Meno male che il lago di Garda, sabato 8 settembre 2018, non doveva regalare niente di ché....! Invece, ci siamo beccati un Peler da sballo al Prà, e ci siamo divertiti anche al Pier con la Ora. Con il valore aggiunto di un ospite speciale.....
Windsurf, report sessioni: Prà de la Fam e Pier (Lago di Garda)
Sabato 8 settembre 2018 è stata la prima giornata dell'amico Marco Full di Torino al Garda. E penso che se la ricorderà a vita... Ed io sono proprio contento che sabato il Peler sia stato molto bello, perchè portare un amico in uno spot che merita, quando questo non lavora al meglio, è una bella delusione. Per i Torinesi, non è semplice organizzare la trasferta al Garda, ma credo che Marco sabato abbia capito che vale la pena di sottoporsi a qualche disagio per godersi sessioni come queste....
Marco è arrivato da me a Monza Venerdì alle 22,00, e siamo partiti alla volta del Prà de la Fam, alle 5,40 circa. Lungo la strada i timori che non facesse un buon Peler mi hanno fatto guidare con una certa inquietudine, ma, man mano che percorrevamo la Gardesana, qualche primo segnale incoraggiante ha iniziato a manifestarsi. Ho anche ipotizzato di proseguire per Limone, dove ultimamente il Peler entra bene (anche se la logistica a terra è complicata).
Arrivati al Prà, alle 7,20, abbiamo trovato il delirio... Purtroppo, la situazione è risultata ben diversa rispetto alla trasferta infrasettimanale di mercoledì scorso, caratterizzata da un buon Peler, ma anche dal valore aggiunto del minore affollamento dello spot.
Comunque, parcheggiata la macchina, abbiamo deciso di restare al Prà, perchè i segnali per il vento iniziavamo ad essere incoraggianti. E' stato bello fare da Cicerone a Marco, e constatare il suo piacere ed entusiasmo nello scoprire la bellezza dello spot e del posto più in generale.
Ma passiamo alla cronaca dell'uscita. Non aspettandoci granchè (almeno fino alle 8,30 a riva non si planava), abbiamo armato vele grosse. Io ho armato la Ezzy Tiger 5,5 2013 (alle ultime uscite con me, l'ho messa in vendita), lasciandola grassa...., e Marco la sua fidata Neil Pryde combat HD 5,3. Per me, come tavola, la Tabou 3S 106 LTD 2013, con la qualem ho ormai un rapporto quasi fisico...., e per Marco la JP FSW PRO 93 2017 (che sta per essere sostituita da un freestyle... leggi più avanti).
Siamo entrati in acqua verso le 8,15. Superata la zona di bonaccia sotto riva, a 100 metri dalla spiaggia, è iniziato lo sballo destinato a durare 2 ore mezza abbondanti....
E' stato subito bello constatare l'entusiasmo di Marco per le condizioni che lo spot offriva a centro lago: bel vento teso intorno ai 20 nodi, e le classiche ondone da Peler, sui 60-70 cm, divertenti per saltare e per qualche surfatina, ovvero per una classica uscita bump and jump. Marco mi ha ricordato l'eccitazione delle mie prime uscite al Prà, alcuni anni fa.
Dopo qualche bordo, però, Marco (che peso più o meno come me - 70 kg circa), ha sentito il bisogno di scendere di misura con la vela. Siamo tornati a riva, e, dopo uno scambio di opinioni, ha deciso di cambiare per la Combat 4,7. Io ho deciso di rimanere con la 5,5, temendo in una durata del Peler breve. Alla fine avrà ragione Marco.... (ma meglio così!). Il Peler, sabato, è salito fino a circa 22-25 nodi, ed è durato fino ad oltre le 11,00.
La Ezzy Tiger, comunque, benchè sia una vela non più recente e non più in produzione, ha mostrato tutto il suo indiscusso valore. Durante la sessione ho dovuto cazzarla di bugna (non ho fatto altrettanto con il caricabasso, per pigrizia), ed in acqua, spesso, ho dovuto aprire un po' la vela. Ma non l'ho mai sentita pesante tra le mani....: è sempre molto morbida, e si è confermata una vela con un range di vento gestibile immenso.... Marco si è trovato meglio con la 4,7, e sono contento per lui, che così si è goduto l'uscita.
E' stato bello, perchè con Marco abbiamo avuto occasione di tirare parecchi bordi insieme e stare vicini, e manovrare tanto (non capita sepsso con gli altri membri del gruppo uscite di Waterwind). Lo testimoniano anche le belle riprese che gli ho fatto a centro lago (come stramba bene Marco).
A centro lago, avvistato ed immortalato anche Marco Q (il Vate del Garda....), in braghe e corpetto in Neoprene, che sfrecciava con la Simmer Helix 115 (mi sembra...), e con la Goya Banzai (vedi video, in cui si può ammirare anche il perfetto stance avanzato in planata).
Poi, verso le 9,30, ho detto a Marco che sarebbe stato meglio avvicinarsi a riva, in previsione di un possibile calo di vento, ed anche del passaggio delle barche in regata della Centomiglia (che in realtà, essendo in numero ridotto quest'anno, non hanno praticamente dato alcun fastidio).
