Wind machine non si ferma più! Quinto giorno consecutivo di Peler sul Garda, le ultime mattine di intensità veramente notevole. Noi oggi siamo usciti al Prà con la 3,7....
Windsurf report sessioni: Prà de la Fam, Lago di Garda (Peler)
Non mi era ancora successo di provare la sovrainvelatura della 3,7, con il Peler. Oggi, abbiamo provato l'ebbrezza anche di questa esperienza!
Quando mi sono svegliato al parcheggio del Prà alle 6,00 di questa mattina, si intuiva che avrebbe tirato la bomba, perchè il lago, al largo, era già bello increspato, mentre al Prà il vento, in genere, sale più tardi. Con l'amico Claudio, ci siamo subito detti che la giornata prometteva bene.
Dopo un po' di colazione, ho iniziato subito ad armare: prima, la tavola, il Fanatic Quad 87 TE 2013, volutamente settato a Quad invece che twinzer per frenare un po' la tavola, in previsione di quello che avrei potuto incontrare in acqua; poi, la vela..... Prima di decidermi per la 3,7 con il quad aspetto sempre un po'. Preferisco avere potenza con la tavola wave per entrare facilmente in planata, risalire, ed avere la situazione sotto controllo. Così, ho armato la Ezzy Elite 4,2 2017-2018. Ma.....
Sono entrato in acqua alle 8,00. Il mio set per la prima mezz'ora si è rivelato azzeccato. La leggera sovrainvelatura, in quel momento, era accettabile, ed anzi mi consentiva di risalire sopra vento alla spiaggia del Prà, di scorazzare per il lago a piacimento, ed entrare in strambata a palla. Il piano d'acqua, come nelle uscite a Malcesine del weekend, non è risultato molto ordinato, ma comunque meno caotico di quello di Malcesine, con treni d'onda semi-regolari, di un certo rilievo (circa 1 metro), meno sfruttabili per fare dei bei salti, in quanto la direzione del vento costringeva a fare dei bordi sub-paralleli alle onde. Manovrare, come al solito, risultava un po' più agevole sotto riva, sottovento alla spiaggia, dove l'acqua era relativamente più piatta.
Temperatura dell'aria e dell'acqua piacevolissime, e forse, per la sensazione di confidenza che, ormai, mi dà il Prà, sono uscito con la shorty (stando benone).
Ma dopo mezz'ora, il lago ha dato il meglio di se, ed ho iniziato a sentire la vela sempre più grossa, e difficile da gestire. Forse, avrei potuto semplicemente andare a terra a smagrire (o a posteriori, forse avrei potuto entrare subito in acqua con la 3,7). Comunque, memore della sventagliata di Peler, presa a Malcesine l'anno scorso, ho deciso di andare a prendere ed armare la 3,7. Alle 9,00 sono rientrato in acqua, mentre Claudio continuava imperterrito a smanovrare con la sua Neil Pryde Wizard 4,2 e la sua tavola custom autocostruita, dimostrando veramente un'ottima tecnica.
Rientrato in acqua, con non poco stupore, ho constato che sotto raffica anche la 3,7 era quasi al limite della sovrainvelatura, ma comunque, sicuramente più gestibile. Purtroppo, la 3,7 (Ezzy Elite 2016), è una vela un po' bastarda, un fazzoletto instabile, che vuole vento pieno sempre. Pertanto, nella parte centrale dell'uscita è andata bene, e mi sono stupito di come potessi risalire bene con un quad con una 3,7... Poi, dopo le 10,00, per via della comparsa di qualche buco e salto di vento, la vela ha richiesto più mestiere, e per tenere veloce ed in planata il quad, mi sono trovato spesso a planare con il piede posteriore fuori dalla strap.
Per quanto concerne le manovre, qualche buona strambata con la 4,2, con uscita in planata (devo migliorare la capacità di tenere lo switch in uscita), ed una clamorosa (per me) virata veloce sull'87 con la 3,7 in mezzo al chop..., sintomo che qualcosa di giusto della virata l'ho capito. Ma, nel complesso, niente di memorabile (o paragonabile a quello che combino a Valmadrera con ricaduta o Tivano, dove il piano d'acqua è ben più facile).
Dovendo rientrare in ufficio per le 14,00, non mi sono potuto attardare più di tanto (ma il vento avrebbe consentito, magari con un cambio di vela, di tirarla lunga). Ci sarebbe stato bene anche un bagno in quel brodo che è l'acqua del Lago questa estate, ed un po' di relax in spiaggia.... ma i sogni son sogni... Sono rimasto in spiaggia ancora un po', a fare foto all'amico Claudio, ed agli altri ancora in acqua alle 10,30 (tra cui anche Matteo di Detour, già con la Goya Banzai 2019, a tenere alti i colori del marchio, in assenza dei due local gemellini Goya - indovinate chi sono?). Sul finire della sessione, beccato anche il Vate (Marco), a mollo vicino a riva, a raffreddare i bollenti spiriti....
Colgo l'occasione per scusarmi con qualcuno dei presenti, se a volte non riconosco tutti sullo spot, ricordandomi di avervi già conosciuti o salutati in altre occasioni. Il fatto è che dà un lato siete tanti, dall'altro l'Alzheimer fa progressi evidenti!
Ed ora, si prospetta un weekend interessante in Francia (e non solo): finalmente di nuovo mare, e, soprattutto, finalmente di nuovo maestrale!
Aloha. Fabio
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