Sfruttando l'occasione di accompagnare mio figlio in alto Garda, per frequentare un corso di Catamarano, mi sono regalato l'occasione di fare 4 giorni di windsurf sul lago. Della Ora (il famoso termico pomeridiano) poche tracce, mentre il Peler, che abbiamo preso a Malcesine, ci ha regalato uscite di grande goduria.
Quando sono in acqua e viaggio a palla con il Peler, e salto o gioco con le onde, non posso fare a meno di pensare che solo questo è windsurf, e tutto il resto è noia.... (parlando dei laghi, ovviamente, tolta qualche bella giornata di foehn sul Lago di Como, in genere però rafficato).
Per quattro giorni di fila, ci siamo alzati alle 5,30 - 6 di mattina (cosa per me un tempo inconcepibile), per andare a prendere il Peler a Malcesine. Alla fine, ci si fa l'abitudine, e, soprattutto, una volta in acqua, in genere, non si può fare a meno di pensare che ne è valsa la pena.
Tranne la giornata di sabato 16, in cui il Peler ha investito meglio la sponda lombarda (Campione, Prà de la fam), venerdì, domenica, e soprattutto lunedì abbiamo goduto di un ottimo Peler, sempre un po' orientato da NE (per la presenza di correnti di bora in quota).
Venerdì, la prima metà del lago è rimasta un po' coperta, ma da metà lago fino a Limone, planata assicurata con la 5,5 Ezzy Tiger (peso 70 kg circa), ed il mio Fanatic Freewave TE 105 2012, che mi sta dando così tante soddisfazioni. Chop un po' disordinato (non la solita onda regolare di Malcesine), probabilmente per la direzione storta del vento. Venerdì siamo usciti da Lido Paina, dove abbiamo incontrato Andrea, amico di Arco di Trento. Logistica comoda a terra, e bel panorama con la torre del castello di Malcesine che incombe sullo spot, ma un po' antipatica l'uscita e l'entrata in acqua, perchè il primo tratto vicino alla riva è alquanto coperto dal vento. Con me sul posto, anche Fabrizio di Roma (ma che vive a Venezia), con cui abbiamo condiviso quattro giorni di piacevolissima compagnia in campeggio a Torbole. Ci siamo trovati subito in sintonia, per ritmi della vacanza, e decisioni per le uscite. L'idea è quella di ripetere l'esperienza di vacanza in qualche altra location buona per il windsurf (già formulata un'ipotesi per Porto Pollo al ponte del 1° novembre). Fabrizio è uscito con RRD 115 FSW, e con una vela sui 5,7 (pesa 80 kg).
Sabato, come detto, il Peler ha un po' fatto cilecca (buono ancora il Pra, invece). Peccato per gli amici Marco e Marcella, che sono venuti con noi al Parking del Retellino (spot principale di Malcesine per il windsurf), e che non sono entrati neanche in acqua, e sono andati ad arrampicare.
Domenica, abbiamo deciso di uscire in località campagnola (dove avevamo visto che il giorno prima il Peler era entrato meglio, fin sotto riva). Lo spot si trova in corrispondenza dell'omonimo camping. Spot piacevole, con pochi posti disponibili per il parcheggio a bordo strada (più un altro parcheggio in una traversa ma lontano dalla spiagga con necessità di scaricare prima tutta l'attrezzatura). Si può uscire o da una spiaggia sopravento al promontorio (vedi mappa nella recensione spot di Malcesine nell'apposita sezione di Waterwind), oppure dalla spiaggia sopravento (dove escono anche alcuni kiters). La baia sottovento rimane un po' riparata (ma non come a lido Paina). Domenica il Peler è entrato bene, ed ho azzeccato la scelta di uscire con la 4,7, che mi ha garantito maggiore maneggevolezza. Onda divertente (vedi video - Go Pro), con la possibilità di saltare e surfare (al rientro). In acqua, pochi intimi (il grosso era al Retellino).
Lunedì il Peler è stato ancora bello. Siamo usciti dal Retellino (bus parking, per intenderci). Nel momento migliore, il vento è stato ancora da 4,7, ma io ho scelto di usare una 5,5 per far durare di più l'uscita. La scelta è stata giusta, e sono risultato un po' grosso solo in alcuni frangenti (ma le Ezzy reggono alla grande la sovrainvelatura). Ho usato ancora una volta la 105, non fidandomi a tirar fuori la 86. Come dimostra il video (grazie Fabrizio per le riprese e le foto), ho le prove che ho quasi imparato a strambare in planata. Eseguo correttamente (il più delle volte) l'80% della manovra, ma sbaglio spesso l'ultimo 20% in uscita, tirandomi addosso l'albero ad interno curva.....
Appena possibile, farò una lezione privata nella location giusta per sistemare questa cosa.
In acqua, ho visto dei bei numeri da parte di alcuni freestylers sotto Limone, e vicino alla spiaggia del Retellino. Rimango sempre colpito da come alcuni riders riescano ad eseguire delle virate veloci caratterizzate da una fluidità ed un timing eccezionali. Anche su questo, mi sa che prenderò lezione.
Durante l'uscita ho anche avuto più volte l'occasione di planare appaiato con altri windsurfers: la loro sagoma in controluce, nel riverbero del sole appena sorto dietro il Baldo, che si lascia alla spalle una scia dorata (vedi video con la Go Pro), mi ha lasciato incantato. Il panorama magico è quello che da il valore aggiunto alle uscite a Malcesine.
Dopo un ultimo tentativo, assai frustrante, di prendere la Ora a Torbole, lunedì verso sera siamo rientrati a casa, lasciando Fabrizio sul posto, a godersi la frescura del campeggio di Torbole. E già ci siamo scoperti a sognare ad occhi aperti le mattinate di Peler sul lago di Garda.
Aloha, Fabio
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