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Per chi ci ha creduto, il 30 gennaio 2016 Andora ha regalato una bella sessione con 25 - 30 nodi di Libeccio, cielo azzurro e temperatura gradevole. Anche se molto raffreddato, non me la sono fatta scappare.

"Bambino, ma la mamma lo sa che sei qui oggi?" Queste parole mi risuonavano nella testa, oggi in acqua, mentre tiravo bordi raffreddato e quasi con un po' di febbre. Ma il bambino che ancora, a 46 anni, c'è in me (grazie a Dio....), non poteva perdersi l'occasione di questo bel Libeccio. Così, saltata la sciata con la famiglia (per meteo sfavorevole, temperature primaverili anche in montagna...., e, soprattutto, per scarsità di neve), ho colto al balzo l'invito di Norberto per Andora, scoprendo poi, che sullo spot ci sarebbero stati anche Roberto dal Garda, e Remy da Milano, prossimi compagni della vacanza a Tenerife di Aprile. 

 

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Ne è uscita una giornata divertente, molto più godibile di quella del 10 gennaio 2016, da cui eravamo usciti tutti un po' spompati.

Mi sono presentato sullo spot con calma, dopo aver fatto un giro di perlustrazione anche a San Bartolmeo al Mare (mi è sembrato che anche qui il Libeccio entri bene, ma con alcune scogliere antipatiche, parallele alla spiaggia): partito alle 9,30 da Monza, sono arrivato sullo spot verso le 12. Ormai, Andora la conosco, ed il vento migliore, il primo giorno di Libeccio, in genere entra dalle 13 in poi. Infatti, anche oggi fino alle 12 vento debole. 

 

Nell'attesa del vento, mangio un panino, e chiacchiero con Robi e Remy, presentatosi sullo spot con un Goya One 95 2016, nuovo di pacca, da provare.

 

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Lo spot non è affollato come il 10 gennaio, forse perchè oggi è sabato. Tale circostanza renderà ancora più gradevole l'uscita in acqua, in quanto non ci si dovrà preoccupare troppo di altri colleghi, durante le manovre.

 

Il cielo è coperto e fa freschino (11 gradi circa). In riviera, però, è già primavera con le mimose già cariche di fiori, e (incredibile) le bouganville... ancora ben fiorite.

 

Il Norby, come al solito, se la prende con calma (partito da Legnano alle 10,30): "tanto ti raccolgo come al solito nella spiaggia sottovento....". Ma questa volta scarroccerò poco!

 

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Mentre chiacchieriamo, verso le 12,30, iniziano ad entrare le prime raffiche, ed anche i primi smaniosi in acqua, con vele sui 5,7 - 6 metri (ed oltre).

 

Scoprirò, poi, che sullo spot c'è anche Fabrizio Amarotto, con la 7.9 .... 

Stavolta, non mi faccio fregare.... Aspetto un po' di più dell'ultima volta. Non lo danno forte, ma meglio attendere un po' di più, e capire bene l'evoluzione del vento, per divertirsi di più in acqua. E faccio bene. Infatti, le prime raffiche a 17 nodi a terra, non fanno testo, e neanche quelle successive a 22-23 sembrano associate ad un vento stabilizzato, in quanto si capisce che sta entrando sembre meglio. Intanto, il cielo si apre, diventa di un bell'azzurro, ed il sole ravviva il colori del paesaggio.

 

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Alle 13,15 misuro 27 nodi di raffica a terra, e decido per la Ezzy Panther 2 4.7 (peso 70 kg). La scelta si rivelerà azzeccatissima. Come al solito, nei primi cento metri a riva, il vento è un po' bucato, ma fuori è bello, forte, ma più costante, e meno cattivo del 10 gennaio, quando sulle raffiche, tirava delle mazzate veramente notevoli.

 

Oggi, il vento instabile a riva (ma non sempre), non è un gran problema, perchè lo shorebreak è contenuto entro il mezzo metro. Fuori le onde raggiungeranno, al massimo, quasi i due metri, un po' più disordinate del solito.

 

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Oggi, devo riprovare l'RRD firewave 102 LTD, che ho preso da poco. Cerco di far tesoro dei consigli degli amici, e dell'esperienza maturata nelle tre uscite che ci ho fatto finora. Lo setto con le pinne di serie (messe avanti per bolinare meglio), ed anche con il piede d'albero avanti per compensare la tendenza orziera della tavola non in planata, quando il mio piedino vellutato sconfina troppo a poppa. Muta 5 mm, cuffia in neoprene, calzari leggeri, e via, alle 13,30, si va in scena.

 

max brunetti

La farò breve... Oggi, ad Andora mi sono proprio divertito.... Il vento teso e più costante, la giusta invelatura, mi hanno consentito di familiarizzare con la nuova tavola.

