Giornata di ferie spesa proprio bene! Venerdì, ottimo Peler da 4.2 al Pra' de la Fam, ed Ora decente al Pier di Riva del Garda. Bella giornata di windsurf per allentare la tensione dovuta i casini della vita quotidiana.....
Windsurf: 4 settembre 2020, Pra de la fam e Pier, Lago di Garda
Un po' di intuito, un po' di fortuna..., mi hanno consentito di sfruttare il miglior giorno di Peler, a ridosso del primo weekend di settembre. La temperatura di 11 gradi prevista a Sarche alle 6,00 di mattina, quella di 18 a Gargnano, prevista alla stessa ora, la giornata di sole, e l'assenza di correnti in quota da Sud, mi hanno fatto capire che valeva la pena di giocarsi il jolly (nonostante le previsioni contrarie di Arome, ed altri siti e modelli).
Sono arrivato al Prà de la Fam verso le 22,30 di giovedì sera. Il Pra' mi ha accolto con una stupenda e tiepida serata di luna piena, che si rifletteva sulla superficie del lago, increspata dal Peler che già iniziava a soffiare. Un tocca sana per i miei nervi un po' tesi per le solite complicazioni della vita quotidiana, ed ottimi presagi per la mattina dopo.
Il parcheggio del Prà, alle 22,30, si presentava pieno già al 60%: sono ancora tanti i van dei rider tedeschi o austriaci, che vengono qui solo per il weekend, o che sono ancora in vacanza. Al mattino dopo, gli ultimi posti ancora disponibili, si sono esauriti prima delle 7,00..... Lasciate ogni speranza voi che entrate, a meno che non vi chiamiate Michelino...., che ha trovato posto in prima fila, grazie ad un austriaco che gli ha, inaspettatamente, lasciato il posto. Chissà per quale motivo....
Meno male che mi ero detto (al di là delle migliori previsioni): vado di venerdì per godermi un Pra' un po' meno affollato....
La mattina dopo, fatta colazione al bar del Prà, abbiamo iniziato a scrutare il lago, che mostrava chiaramente i migliori segnali. Ho iniziato a preparare il mio Fanatic Skate TE 2014 93 litri, ed ho ragionato un attimo sulla vela da armare. Marco Maywald dice sempre che è meglio guardare il lago a Sud per capire quanto il Peler soffierà forte: se spumeggia bene a sud, allora tira la botta! Ed allora ho armato la Goya Guru X Pro 4.7 2020, ed ho consigliato agli altri di armare vele piccole...... Un genio!
Il fatto è che nelle ultime uscite sto cercando di non uscire sotto invelato, come mi capita spesso...
Per farla breve, dopo mezz'ora in acqua (entrato verso le 8,00), anche se avevo fissato il terminale del boma alla bugna inferiore della vela, sono tornato a riva per passare alla Goya Guru X 4.2 2018, finalmente recuperata da Marco di Torino. Anche se la 4,7 non era completamente ingestibile, con la 4,2 le cose sono andate nettamente meglio, e sono risultato più in controllo nel bordo ed in piena planata, tranne qualche momento sulle raffiche più forti.
Con la 4,7, avrei proseguito la sessione planando più a lungo, anche nella parte finale, ma, probabilmente, mi sarei stancato prima.
Entrato in acqua, comunque, le sensazioni sono state subite positive. Planare nello scenario del Pra' è sempre emozionante: lago e cielo blu, la falesia a picco sul lago, che il sole appena sorto dipinge di arancione, ed ancora più in alto i pendii verdi, dove giace il borgo di Tignale. Sempre un piacere.
Anche la sessione è stata di soddisfazione, anche se il piano d'acqua non è stato perfetto, con un chop un po' troppo ravvicinato che richiedeva attenzione sia in strambata che in virata. In strambata, come sempre, ho cercato di iniziare a poggiare scendendo da un'onda un po' più regolare; ma era quasi impossibile non droppare l'onda successiva durante la manovra, anche per colpa della sovrainvelatura della 4.7, e perché la avevo sotto i piedi la tavola freestyle che non smette mai di planare e risulta, pertanto, molto veloce durante le strambata. Direi che anche questa volta il Fanatic Skate mi ha fatto divertire molto.... Ho saltato spesso sul chop (anche se mure a sinistra non è il mio forte), e solo nella fase finale mi è venuto in mente, che, per provare lo speed loop, poco prima di saltare, dovrei poggiare sull'onda.... Vorrei già essere in acqua ora per riprovare.
