Quando l'Urnersee si arrabbia, non ci sono mezze misure: si arrabbia per davvero. Domenica 20 ottobre 2019, il lago svizzero è stato spazzato da un Sud Foehn, con raffiche fino a 48-50 nodi. Come al solito in queste occasioni, lo spot è risultato affollato da tanti riders pronti a vivere una giornata di pura adrenalina. Noi c'eravamo, ed anche per noi è stata una giornata di windsurf molto movimentata, passata in ottima compagnia.
Windsurf, report sessione: Isleten, Urnersee, Sud Foehn - 20/10/2019
Domenica siamo tornati all'Urnersee, che, con la precisione di un lago svizzero...., a distanza esatta di un anno dalla memorabile uscita dell'ottobre dell'anno scorso (leggi report), ha concesso un'altra giornata di vento fotonico.
Con Adriano partiamo da Monza verso le 8,00, ed in dogana a Chiasso recuperiamo anche Marco. Acquistata la vignetta autostradale (che consigliamo sempre di pagare con carta di credito, onde evitare che di essere vittime della solita imprecisione svizzera degli addetti alla dogana, con i tassi di cambio.....) siamo entrati nella confederazione Elvetica puntando verso il Gottardo. Sul versante sud delle Alpi, la perturbazione da scirocco regala una giornata di pioggia battente (ancora di più al ritorno).
Passato il Tunnel del Gottardo, invece, come succede sempre in queste situazioni, tempo via via più sereno, ed a tratti soleggiato. Temperatura dell'aria 23-24 gradi (grazie all'effetto termico del Foehn)
Percorrendo la costa del lago da Sud verso Nord, da Seedorf verso Isleten, iniziamo ad esaminare la situazione nei vari spot, notando subito alcuni segni inquietanti davanti ad Isleten. Nei primi spot a sud del lago (leggi recensione spot) il vento si presenta rafficato, forte, ma ancora accettabile, con piano d'acqua choppato ma non impossibile.
Arrivati al main spot di Isleten (presso il ristorante Seegarten), invece il vento appare disteso ma fortissimo e nebulizza a tratta la superficie del lago (l'anemometro di Isleten arriva a segnare fino a 48 nodi e gli spruzzi d'acqua lavano il parcheggio davanti al Ristorante Seegarten), con chop molto formato di circa un metro. Qui recuperiamo anche l'amico Paolo Prete, zurighese di Roma....(che aveva lanciato la proposta di uscita nel forum di Waterwind), reduce dalla recente trasferta a Brandon Bay. Insieme, decidiamo il da farsi.
Marco rimane a provare subito Isleten (main spot, nella recensione qui su Waterwind Isleten 3), noi preferiamo andare prima a provare lo spot più a Sud di Isleten, vicino al porticciolo (nella recensione, denominato Isleten spot 1).
Io armo la Ezzy Elite 3.7 2016 (non ho vele più piccole), che abbino alla Tabou Da Curve 80 TE 2016, settata a trhruster. Adriano esce con 4,2 (sua vela più piccola) e con un quad Fanatic 79; Paolo esce con una Severne 3,7 con una tavola 99 thruster da 85 litri. Muta 5/4 per me, e berretto in neoprene (ma le condizioni sono risultate ancora piuttosto confortevoli).
In breve, l'uscita nello spot più a Sud non è stata di soddisfazione. Davanti alla spiaggia dello spot, il vento risulta per lo più relativamente debole ed instabile, rendendo difficoltosa l'uscita (ed anche il rientro con attrezzatura piccola). A 100 metri da riva, il vento entra, ma anche qui è bello forte, ed aumenta sempre più di intensità andando verso Fluelen, il villaggio sulla riva opposta. con molti momenti in cui la mia 3,7 risulta grande, con accelerazioni pazzesche sotto raffica. Il piano d'acqua risulta choppato (per i miei gusti già troppo), ma non impossibile.