 

Bolino decisamente bene, in maniera equilibrata (senza oscillare, come l'altra volta, tra straorza e catapulta...), lavoro bene le onde, sia in uscita (trattenendo ancora qualche salto, per non far danni, ma dalle prossime volte....), sia al ritorno, facendo tesoro del consiglio di Adolfo, assecondandole nei buchi di vento per mantenere velocità. Devo dire che il vento, comunque, oggi è bello, e consente talora di arrivare in planata fino in spiaggia (almeno nella parte centrale dell'uscita). Così, ad un certo punto arrivo quasi sopra vento al punto di uscita. Nella prima ora, però, sconto un po' le condizioni di salute precarie (ho portato uno zainetto, con tachipirina, spray cortisonico, benagol.... se mi ferma l'antidoping, sono spacciato). Sono un po' fiacco, e torno spesso a riva a riposarmi.

Ma nonostante tutto, centro subito la prima power jibe sulla tavola wave. Grande soddisfazione! Ho fatto bene a prenderla qualche litro in più.... Tanto Hookipa può ancora aspettare.... Si rivela decisivo il trucchetto che ho capito nelle ultime uscite con il Tabou Rocket 115 al Pier (confermato anche da diversi video visionati): nella parte centrale della manovra, quando, di poppa, cambio i piedi ed apro la vela, porto l'albero all'esterno della curva, e leggermente verso poppa. Quando strambo la vela, mi gira e ritorna verso prua da sola (ma, senza finirmi in acqua sottovento), e mi aiuta a riorzare in velocità. Ne centro anche una seconda in condizioni impegnative, sotto raffica tosta e tra le onde. Bene, dopo due anni di prove e riprove, ormai ci sono. Ora ci devo lavorare, per renderla perfetta e sicura, e, soprattutto, per uscire dalla manovra in planata.

 

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Tento anche qualche virata veloce, ma mentre con il freeride su acqua piatta ci riesco, qui con vento forte ed onda più consistente, che rallentano subito la velocità della tavola dopo l'orzata iniziale, non c'è verso... Devo ancora capire la chiave della manovra, almeno su tavole piccole, ed in queste condizioni.

In acqua, incrocio più volte Norby con la sua inconfondibile Gaastra 4.8, e più volte ci becchiamo anche a terra a chiacchierare. Anche lui (a piedi e mani nude, come sempre), oggi, è contento delle condizioni. Quando sto per partire in macchina verso le 16,30 lo vedo ancora in acqua. Peraltro, il sole non cala più presto, ed illumina ancora bene lo specchio d'acqua di navigazione. 

Roberto e Remy li becco solo a terra, o li intravedo in acqua più al largo, dove, probabilmente, preferiscono bordeggiare, per non entrare nella zona di vento più instabile a riva. Remy mi conferma di quanto sia valido il Goya. E' un po' giù di allenamento con le braccia, nonostante Natale a Capo Verde.

A riva, becco anche Marco di Alessadria, anche lui con 4,7 (che cazza bene, "perchè fuori è grossa"), e tavola Goya.

 

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La seconda ora in acqua, per me va ancora meglio. Non so da dove, ma vengono fuori nuove energie. Il naso è libero (merito anche dell'acqua salata), e sto ben caldo. Insomma, se avete la febbre, venite a farvi un bagnetto in Liguria a gennaio, altro che tachipirina....

Nell'ultimo ingresso in acqua, mi ripropongo di fare 4 bordi, ma, invece, diventano tanti (10 - 12?), perchè vado alla grande, e sto proprio bene. Purtroppo, sbaglio un paio di volte la zona per tentare la strambata, perchè arrivo troppo sottoriva, e, causa, qualche buco di vento di troppo, perdo troppa velocità. Cado...

 

Esco verso le 16. Può bastare, sono soddisfatto. Voto all'uscita: 8!

 

Ora, per un febbricitante, viene il momento più delicato. La svestizione della muta umida.... In realtà, non è poi così freddo, ed al riparo dal vento, si può fare. 

Comunque, cerco di sbrigarmi ed asciugarmi rapidamente. Nel frattempo, chiacchiero con Riccardo, e con un suo amico, entrambi locals, a cui chiedo consigli su altri possibili spot in Liguria, che lavorano con il Libeccio. In breve, mi confermano che Andora è il migliore, salvo la mitica Spiaggia d'Oro di Imperia, che, però, è riservata a riders esperti, a causa della scogliera trita-tavole, sotto vento. Poi, il discorso sconfina e si parla di giovinezza. Riccardo compie oggi 55 anni, e vorrebbe avere i miei 46, mentre io vorrei averne 20..... In giro, c'è anche Tiziano che ha 63 anni: complimenti!

Saluto Remy e Roberto, che scappano presto (la dura vita del surfista maritato... per Roby).

Oggi, Andora ci ha fatto divertire (oggi era, quasi, alla portata di tutti), e la data la segnamo sul calendario.

 

Se altri, presenti sullo spot, volessero condividere (qui sotto nei commenti) le proprie impressioni sulla sessione (anche negative), ci farebbe solo piacere.

Infine, ringrazio il Gianky, per aver messo a disposizione alcune delle foto qui pubblicate. Altre le potete trovare sul suo profilo Facebook.

Aloha. Fabio

 

 

 

Per le foto in alta risoluzione della sessione, cliccate qui. Presa confidenza con la tavola, la prossima volta userò anche la GoPro!

 

 

Mandateci i report (anche brevi) delle vostre uscite con foto e video. Li pubblicheremo su Waterwind, per condividerli con tutti!

 

 

Video della sessione

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