In questo weekend, abbiamo girovagato tra Toscana e Liguria alla ricerca del vento portato da una delle classiche perturbazioni di fine estate. Sabato, siamo usciti con lo scirocco a Tre Ponti (Livorno), e domenica, invece, siamo usciti con il Libeccio, ad Albenga in Liguria. Due giornate di windsurf piene, ricche anche di incontri piacevoli.
Windsurf, report sessioni: Tre Ponti (Livorno), ed Albenga, 29-30 agosto 2020
Fino all'ultimo sono stato in dubbio se andare a prendere il maestrale alla Coudouliere, in Francia, o se rimanere in Italia, sfruttando le discrete previsioni di vento per la Toscana e la Liguria. Tanti i fattori da considerare (tra cui anche il probabile traffico legato al rientro dalle vacanze). Ma alla fine, ho deciso di non sfruttare gli spot italiani, e tenermi il bonus (e le ferie) per le trasferte più impegnative, per altre occasioni più meritevoli in Francia o in Sardegna, o in altre mete più lontane....
Ed alla fine non è andata male, anche se un'uscita come si deve alla Coudou (o in Sarda) è un'altra cosa....
Sabato mattina, con l'amico Sergio (TDC), siamo partiti da Monza alla volta di Tre Ponti (leggi recensione spot). Le previsioni di windy non davano onda per questo spot, ma, una volta tanto, davano Scirocco sicuro, che sarebbe arrivato fino a qui, con cielo variabile, e niente pioggia (una rarità per Tre Ponti con scirocco); previste anche temperature elevate (a posteriori, anche troppo...). Ho così voluto andare a provare questo spot, in cui non ero mai uscito, considerato anche che da Monza è lo spot toscano più vicino da raggiungere in caso di Scirocco (tre ore circa).
Al nostro arrivo a Tre Ponti, abbiamo trovato una bella folla di windsurfers, pronta a godersi la giornata, e veramente tante facce note (e per molti versi inaspettate - leggete più avanti).
Il vento si presentava bello teso, ed il mare piuttosto tranquillo (anche se da riva sembrava ancora più piatto di quanto non fosse nella realtà). Qualche buco a riva, mi ha indotto a preparare il mio wave grosso, la Tabou Pocket 94 2016, settata con le pinne K4 Scorcher 18 centrale, e Stubby 11 laterali, e la Ezzy Elite 4,2 2019, armata un po' grassa.
Sergio, per via della pancia da birra.... (vergogna!), ha dovuto armare la 4,7, che ha abbinato ad JP fsw 93 d'annata....
Abbiamo acquisito informazioni, per uscire in sicurezza, senza spaccare le pinne, superando indenni il tavolato roccioso a riva, e, e dopo aver anche osservato gli altri, siamo entrati in mare alle 12,30, non prima di aver prestato un piedino ad Antonio, salvandogli la giornata.
Una volta in acqua, il vento si è rivelato bello, ed anche più forte del previsto. La mattina, peraltro, il vento è risultato non troppo rafficato. Piano d'acqua ordinato al largo (ondone regolari sul metro e mezzo), onde inferiori al metro in prossimità della riva. Acqua incredibilmente calda (possibile l'uscita in costume e Lycra). Insomma, io, la mattina, mi sono diverito, anche se l'uscita è stata un'uscita bump and jump e non wave. Qualche accenno di surfata si poteva impostare con le piccole onde a riva, ma nulla di veramente serio. Le condizioni, però, si sono rivelate buone per esercitarsi sulle manovre base, in condizioni di vento forte, e piano d'acqua movimentato.
In acqua, davvero tanta gente, in certi momementi anche troppa, con qualche incrocio rischioso per l'arroganza di alcuni. Ma nel complesso, è prevalso il rispetto reciproco della maggior parte dei presenti.
Dopo tre quarti d'ora, sono tornato a riva per smagrire la 4,2, ed una volta rientrato in acqua, le cose sono andate ancora meglio, con la vela in pieno controllo. Che gran bel range gestiscono le Ezzy! Sergio, intanto, scorazzava in giro per il mare con la sua bella 4,7.
In acqua, sul più bello ho incrociato la "Leonessa di Venezia", Livia, che ormai non si tira indietro, quando si tratta di prendere sventagliate al mare, e che, anzi, come riferito da lei nel forum di Waterwind, sta appassionando nuove leve al nostro amato sport. E' un grande piacere vedere sempre più donne e nuovi apprendisti in acqua.
