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A conclusione della nostra bella trasferta al mare di tre giorni, la Spiaggia d'Oro di Imperia, il 5 novembre 2019, ci ha regalato la classica ciliegina sulla torta: una bella sessione di windsurf, con Libeccio, condizioni impegnative, ma non esagerate, ideali per garantire un alto tasso di divertimento!

 

 

Windsurf, report: Imperia, Spiaggia d'Oro, 5/11/2019. Un parco giochi! 

Ieri mattina, per l'ultimo giorno di questa tre giorni al mare, ci siamo ancora svegliati nella nostra camera all'Hotel Croce di Malta, proprio sullo spot (e che si è rivelato un'ottima soluzione), ed, aprendo la finestra della camera, abbiamo potuto ammirare, ancora una volta, l'incantevole panorama del sole appena sorto sul mare d'Imperia, su Porto Maurizio, e sulle colline della città. Con il mio compagno di stanza Pasquale, abbiamo fatto un'abbondante colazione per accumulare preziose energie per la giornata.

Le previsioni del modello Arome, infatti, prospettavano una bella giornata di Libeccio, a partire dalla tarda mattinata, con il valore aggiunto di un sole ancora piacevole. In realtà, la giornata non andrà proprio come previsto dal modello, che si è invece rivelato precisissimo per domenica e lunedì. In ogni caso, la giornata non ha deluso le attese.

Il mare della Spiaggia d'Oro, la mattina di martedì si presentava inverosimilmente calmo, dopo la tempesta di lunedì (leggi report). Ma si sa che alla Spiaggia d'Oro il mare monta in fretta....

Ed infatti, verso le 11,30 si sono colti i primi segnali che lo spot si stava attivando. Anzi, guardando il mare al largo, ed ancora impressionato dall'intensità del vento del giorno prima, ho iniziato ad armare la Ezzy Elite 4.2 2017. Come tavola, sono andato sul sicuro, ed ho preparato l'ormai fidato Tabou Da Curve TE 80 2016, con assetto thruster. Nel frattempo, lo spot si è popolato di tante facce note, appartenenti al circo del windsurf dell'Italia settentrionale, che è sempre bello incrociare. Con alcuni ci salutiamo anche senza realmente conoscerci. Questo senso di appartenenza alla banda mi fa solo piacere. Ho rivisto anche con piacere diversi compagni della trasferta in Oman del luglio scorso, oltre ad essermi finalmente rincontrato su uno spot con l'amica Livia, arrivata addirittura da Venezia!

 

Windsurf Imperia Spiaggia Oro 1

Il primo ad entrare in acqua verso le 12,00 è stato Corrado Avagnina, con Simmer Blacktip 4.5, che ha sfruttato subito un buon momento in cui il vento è entrato discretamente anche sotto riva (al largo 25 nodi circa). Le onde, nel frattempo, continuavano a crescere di dimensione, con alcuni bei set surfabili già di quasi 2 metri. Progressivamente, sono entrati in acqua molti altri.

Ben posizionati, con la macchina proprio di fronte alla spiaggia, con Pasquale abbiamo un attimo tergiversato, in quanto abbiamo notato che alcuni facevano un po' fatica ad entrare in planata sotto riva, mentre le prime onde a riva erano già significative. Alla fine, abbiamo optato entrambi per la 4.7. Io sono stato ben felice di poter usare la 4,7, avendo da completare il test della Goya Guru X Pro 2020/21, che avevo già felicemente testato al Prà nell'uscita di qualche settimana fa (leggi report). Pasquale è entrato in acqua con una Gaastra Manic 4,7, e con un invidiato Fanatic Grip 82.

 

Windsurf Imperia Spiaggia Oro 5

 

Alle 12,30, siamo entrati in acqua anche noi. Michelino (Iungo, l'inossidabile), mi ha invitato ad entrare in acqua in uno dei punti più sopravento. Poi, ho capito bene perché. Mi piacciono queste piccole attenzioni verso gli altri. Grazie Mik!