Ed, invece, è successo il miracolo, e dalle 9,30 sono iniziate le giostre. Il vento ha avuto una rotazione, e si è messo da Nord-Nord est, direzione perfetta per il Prà e si è disteso forte fino a riva. Stupendo, un vento così mi ha consentito di risalire a piacimento, e provare e riprovare tutte le manovre che sto cercando di consolidare. A volte iniziavo il bordo, con la breve impressione di un leggero calo, e mi ritrovavo, poi, a metà bordo con la vela aperta.... Ho avuto solo qualche difficoltà in virata veloce, perchè a volte al momento della manovra, mi ritrovavo di prua un choppone di poco meno di un metro, che rallentava molto la tavola una volta entrato nel vento... In tali casi, bisogna anticipare molto, ed essere rapidi. Nel pomeriggio, al Pier, in condizioni del piano d'acqua perfette (piatto/chopettino regolare), avrò modo di consolidare un particolare importante per quanto riguarda la posizione del piede di poppa, prima della manovra (ci ritornerò su dopo).
Oltre a Marco Full, hanno potuto godere delle bellissime condizioni dello spot i tanti abituè (Matteo il Rosso, Adriano e Figlio, Simone, Ricky, Michele, Paolo Models ed il gruppo WCV, ecc...), e diversi tedeschi (ma le vacanze in Germania durano 365 gg/anno?), tra cui un freestyler con una Gaastra, veramente bravo (vedi video). Mi soffermerò in particolare, sul piacevole incontro di Paolo Crippa (di Lecco). Da anni esce qui, ma non avevamo ancora avuto occasione di incontrarci. Sabato è uscito anche lui, in versione freestyler (old school, ma sempre freestyler!), in con un Goya Air.
Alle 11,00 circa, io sono definitivamente uscito dall'acqua bello cotto, ma con il classico sorriso a 85 denti..... Sotto il caldo sole del Prà (quasi da desiderare che inizi a fare più fresco - l'acqua è ancora bella tiepida, l'aria supera i 30 gradi), abbiamo iniziato a recuperare le nostre cose, per prepararci a salire in alto lago.....
Volevo mostrare a Marco Full il Pier. Già, ma dopo un Peler così, come avrebbe fatto a fare anche Ora.....?
Dopo aver comprato i mitici panini alla Conad di Limone (io avevo fame già in acqua con il Peler...), siamo arrivati al Pier verso le 13,00. Il ragazzo del parcheggio, per cui, ormai sono familiare, è stato gentile, e ci ha lasciato capire per mezz'ora, la possibile evoluzione del pomeriggio. Nel frattempo, siamo passati a salutare, Fabio Calò, concittadino di Marco Full, direttore della scuola del Pier (ma lui hai capito tutto, e da Torino si è definitivamente trasferito qui), e poi abbiamo beccato i mitici Nuccy e Gianky da Alessandria (è più mitica Nuccy...), con in quali ci siamo presi un caffè. Nel frattempo, come preannunciato da Fabio, è entrata anche la Ora, e, pagato il parcheggio, abbiamo armato in fretta e furia (io ancora la Ezzy Tiger 5,5, Marco la combat 5,3). Io ho usato la stessa tavola.
Marco ha sfruttato la bella occasione offerta dal team Fanatic - Duotone, capitanato da Francesco Tedeschi, di provare tavole e vele 2019, ed ha provato il Fanatic Skate 92 2019 (ho fatto anch'io qualche bordo, ma Marco che lo ha testato a lungo ci racconterà a breve qui le sue impressioni). Per farla breve, ci siamo fatti un'altra ora e mezza, divertente, allo scoglio dei maiali con 18-20 nodi, con pochissima gente in acqua ai maiali, e con un piano d'acqua, come detto, stupendo. Nella prima mezz'ora mi è entrata quasi ogni manovra. In particolare, come dicevo sopra, qui ho avuto modo di virare bene. L'avevo già capito tempo fa, ma sabato ho consolidato l'importanza del piede posteriore, che, una volta estratto dalla straps posteriore, durante l'orzata iniziale della manovra, deve essere portato molto avanti, sostanzialmente a ridosso della strap anteriore. Questo determina una posizione molto avanzata del corpo, ed agevola un passaggio rapido davanti all'albero al cambio di mure. Nuccy ci ha immortalato dalla spiaggetta. Marco ha smanovrato anche qui, e si è goduto il suo primo Pier.
Io, dopo 30-40 minuti, ho iniziato ad avvertire la fatica della giornata..... Per manovrare, ho dovuto concentrarmi di più. Verso le 16,00, quando il vento ha iniziato a saltare e calare leggermente di intensità siamo usciti dall'acqua.
Finale di pomeriggio piacevolissimo in compagnia, a sorseggiare una birra al bar del Pier, con il gruppo dei piemontesi.
Poi (veramente giornata piena), siamo andati da Surf Planet a Torbole, dove Marco ha comprato uno Starboard Flare 93 2017 pressochè perfetto. Marco (che deve compiere 26 anni, beato lui...) ha avuto il coraggio di fare il grande passo. Vediamo se anche chi scrive riuscirà a seguirlo, come discusso qui nel Forum di Waterwind.
Rientro a casa per le 22,00, boccone, doccia, e lancio sul letto a pelle di leopardo! Martedì e Mercoledì dovrebbe fare di nuovo un bel Peler, ma ahimè, ci sono lavoro e famiglia, stavolta.... E non dite che sono sempre in giro....
Aloha. Fabio
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