A terra, come dicevo, ho incontrato veramente tante facce note, a partire da Lorenzo di Windcam (finalmente, incrociato nello stesso spot), Matteo, Kikko, Alessandro di Imperia, Eddy. Peraltro, ho ammirato Alessandro, più famoso per i suoi salti ed i suoi loop, per le sue virate veloci perfette, eseguite sotto riva. Studiando le foto che gli ho fatto, ho notato come "salti" con i piedi davanti all'allbero, al cambio di mure, e come porti rapidamente a poppa il piede posteriore, dopo il cambio di mure. Questi movimenti, insieme alla velocità della tavola, potrebbero essere dei trucchetti decisivi per non far affondare la prua della tavola (come succede spesso a me), quando questa ha un volume molto ridotto.
A metà pomeriggio, fa pure la sua comparsa Alessandro di Torino, reduce dall'uscita mattutina a Perelli, e che rivedo sempre con piacere (purtroppo, poco, perchè lavora troppo....).
Poco dopo le 14,00, siamo usciti per mangiucchiare qualcosa. Ed a posteriori, posso dire che abbiamo fatto male. Perchè, come qualità del vento, la mattina e le ore centrali sono state le migliori. Peraltro, le buone condizioni del vento, e la forma fisica decente, hanno fatto sì che in acqua non risultassi affatto stanco.
Dopo la pausa pranzo, abbiamo tentato un ingresso in acqua con la stessa attrezzatura. Io ho tirato esattamente due bordi, e sono rientrato a terra, per passare alla Elite 3,7 ed al Tabou Da Curve 80 (con pinne K4, Scorcher 16 centrale, e Shark II laterali).
Nonostante, il cambio di attrezzatura, nel pomeriggio, le condizioni, per me, non sono risultate piacevoli. Vento molto forte (qualche raffica eccessiva anche per la 3,7), ma troppo rafficato (e con la 80, subito si fa più fatica), e piano d'acqua incasinato. Non si è formata l'onda da ponente regolare e liscia che ho visto in altre occasioni a Tre Ponti. Al largo, mare incrociato e caotico, con prevalenza di windswell (anche intorno ai due metri in qualche caso) da Sud. In qualche bordo, infatti, mi sono lasciato andare a surfare qualcuna di queste grosse onde al largo, anche se con vento alle spalle. Le onde a riva, per me sono risultate, quasi sempre, troppo piccole, e troppo poco ripide, e, vista anche la mia tecnica di waveriding ancora grezza, non ci ho combinato molto. Peraltro, in qualche occasione, l'eccesso di gente intorno, mi ha impedito di partire con il bottom turn, nel momento giusto.
Comunque, Tre Ponti, con vento di Scirocco, che entra Side/Side-off, e swell da Ponente, deve essere un gran bello spot, ed in questa occasione mi ha fatto intuire le sue potenzialità. Peccato che lavori così raramente....
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Alle 16,30, siamo definitivamente usciti dall'acqua e ci siamo preparati per il trasferimento in Liguria, anche per evitare l'abbondante pioggia prevista in Versilia in serata/nottata.
Cena a Celle Ligure, e pernottamento a Diano Marina, dove siamo arrivati intorno alle 23,00.
L'indomani mattina, al nostro risveglio la Liguria si è presentata con un bel cielo terso ed azzurro, e con un clima secco, decisamente più piacevole del caldo afoso, piuttosto pesante, della Toscana del giorno prima. Il vento è risultato bello teso già dalle prime ore della mattina.
Noi, sostanzialmente, abbiamo perso un po' di tempo ad Andora, per valutare la fattibilità di un'uscita in questo spot (Spiaggia d'Oro interdetta, ufficialmente...). A parte i problemi di parcheggio (ancora tanti vacanzieri presenti), non posso nascondere qui il mio disappunto per l'unico accesso con corridoio di boe in mare, lasciato disponibile ai windsurfers ad Andora: un tratto di spiaggia sassosa di 10-15 metri (su più di un km di lungomare...), tra due scogliere, con vento instabile e bucato sotto riva, e con shore break allucinante (anche di rimbalzo dalla scogliera di sotto vento). Un bel mix per danneggiare l'attrezzatura. C'è poco da dire: questo è un chiaro sintomo della scarsa cultura sportiva del nostro paese (pallonari a parte, che manco annovero tra gli sportivi), e dell'approccio alla gestione delle spiagge, improntato più al business di alcuni, piuttosto che alla libera fruizione da parte di tutti (e qui non posso fare a meno di fare confronti con la vicina Francia, dove le spiagge rimangono a disposizione di tutti, sportivi compresi, nel rispetto di alcune regole precise).
