Sabato 26 ottobre 2019 sarà un'altra giornata di windsurf che ricorderemo sul lago di Garda: il lago ci ha regalato un Peler a più di 30 nodi, che noi abbiamo preso al Prà de la Fam, spot che ha fatto registrare il tutto esaurito.
Windsurf, report: Prà de la Fam (Lago di Garda), 26/10/2019. 30 nodi!
Inizio ad avere difficoltà per trovare ogni volta i termini giusti per descrivere le giornate di windsurf al Prà de la fam. Se quello del primo settembre era un Peler da urlo (leggi report), quello di sabato 26 ottobre come dovremmo definirlo? Mi aiutino quelli che c'erano a trovare le parole giuste, magari nei commenti a fine articolo.
E si che l'inizio di giornata ha ingannato molti, facendoli uscire con vele esageratamente grosse. Avremmo dovuto tutti aver pazienza, e ricordare che il Peler in questi giorni (prima del ritorno all'ora solare) entra tardi, verso le 9,00-9,30. Oppure, avremmo dovuto dare ascolto al saggio Marco Maywald che, mentre avevo quasi finito di armare la Goya Guru X Pro 4.7 2020, faceva giustamente notare, appena sbucato il sole dal Monte Baldo, che il lago verso sud era increspato veramente di brutto....
Ma si sa, il windsurfer del weekend, dopo un'intera settimana passata al lavoro, è impaziente, e vuole entrare in acqua..... e vuole essere sicuro di planare....
Ma facciamo un passo indietro.
Venerdì sera sono arrivato al parcheggio del Pra presto rispetto al mio solito. Alle 22,15 sono arrivato al porto di Tignale. Ad aspettarmi, ed invogliarmi ad arrivare al Prà una bella fanciulla con cui avrei passato tutta la notte. Alessandro di Torino aveva dato a Fred una bella Tabou Pocket 94 2016 da consegnarmi e da provare (ah, ah, cosa avevate capito?).
Nottata tiepida per la stagione, e solita atmosfera magica delle serate al Prà. Meno male che ho deciso di andare a dormire al Prà la sera prima, perchè l'indomani mattina i parcheggi dello spot si sono presentati pieni come non si vedeva da tempo, ed alcuni non sono riusciti ad uscire (o sono dovuti andare a Campione) perchè non sapevano dove lasciare la macchina.
Al mio risveglio, sabato mattina, davvero tante facce note, che sarebbe troppo lungo menzionare. Diciamo, per farla breve, che c'erano tutti.... a partire da un folto gruppo del Windsurf Club Valmadrera (anche se poi, anche a Valmadrera, abbiamo saputo che ha fatto una bella giornata da 4.7). Per brevità, menziono Daniele, alla sua prima volta al Prà (che ricorderà a lungo), Pietrone, arrivato nel cuore della notte..., e Davide, che ha fatto bene a rischiare di venire al Prà .....
Tornando alla cronaca della giornata, nonostante gli avvertimenti..., io sonon entrato in acqua con la Guru 4,7 e con il Tabou Pocket, settato a thruster, con le pinne di serie. Muta 5/4 (ma la 4/3 sarebbe stata sufficiente), mani e piedi nudi (essendo raffreddato mi sono messo un berretto in neoprene, ma si poteva evitare). Ho tirato due bordi, e sono tornato a riva a smagrire la vela, passando all'occhiello di bugna inferiore. Ho tirato altri quattro bordi, e sono tornato a riva per passare alla Ezzy Elite 4.2 2017.... Sono rientrato in acqua e mi sono rapidamente reso conto che pure la 4.2, per la maggiorparte del tempo (e non solo sulle raffiche), per me - 70 kg - non era la vela giusta! Come confermato dall'anemometro di Capo Reamol, il vento su alcune raffiche ha raggiunto i 35 nodi.
Mi sono tornate in mente le parole che mi sono detto in garage, venerdì sera, caricando la macchina: "la 3,7 e l'80 litri li posso lasciare a casa, tanto mica farà un peler così forte domani". Ed, invece, sarebbero stati la mia attrezzatura perfetta per la giornata....
Ho proseguito la sessione, sperando in un calo di vento, che in realtà ha iniziato a manifestarsi solo dopo le 11,00... Comunque, mi sono difeso. Il Tabou Pocket 94,in queste condizioni, non è risultato pienamente a suo agio, principalmente per via del volume troppo generoso. Ad ogni modo, ne ho già ricavato alcune impressioni: è una tavola facile, che plana quasi immediatamente sia per la linea scoop-rocker piuttosto piatta, sia per la sua larghezza, generosa sia al centro della tavola che a prua ed a poppa (quasi un freestyle, per certi versi, nello shape, che si restringe drasticamente solo all'ultimo, soprattutto a poppa). E' una tavola stabile, e molto veloce, che tiene la planata in strambata in maniera eccellente, e che ha anche molto abbrivio, nell'ingresso in virata veloce. Sul chop, un po' disordinato di ieri - probabilmente più che altro dovuto al notevole traffico in acqua, la tavola ha sofferto un po', sobbalzando più del dovuto. Per completarne il test, attendo di riprovarlo nelle sue condizioni: con vento non oltre i 30 nodi al lago, o al mare con condizioni di onda piccola. Queste prime impressioni, mi hanno già fatto venire il dubbio, che, a questo punto, possa sostituire il Tabou 3s 106, magari settandola come single fin per le condizioni di vento più leggero, in acqua piatta.
Verso le 10,30, mi sono concesso una pausa, sia per riposarmi un po', sia per sperare che il vento calasse, sia per ammirare ed immortalare lo spettacolo in acqua. A questo riguardo, non si può fare a meno di segnalare la presenza sullo spot di Mattia Fabrizi, atleta Pwa, sponsorizzato Severne e Patrick, di livello internazionale, che abbiamo notato in gran forma, con diverse kono e culo chiuse in maniera perfetta (e noi "terrestri", che vorremmo imparare il forward....).
Presenti, ovviamente, anche i due gemelli Goya, Simone e Davide, che dovrebbero farmi il favore di scriversi sulla pelata, rispettivamente, una S ed una D di riconoscimento.... Ho seguito Davide per 500 metri in planata, con la GoPro sul casco, credendo che fosse Simone, pronto a riprendere uno dei suoi Forward perfetti, salvo poi scoprire che stavo pedinando Davide, che mi ha quasi chiuso un backloop davanti agli occhi.
Lo spettacolo di surfisti in acqua - almeno un centinaio? - era talmente bello, che ho notato alcuni turisti e ciclisti di passaggio fermarsi a contemplare la scena. Alle 11,00 sono rientrato in acqua risultando invelato quasi giusto (tranne ancora in qualche raffica).
Sono uscito dall'acqua - ben stanco - solo verso le 11,40, quando il vento ha iniziato a diventare veramente instabile.
Ho disarmato una volta tanto senza fretta, avendo in programma di fermarmi al Garda per tutto il weekend - praticamente ancora estivo. Con un po' di amici di Waterwind siamo andati a comprarci pane, affettato, formaggi e birre in un supermercato, e ci siamo goduti il pranzo insieme in riva al lago, a Toscolano.
Ora, vediamo cosa ci regala il ponte del primo novembre.
Aloha. Fabio
Qui sotto una selezione delle foto della giornata. Clicca, invece, qui, per la slidegallery completa (foto a bassa risoluzione gratuite per tutti).
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Il video della sessione, con alcune manovre spettacolari di Mattia Fabrizi