Dopo un'oretta qui, notando che davanti al main spot di Isleten a Nord il vento non nebulizza più la superficie del lago (l'anemometro ora segna solo raffiche a 39 nodi...), decidiamo di spostarci nello spot principale sottovento. E qui, va in scena lo spettacolo!
Usciamo tutti e tre, verso le 14,00 di nuovo con la stessa attrezzatura, partendo dalla spiaggia sopravento, di fronte al prato. In sintesi, è stata un'uscita molto impegnativa dal punto di vista fisico (il sottoscritto ha resistito in acqua non più di un'ora e mezza), ma adrenalinica.
Il vento qui risulta mediamente forte e disteso su tutto il lago. Con la 3,7 sono correttamente invelato solo sugli scarsi.... Le raffiche sono delle vere bastonate, dalle quali mi sono sempre difeso orzando molto. Contrariamente a quanto pensassi, pertanto, dopo i primi bordi mi ritrovo molto sopravento. In acqua, mi dico: " oggi, conviene solo strambare"! Già, ma se strambare vicino a riva è ancora ragionevole, strambare al largo, sia per la violenza del vento e la sovrainvelatura, sia per il piano d'acqua, veramente agitato, è un'impresa. Per quanto riguarda il piano d'acqua, nello spot sotto vento, infatti, il chop è molto più formato, ma anche parecchio disordinato (solo sotto vento alla spiaggia del fiume, le onde sono un po' più regolari - vedi video).
Saltare su questo chop, vista la velocità, è frequente, con salti anche belli alti, visto anche che, una volta in aria, la vela, anche se piccola, per il vento forte, fa da ala. In acqua, ci incrociamo più volte con il sorriso, con Adriano e Paolo. Quando inizio a capire che le forze iniziano a venir meno, inizio a pensare al rientro.
Tornato a terra, vado a fare un po' di foto e video ai pazzi usciti alla spiaggia del torrente, tra cui il sempre presente funambolo locale Balz Muller. Gustatevi le gallerie di foto e video a fine articolo.
Lo spettacolo che si presenta davanti a questa spiaggia è sempre emozionante. Noto vele piccole (anche 3.0), e molti, comunque, sovra invelati. Nonostante le difficoltà della sessione, molti dimostrano capacità tecniche notevoli, con strambate in piena velocità, salti, e forward loop. Magari, la prossima volta uscirò anch'io da questa spiaggia, che, almeno in prossimità della riva, sembra presentare un piano d'acqua più regolare ed interessante.
Verso le 17,00, dopo un bel panino, ripartiamo, e ripiombiamo sotto la pioggia torrenziale che ci aspetta a Sud del Gottardo. Ma le piacevoli chiacchiere con Adriano a 360 gradi, come sempre, fanno passare in fretta il viaggio, di quasi due ore, per tornare a casa.
Per chiudere la cronaca di questa giornata, qualche riflessione. Credo che esistano spot e condizioni più belle di quelle che si incontrano all'Urnersee. Un bel Peler al lago di Garda, o un'uscita come si deve in Sardegna, alla Coudouliere o a Gruissan (per non parlare di altri spot in giro per il mondo) non hanno paragoni, come qualità del vento e piano d'acqua. Ritengo anche che, se si vuole gestire decentemente il Sud Foehn all'Urnersee, riders come me, che pesano 70 kg, debbano dotarsi di una vela sui 3.0-3.4 mq, ed una tavola sui 70 litri. Ma se non c'è di meglio in giro, o se abitate vicino, e volete passare una giornata simil Pozo Izquierdo, venite all'Urnersee. Magari, le condizioni sono più godibili quando il foehn, su questo lago non supera i 30 nodi. Ma a noi non è ancora mai capitato! Ah, Ah, Ah!
Hang loose. Fabio
Clicca qui, per gustarti la slidegallery del pomeriggio allo spot sotto vento della spiaggia del torrente.
Clicca qui, per gustarti la slidegallery della mattina allo spot sopra vento.
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Una breve selezione delle foto della giornata
Il video della giornata