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Lo spot di Leucate - Le Goulet si trova nel lago costiero di Leucate, in Francia, nella provincia Languedoc-Roussilon, l'ultima ad ovest prima della Spagna. E' uno spot che offre le condizioni sicure dei laghi interni della zona (acqua quasi ovunque bassa), talora molto estesi, dove è possibile affrontare con ragionevole tranquillità i forti venti di maestrale che spesso soffiano sulla zona.

 

Windsurf recensioni spot: Leucate - Le Goulet (Francia)

Lo spot si trova nella parte nord est del lago di Leucate (vedi mappa sotto). Per raggiungerlo, si deve imboccare la strada provinciale D327, e poco a Nord Ovest del paesino di Leucate, scendere verso il lago costiero. Lo spot è situato in corrispondenza di una grossa area camper su piazzale sterrato. Se non siete in camper, però, non vi conviene entrare nell'area camper, in quanto paghereste la tariffa giornaliera (pari a 13 euro circa, a giugno 2015). Seguendo le indicazioni che vi portano verso il Wesh Center Crew, dovete imboccare a destra lo svincolo che (venendo da Nord) vi porterebbe ad imboccare la D627 (che voi non dovete prendere). Appena imboccato questo svincolo, avete la possibilità di svoltare a destra (vedi indicatore sulla mappa sotto) in una stradina all'inizio asfaltata, poi, sterrata che raggiunge il parcheggio sterrato e libero, alle spalle del Wesh Center Crew. Qui potete parcheggiare ed armare, a meno che non vogliate portare (utile carrellino) tutta l'attrezzatura fino alla riva del lago (distante un centinaio di metri circa), ed armare lì. Il giorno che  ho provato lo spot, ho armato al parcheggio, ed il vento era così forte (quasi 40 nodi), che ho dovuto mettermi sottovento alla macchina per evitare che il vento facesse volare l'attrezzatura, ed, in particolare, la vela armata.

 

 

Presso il Wesh Center Crew è possibile noleggiare, o prendere lezioni di windsurf. 

L'ingresso in acqua avviene in genere dal punto indicato dal segnalino nella mappa (anche se più o meno tutto il tratto di costa va bene). Per una cinquantina di metri bisogna camminare, in quanto l'acqua arriva alla caviglia o poco sopra, ed anche con pinne piccole non si riesce a partire. 

Due parole sulla qualità dell'acqua dei laghi costieri, su cui ho sentito le versioni più disparate. E' vero, non è l'acqua delle Maldive. E' colore caffelatte, e sul fondo ci sono alghe, o fango. Ma l'acqua non è sporca, o inquinata, è solo torbida. Insomma, è tutta natura.... E comunque, a mio modo di vedere, le condizioni veramente perfette (anche in termini di sicurezza), che questi stagni offrono, valgono la pena di sopportare qualche sensazione sgradevole. Infine, da non trascurare che la temperatura dell'acqua negli stagni costieri, poco profondi, è leggermente superiore (almeno dalla tarda primavera all'inizio dell'autunno), rispetto a quella del mare. 

Lo spot è sicuro, come anche gli altri spot negli stagni (acqua al petto, e solo in alcuni punti non si tocca). Con maestrale, si possono tirare bordi mure a sinistra di quasi un km (qui il lago non è molto ampio). Non è possibile spingersi fino alla sponda opposta, in quanto c'è una zona protetta per gli uccelli. Un cartello esplicativo nel punto di entrata in acqua (sul retro in inglese!), vi da le informazioni del caso.

 

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Anche con vento molto forte, l'onda che si forma non va oltre il mezzo metro, ma alle velocità che si raggiungono, consente ugualmente qualche salto, e può essere sfruttata per le manovre freestyle. Lo spot offre condizioni ideali anche per il freeride, per le tavole slalom. In caso di scarroccio, o di problemi, prima o poi, il vento spinge a riva o in una zona dello stagno dove si tocca, potendo così riposarsi, o tornare camminando in acqua, tirandosi dietro l'attrezzatura.

 

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Qui, le condizioni che ho incontrato sono state, comunque, abbastanza toste. Io ho armato la Ezzy Tiger 4,2 (la vela più piccola che ho), ed ho tirato fuori la Tabou 3S 86 litri. Nonostante vela e tavola piccola, non sono riucito a rimanere in pieno controllo, principalmente per la sovrainvelatura, visto i quasi 40 nodi frequenti sulle raffiche. Velocità assurde, e tavola spesso fuori dall'acqua. Il video dell'uscita sullo spot (vedi sotto) mostra lo stesso comportamento della tavola anche per altri surfisti.

 

Per leggere l'intero resoconto della vacanza nella zona di Gruissan-Leucate, cliccate qui.

 

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Nel lago di Leucate, vi sono molti altri spot dove uscire. Oltre a quello di Barcares Eole, oggetto di una specifica recensione nell'apposita sezione di waterwind, vi segnalo che molti escono anche nel tratto di lago costeggiato da un lungo tratto rettilineo della strada D627 poco a Nord del cavalcavia, su tale strada, situato in corrispondenza di Port Leucate. Per raggiungere lo spot, bisogna imboccare la stradina asfaltata che corre in riva al lago, parallela alla D627 (vedi altro indicatore nella mappa sotto, spot Leucate etang - Port Leucate). Qui il maestrale entra in pieno dopo aver percorso indisturbato buona parte della superficie del lago, e ributta a riva (quindi anche questo spot è sicuro). Anche in questo caso, per via dei bassi fondali, bisogna addentrarsi nel lago per un po' prima di avere abbastanza fondo per la pinna.

 

Per individuare tutti gli spot in zona, vi segnaliamo l'utile mappa pubblicata da Darkzi su google map.

 

Aloha, Fabio Muriano

 

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Per vedere la slide gallery della nostra vacanza nella zona di Gruissan, e delle uscite in questo ed altri spot, clicca qui

 

 

 

 

 

Qui sotto, un video delle nostre sessioni sullo spot.

 

 

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