebbe stata aspettare le 12,30, ed armare direttamente la 4,7. Ma come si fa ad aspettare a terra quando è buono già da 5,5? Così, il sottoscritto è entrato in acqua alle 11,30 circa, con 5,5 e fsw 105. Prima mezz'ora di sessione rilassante, in controllo, con parecchie manovre (strambate chiuse). Muta 4/3 mm, piedi, testa e mani nude (impagabile rispetto al freddo beccato al lago settimana scorsa). Poi, verso le 12, il vento inizia progressivamente ad incrementare. Alle 12,30, la 5,5 diventa faticosa da gestire, e sulle manovre iniziano i numeri.... Torno a riva e provo a settarla da vento forte, e passo al Tabou 3s 86. Che tavola fantastica! Mi consente di gestire meglio la sovrainvelatura, ed è un piacere da portare. Ci chiudo al largo una virata veloce!
Perchè il Tabou 3s 86 mi sembra più facile del Fanatic freewave 105 TE? Ci strambo pure.... (chi ha orecchie per intendere intenda). In poggiata, rimane più fluida; regolare, e meno nervosa. L'onda è un po' montata, anche se, soprattutto a riva rimarrà contenuta. Al largo, ondone sui 2 metri quasi, con possibilità di piazzare dei bei salti.
Ma la 5,5, anche cazzata di caricabasso e di bugna, è troppo. Ormai fuori sarà a 30 nodi. Torno a riva per armare la 4.7. Intanto, sullo spot arrivano Simone, Fabio, e Nicola. Fin dalle prime ore del mattino presenti Mistral Ivo, Nuccy (a cui chiedo un consiglio esperto su furgoni e motori...), Il Gianky (con cui facciamo discorsi illegabili non riferibili....). A casa a dormire (vergogna!), Marco Full di Torino.....
Rientro con 86 e 4,7 verso le 14,00. Il vento ha di nuovo subito una rotazione da ovest (probabilmente, verso l'inverno segue il sole che cala rapidamente ad ovest), ma ancora fino alle 14,30-15,00, almeno a 200 metri dalla riva, rimarrà buono. Peno un po' ad uscire con la 86, per poco vento a riva (vedi foto sopra), ma poi, fuori si viagga ancora che è un piacere. Purtroppo, per me, la seconda parte della sessione dura poco, perchè, in un bordo mure a dritta, in piena planata, mi si rompono le cimette del trapezio, con vela e tavola che volano a 10 metri dal sottoscritto. Nuoto per recuperare al volo l'attrezzatura, prima che un'onda se le porti via. Ritorno a braccia per circa 200 metri.
Sono lì che medito di disarmare tutto con calma (non ho cimette di ricambio), in attesa degli altri, quando Claudio Bertagna, distributore per l'Italia di Simmer, presente sullo spot, mi propone di provare la Helix G3, 105, un freewave polivalente (thruster e single fin). Purtroppo, non posso testarlo realmente, in quanto mi faccio prestare da Davide al volo il suo rig (Gun Sails hammer 4,7), con cui risulterò sottoinvelato (oltre alla scomodità delle sue cimette corte: ragazzi per entrare in planata facilmente, le cimette del trapezio devono essere lunghe!!!!). Comunque, la tavola mi dà la sensazione di essere facile e divertente, con una distribuzione equilibrata dei volumi. Da riprovare.
Disarmiamo con calma. Difficile, come al solito, venire via dal tepore e dal panorama rilassante di Andora, nonchè dalle chiacchiere con gli amici (il Gianky mi tiene a chiacchierare di trattorie, e figli, mezz'ora in costume bagnato, con il solo poncho di asciugamano addosso!!!). Alla prossima Libecciata, ci fermiamo almeno per un apericena...
Aloha. Fabio
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Il video della sessione