Comunque, un mezzo speed loop, involontario l'ho fatto. Passato alla "nuova" 4,2, mentre stavo controllando come lavorava in alto la balumina della vela, appena ho riabbassato lo sguardo, ho appena fatto in tempo ad accorgermi che in acqua c'era un ramo piuttosto grosso, che l'ho preso in pieno con la pinna (per fortuna quella corta del freestyle). Catapulta inevitabile, agganciato al trapezio, con entrambi i piedi nelle straps, ed atterraggio sotto la vela. Roba da manuale....
Il chop ha reso delicato anche virare: bisognava cercare un punto del piano d'acqua un po' più piatto, ed essere rapidi...
L'affollamento a terra, ovviamente, ha significato anche traffico in acqua, per lo più sotto riva, vicino alla spiaggia, mentre al largo era più facile trovare il proprio spazio. Il traffico in acqua, ovviamente, è stato in parte responsabile del piano d'acqua un po' caotico.
Nonostante il venerdì, discreta anche la presenza di rider italiani. Oltre all'inossidabile Michelino, che, a 60 anni suonati, cerca ancora di inventare new moves...., presenti anche Gigi Le Carrò, Remy, e Stefano, nonché anche altre facce note, che hanno avuto la fortuna di godersi questo bel Peler.
Verso le 10,30, il Peler ha iniziato a calare. Non ha mollato del tutto, ma per rimanere in acqua, avrei dovuto disarmare la 4,2 e riarmare qualcosa di più grosso. Dopo due ore in acqua, mi sono sentito appagato, ed ho iniziato a smontare tutto per preparare lo spostamento nel secondo spot, il Pier di Riva.
Dopo esser passato alla Conad di Limone del Garda, a comprarmi l'immancabile e buonissimo panino speck e formaggella di Tremosine (per me, ormai un must, quando vengo da queste parti, peraltro a soli 2 euro e 50!), verso le 12,00 sono arrivato al Pier, ed ho anche trovato parcheggio, oltre a trovare un'altra globetrotter del windsurf: Chiara.
Caldo ancora estivo, e per rinfrescarmi mi sono fatto un bagno nell'acqua limpida e bella fresca del Pier (ben più fresca del Pra': Fabio Calò probabilmente la fa raffreddare apposta, perché ai tedeschi troppo calda non piace...). Ho rivisto con piacere anche Sabrina e Jonathan (ma quand'è che riusciamo a beccarci anche in Sarda??).
In questo periodo, ormai, la Ora è la parente povera dell'Ora primaverile, e, salvo rinforzi per Bora, non entra prima delle 14,00.
Comunque, dopo le 14,00 ha iniziato a soffiare, distendendosi abbastanza bene dopo le 14,30. E' stata un'Ora da 5,2-5,3 per le donne di peso medio, e da almeno 5,7-5,8 per gli uomini, sempre di peso medio... Ed io (71 kg) ho armato la 5,3.... Ho planato solo a tratti, per lo più davanti allo scoglio dei maiali. Ho dato troppa fiducia al Pier, mentre avrei dovuto ricordare altre uscite settembrine, qui, in cui mi ero divertito addirittura con una 6,4... (che non ho più...).
Al Pier, tanti tedeschi ed austriaci, ma affollamento ragionevole. Presente, ovviamente, anche Fabio Calò, istruttore della scuola del Pier, in acqua a fare lezione, e che ho potuto ammirare in una serie quasi infinita di upwind 360, durante una pausa della lezione. C'è poco da dire: ci sa fare!
Alle 16,30, visto anche che l'ombra, ormai, cala presto sul Pier e sullo specchio d'acqua davanti al Pier, siamo usciti quasi tutti dall'acqua. Ho disarmato e poi sono scappato a Torbole a portare una muta da riparare.
La stagione dei veri Peler è appena iniziata. L'autunno è un periodo molto bello, perché il Pra' regala ancora temperature miti, oltre a venti tesi. E così speriamo che il Garda ci tenga in forma, tra una perturbazione al mare e l'altra....
Buon vento. Fabio
Clicca qui, per la slidegallery della giornata (Pra' e Pier)
Senza il vostro sostegno, Waterwind non esisterebbe. Diventa nostro supporter! Se vuoi fare pubblicità con noi, leggi qui, o contattaci. Collabora con noi. Leggi qui! Acquista i nostri gadgets. Visita il nostro canale YouTube.