Non è stato facile azzeccare questa uscita, perchè le previsioni di Libeccio nel ponente ligure fino al pomeriggio di mercoledì erano ballerine. Ma alla fine sono diventate incoraggianti, ed anzi hanno sottostimato l'intensità del vento. Infatti, Andora, giovedì 15 gennaio 2015, ci ha regalato un pomeriggio a 30 nodi, con raffiche anche ben superiori, ed un'uscita adrenalinica.
Presenti sullo spot (leggi qui la recensione dello spot), io, Michele (con il quale ho fatto il viaggio da Milano), Simone (entrambi sono alla loro prima volta ad Andora), l'onnipresente Marco di Torino, Pino (amico del Windsurf club Andora), tanti locals, e molte altre facce note, che ormai quando c'è LIbeccio ad Andora si trovano sempre puntuali. In acqua, nel momento clou, veramente tanta gente! Ed è un giovedì lavorativo...
Già in tarda mattinata, ci sono 15/20 nodi di vento, un po' instabile. Lo danno in aumento nelle ore centrali della giornata. Sole e 15 gradi.
Si inizia a ragionare su cosa armare. Lo spirito del Norbi, che ha dato il là a questa scappatella infrasettimanale, ma poi ha bigiato... aleggia nell'aria. Sento la sua voce che mi dice: "Aspetta, aspetta, che poi rinforza....". Pranziamo e ci prendiamo il caffè.
Poi, intorno alle 12,30 misuro il vento con l'anenometro: l'intensità delle raffiche a terra da un'idea di quello che ci troveremo fuori. Misuro raffiche a 24 - 28 nodi. Aveva ragione Norbi... altro che 5,5. Armo la 4,7, e Michele la nuova Gaastra Pure 4.8. Poi, più avanti rimpiangerò di aver lasciato a casa la 4,1.... Simone è già fuori con la 5.
Usciamo intorno alle 13,00. I primi bordi sono una tortura... Il vento è molto instabile, il cielo si è coperto, e tira aria di pacco...
Rientro a terra: così, non mi diverto. Poi, verso le 14,00, inizia la festa... Mentre chiacchiero in spiaggia con Simone, che dalla 5 è passato alla 4,4, vedo Michele, rimasto fuori, planare stabilmente. Il vento è entrato alla grande, perchè ora è orientato bene da Sud-Ovest e non da Ovest. Non misuro, ma sono 30 nodi sicuri.
Si rientra in acqua, ed ora è tutta un'altra musica. In spiaggia vola la sabbia. Mi rendo presto conto che la 4,7 è troppo, ma non ho alternative... Però, è una libidine. Bordi in planata a tutta birra. La RRD FSW, anche se con un volume di 110 lt, si conferma molto stabile tra le onde. A dire il vero, oggi non c'è molta onda: 1 metro e poco più al largo, meno di 1 metro a riva.
Sono una sega di braccia.... Allora, cerco di scaricare il più possibile sul corpo tramite il trapezio il tiro della vela. Arrivo alla fine dei bordi che faccio quasi fatica a chiudere le mani sul boma (ho, anche, il trapezio un po' arretrato, e cerco di sistemarlo). Faccio un bel salto su un'onda, finalmente mantenendo il controllo in volo (pian piano si migliora).
La sovrainvelatura, e l'allenamento da sega da ufficio....., fanno si che non riesca a stare fuori più di due/quattro bordi di fila. Non voglio rischiare, e voglio mantenere le forze per fare la waterstart al largo. Mi riprometto di sottomettermi ad un serio programma di allenamento (ma il problema è che in palestra mi rompo.....).
Cerco di rallentare vicino a riva nei rientri, ma l'intensità del vento fa si che la velocità rimanga notevole. Michele mi suggerisce di non mettere i piedi in acqua al rientro a 30 metri dalla riva, nella zona dello shorebreak, perchè poi si finisce per essere frullati dalle onde. Mi dice di avvicinarmi di più. Nei bordi successivi lo ascolto... Mi avvicino, mi avvicino, mi avvicino.... Già ma quando tocca la pinna? Ecco tocca, e, sotto gli occhi degli amici, ancora in velocità, volo in avanti, mentre la tavola s'impianta... Ma anche un po' di circo, serve a divertirsi.
Al rientro, soprattutto spingendosi vicino alla riva, si può giocare con un po' di onde.... ed è la cosa che mi diverte di più. Sogno uno spot da wave facile, dove, prima o poi, poter imparare e divertirmi!
In acqua, incrocio ad un certo punto Simone, mentre mi sto sistemando per l'ennesima waterstart. Ci rivedremo a terra, poco dopo... Gli manca un pezzo... Ha perso in acqua la pinna! Gliene presto una delle mie, in modo che possa proseguire l'uscita.
L'uscita è impegnativa per tutti. A fine giornata, sento molti dire che sono usciti dall'acqua senza braccia... Mentre il solito Marco, quando disarmiamo all'imbrunire, dice che se ci fosse un gommone in acqua, uscirebbe ancora...
A Michele è piaciuta Andora (e come potrebbe essere altrimenti... quando funziona è uno spot dove ci si diverte un sacco). E' stato in acqua più di me... Gli chiedo cosa faccia in settimana per tenersi allenato... e mi da la risposta del trentenne...: "Niente, cerco solo di uscire in windsurf ogni volta che posso". Sgrunt...
Anche Simone mi sembra soddisfatto. Oggi, forse ha un po' pagato lo scotto della prima volta, ma, per esperienza, posso dire che le uscite successive ad Andora saranno sicuramente più divertenti.
Andandomene via, sento ancora lo spirito del Norbi che aleggia nell'aria e, questa volta, dice: ...."che cazzo sono rimasto a fare in ufficio!!!"
Aloha, Fabio Muriano
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Qui sotto, due video della sessione.