Data la situazione di Andora, abbiamo preferito andare a Albenga, dove, a parte i problemi di parcheggio, ed a parte l'assurda "Sagra del Tamarro" (esposizione di macchine elaborate, con musica Techno a palla - Albenga ha bisogno di ben altro per assicurarsi presenze turistiche significative), abbiamo trovato una situazione, per quanto riguarda l'uscita in windsurf, ben più favorevole: tutta la foce del fiume Centa, e tutta la spiaggia libera, di sabbia, alla sua sinistra (quasi cento metri) disponibile per noi windsurfers, e per i colleghi kitesurfers. Ed infatti, erano tutti in acqua qui, a dare spettacolo agli "sdraiati", anche se non si sono viste le folle di 100 windsurfers in acqua che temeva un certo mio amico di Genova.... Mi spiace di non aver sfruttato l'occasione per un'uscita insieme con Marco di Torino (rimasto ad Andora), che non rivedevo da troppo tempo.
La mattina, Albenga ha regalato un bel Libeccio forte (anche se, a quanto riferiscono i presenti, un po' instabile all'inizio), ed anche, per quello che ho visto io al mio arrivo, belle ondine di 1,5 metri, surfabili in prossimità della riva. Ed uno spettacolo di panorama, con l'isola Gallinara sullo sfondo.
Tra una storia e l'altra, siamo entrati in acqua alle 12,30, io con la Elite 4,2 smagrita, ed il Tabou Da Curve 80 2016 (sempre con pinne K4), e Sergio con il solito set di attrezzatura necessario per compensare le altre due birre della sera prima a cena...
Il vento è risultato forte fino alle 14,00, anche se un po' instabile a riva, in quanto, purtroppo, ha iniziato a ruotare da ovest, allontanandosi un po' al largo, come spesso succede al Libeccio. Con la 80 litri e la 4,2, bordeggiavo bene al largo, mentre facevo più fatica a tenere la planata e risalire di bolina, per venire a prendere qualche onda a riva. Con il senno di poi, avrei dovuto usare il Pocket 94, per avere più sostegno e per mantenere la planata anche nei buchi di vento. In acqua, comunque, abbiamo tirato dei bei bordi con Sergio, superandoci a vicenda, in un mare blu, come quello ligure, sempre bello (a riva a dire il vero, le piogge della notte, lo avevano reso un po' più torbido, in prossimità della spiaggia).
La logistica della giornata è risultata un po' complicata, per il fatto di avere la macchina parcheggiata non lontana, ma non a ridosso della spiaggia. Questo mi ha impedito di fare le foto della sessione, ed anche di poter cambiare facilmente attrezzatura. Dopo, una breve pausa, verso le 14,45 sono rientrato in acqua con 4,2, meno tirata, e con il Pocket 94. Il vento purtroppo è calato ulteriormente ed avrei avuto bisogno della 4,7, o meglio ancora della 5,3. Verso le 16,30, pertanto, sono tornato a riva definitivamente.
La giornata è stata, peraltro, bella per incontrare/reincontrare un po' di persone. Oltre, a Nuccy ed al Gianky, al "lavoro" dalla mattina (Gianky, ma quando concedi a Nuccy un po' di vacanza?), ho rivisto un giovane local di belle speranze, Gabriel, che non rivedevo dal Sud Africa dell'anno scorso. A parte il fatto che mostra precoci segni di Alzheimer...., Gabriel, grazie anche al suo peso leggero, si è divertito in acqua fino all'ultimo con la 4.8. E poi ho conosciuto Francesca, che mi ha ringraziato dei consigli ricevuti tramite Waterwind, e che mi ha raccontato della sua giornata e delle sue esperienze. Oggi, l'uscita in mare non era facile, e quindi tanti complimenti per la voglia e la determinazione mostrata.
Visto uno spiraglio nel traffico di rientro, alle 17,30 abbiamo salutato Albenga, e siamo ripartiti alla volta di Monza, dove siamo arrivati senza troppi problemi verso le 20,15.
La "bella stagione" è solo agli inizi, ed ora speriamo che la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, ci portino ancora tante perturbazioni (si, noi windsurfers non siamo tanto a posto....).
Buon vento. Fabio
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