L'entrata in acqua, infatti, ieri è stata in definitiva la cosa più complicata della giornata. Appena usciti dalla breve scogliera frangiflutti sopravento, infatti, si era investiti da un corrente molto forte, proveniente dalla stessa direzione del vento, che tendeva fastidiosamente ad orientare la tavola nel vento, mentre per acquisire rapidamente velocità occorreva, abbastanza rapidamente, poggiare, anche aprendo la vela. Prendere velocità era fondamentale, per non farsi trovare fermi di fronte ai primi frangenti di oltre un metro. La prima volta sono partito poco deciso, ed ho rimediato l'inevitabile frullata tra i cavalloni che mi hanno rispedito sul bagnasciuga. Ho riprovato, aiutandomi questa volta anche con il piede anteriore spingendo sulla prua della tavola con molta decisione, ed, ho approfittando al volo di un momento il cui il mare si presentava spianato, sono partito. La sensazione di trovarsi in mezzo al mare della d'Oro è sempre elettrizzante! Le prime sensazioni sono state subito positive. In primis, quelle ricevute dall'attrezzatura. La Tabou da Curve si è rivelata una conferma (leggi recensione): si è trovata perfettamente a suo agio nel mare d'Imperia, ed, infatti, nello spot ne ho viste altre due, sempre da 80 litri. Ma la bella conferma è arrivata anche dalla Goya Guru. Riscontrando una leggera sovrainvelatura iniziale al largo, ho armato la vela fissando il terminale del boma all'anello di bugna inferiore. Con questo assetto la vela è risultata adeguatamente potente a riva, per superare i frangenti, ma pazzescamente neutra e stabile al largo, dove il vento era più forte, soprattutto quando ci si trovava sul lip di un'onda. Bordeggiando in sicurezza ed in controllo mi sono sentito abbastanza a mio agio, riuscendo a tenermi a debita distanza dalla famigerata scogliera del porto. Ma il piacere è aumentato ulteriormente al rientro, quando mi sono reso conto delle belle ondone da cavalcare e surfare, avvicinandomi a riva. Già al primo rientro, mi sono ritrovato su una di quelle belle lunghe discese, che mi hanno fatto tornare in mente le uscite a Kashiit, in Oman. Ne ho presa subito una, e l'ho surfata discretamente fino a riva, senza fidarmi però a fare troppi bottom per non scarrocciare troppo, ed avvicinarmi alla scogliera. 

Ammetto che, ieri, alla d'Oro ho pagato un po' la non ancora adeguata conoscenza dello spot, in cui, purtroppo, per mancanza di Libeccio serio, ho avuto poco occasione di surfare quest'anno. Le onde, alla Spiaggia d'Oro vanno prese sopra vento, davanti alle scogliere più ad ovest (vedi video), per poi scendere sotto vento durante la surfata, arrivando a trovarsi in mezzo, e non alla fine della baia, verso la scogliera del porto. Ed, invece, io mi sono fatto troppe volte allettare dalle onde intercettate a centro baia. E, pensandoci bene, ho anche veleggiato e surfato un po' con il freno a mano tirato, temendo che la d'Oro potesse esplodere, da un momento all'altro, come il giorno prima (Arome dava una botta di vento per il primo pomeriggio).

 

Sono, poi, ripartito più volte, rimediando anche altre frullate, e surfando altre onde. Insomma, le ho prese e le ho date, ma il sorriso si è disegnato sempre più marcato sulla mia faccia, come su quella degli altri incrociati intorno: Pasquale, Marco Maywald, Christian Ferraro, Michelino, il redivivo Max Castiglia, Luis con il figlio Filippo - sempre bravissimo - Sonia, e finalmente anche Livia, che dopo le sberle del giorno prima, è stata giustamente accolta e battezzata dalla Spiaggia d'Oro. Con alcuni, esempio Christian, ci siamo più volte incrociati sulla spiaggia a risalire sopravento per ripartire. Questa simpatica passeggiata sulla spiaggia si spiega con il fatto che il vento non si è mai disteso perfettamente in maniera stabile fin sotto riva, e questo rendeva lungo recuperare lo scarroccio dovuto alle surfate, ripartendo dalla zona della baia più sottovento e vicina alla scogliera. 

Dopo un'oretta mi sono preso una pausa, per fare video e foto ed ammirare lo spettacolo in acqua, che ci regalano sempre i più bravi: oltre al già citato Christian Ferraro, il fortissimo local Derox Mazzetti, il sempre presente Fabio Calò, Franz Nava, Filippo, Giorgio Alberti, Corrado Avagnina,  Nanni Griffini, e diversi francesi, che ormai dimostrano di apprezzare sempre di più questo spot ligure. Oltre al sottoscritto, ad immortalare le gesta della tribù che balla, anche il bravissimo fotografo sanremese Stefano Brugnola, ormai anche lui parte della tribù.

Dopo le foto, ho fatto un'altra parte di sessione fino alle 14,30 circa, quando una imprevista e fastidiosa velatura, oltre a temporali nell'entroterra, hanno, per un po', smorzato il vento a riva, mantenendolo forte solo al largo. Ho rifatto un tentativo di partenza, ma, vista la maggior difficoltà (le onde sono rimaste grosse), e, la mia scarsa pazienza, ho desistito. Siamo stati ad osservare per un po' la situazione, iniziando a mettere a posto parte dell'attrezzatura, sperando in una nuova stabilizzazione del vento anche in spiaggia.

Ma il cielo si è rasserenato bene solo dopo le 15,30, quando il vento al largo è diventato fotonico, ed anche a riva ha ripreso a soffiare forte, con onde che sono anche ulteriormente cresciute di altezza. In acqua, sono rimasti tre-quattro riders, tra cui Matteo Iachino, che dimostra sempre di essere bravo e di divertirsi anche a fare waveriding. Cogliamo l'occasione di fargli un sincero in bocca al lupo per l'imminente e decisiva tappa del PWA slalom in Nuova Caledonia.

Verso le 17,00, siamo andati via da Imperia, pienamente soddisfatti, ma con la voglia di tornarci presto, per sfruttarla ancora al meglio, osando un po' di più.

Aloha. Fabio

Qui sotto, una selezione delle foto della giornata. Clicca qui, per la slidegallery completa della giornata.

 

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