Avevo sentito dire da molti che la Val Pusteria e le vallate adiacenti offrono dei percorsi stupendi per lo sci di fondo. Ho quindi iniziato a conoscere il comprensorio, partendo dalla Val Casies, che mi ha regalato una giornata indimenticabile.
Sci di fondo: Val Casies (Gseiser Tal), Alto Adige
(podcast dell'escursione disponibile a metà articolo)
Non è stato facile scegliere da quale vallata e da quale itinerario iniziare l'esplorazione delle piste di fondo di questa zona.... Troppe le piste segnalatemi, e che promettevano scenari incantevoli....
Alla fine, soggiornado a Brunico, ho deciso di cominciare dalla vicina Val Casies (Gseiser Tal, in tedesco), a circa 30 minuti di macchina dalla città principale. Ho quindi imboccato la SS49 in direzione Dobbiaco/San Candido, ho superato la Valle di Anterselva (che pure promette giornate di fondo memorabili, e che mi riprometto di visitare a breve), ed ho raggiunto Monguelfo, da cui iniziano le piste di fondo della Val Casies. Avendo in mente di arrivare fino a Santa Maddalena, in fondo alla valle, non sono partito da Monguelfo, ma ho proseguito in macchina addentrandomi per un po' nella valle. Ed è subito stato un spettacolo.
L'orientamento Est - Ovest dell'inizio della Val Casies fa si che il fondovalle, nella prima parte, rimanga in ombra, e sia quindi piuttosto freddo (tenete conto, se volete iniziare a sciare da Monguelfo, oltre a considerare una bella salita iniziale). Il paesaggio era intatto, come se avesse nevicato il giorno prima, con gli alberi ancora carichi di neve, ed una bella coltre bianca al suolo. Ho superato lo scenografico Castel Welsperg, la svolta per Tesido, ed ho parcheggiato in uno slargo sul lato destro della strada (vedi mia mappa qui sotto), dove ho visto altri sciatori, e dove si trova un evidente cartello esplicativo delle piste di fondo della valle (vedi la mia slidegallery completa). A fianco al parcheggio, infatti, transita la pista.
Con il senno di poi, probabilmente, sarebbe stato meglio iniziare a sciare un po' più avanti. Non basta, infatti, aver sentito che la Val Casies è un'ottima meta per lo sci di fondo. Ma è necessario disporre di altre informazioni dettagliate, come quelle fornite in questo articolo (sulla logistica, sulla lunghezza e sulla difficoltà dei tracciati, sui centri di noleggio e sciolinatura), per godersi al meglio la giornata di sci.
Comunque, ho inforcato gli sci da skating, fatti adeguatamente sciolinare il giorno prima a Brunico, e sono partito, non prima di aver acquistato il biglietto giornaliero online. La prima parte del percorso è stata climaticamente molto fredda...., ma subito emozionante....
(podcast dell'escursione)
Il percorso parte in maniera tranquilla, con un rettilineo in lievissima pendenza, che sale la valle costeggiando il fiume. Mi ha subito impressionato il livello di manuntenzione della pista, battuta in maniera impeccabile, probabilmente la sera prima. Gli sci, ben preparati, scorrevano in maniera eccitante.... Ho sciato per i primi km in paesaggio fiabesco, con gli alberi ed i rami degli arbusti cristallizzati da una eccezionale brinata. In questo tratto, ho patito un po' di freddo alle mani, forse anche per colpa di guanti che si sono rivelati non abbastanza caldi. Comunque, sappiate che in questo tratto verso le 10,30 di mattina, a fine gennaio, la temperatura all'ombra era prossima ai meno 10!
Poi, superati i primi masi, e raggiunto il primo gruppo di case dopo circa 3,3 km dalla partenza, la vallata si è aperta; inizia ad orientarsi Nord - Sud, e viene quindi baciata, e scaldata dal sole. In questo punto, si raggiunge una zona logisticamente importante, e dove forse avrei fatto meglio ad iniziare la mia giornata di sci. Qui, infatti, in prossimità del "Binta" Pub/Ristorante, si trova anche "Sport Taschler Gsies", negozio che effettua il noleggio e la sciolinatura degli sci. Qui, avete anche un ampio parcheggio dove potete lasciare la macchina. La zona è ben esposta al sole, da metà mattina, e si presta sia per far provare lo sci di fondo a principianti, sia per accompagnatori al seguito che vogliono rilassarsi al sole sorseggiando qualcosa sulla terrazza del bar. In questo punto, un addetta mi ha controllato il biglietto (comprandolo online, ho speso 12 euro invece che 15 - prezzi 2023). Visto come sono tenute le piste, sono soldi meritati.
Ho quindi proseguito la mia piacevole sciata, essendomi finalmente scaldato per bene.
Dopo 6,5 km dalla partenza, ho quindi raggiunto un bivio: sia il tracciato di destra, che attraversa il fiume su un ponticello, sia quello di sinistra, conducono verso San Martino e Santa Maddalena. Io ho imboccato quello di sinistra, che, però, non ho potuto completare, in quanto, dopo circa altri 2 km, io ed altri sciatori ci siamo trovati di fronte ad un cartello che indicava "pista chiusa" (forse, per manutenzione). Sarebbe stato più opportuno saperlo al bivio...
Comunque, con un breve e divertente fuoripista, io ed altri abbiamo raggiunto l'altro tracciato, ed abbiamo proseguito il percorso. Dopo aver sciato sin qui quasi in piano, dopo 10 km dalla partenza, finalmente, ho incontrato una vera e lunga salita, che con alcuni ampi e saggi tornanti guadagna quota per arrivare a San Martino. Salendo, da posizione elevata, si può ammirare un bel panorama sulla Val Casies verso Sud. Una panchina a metà salita consente di riposarsi e godersi il panorama al sole.
Al termine della salita, e quasi alle porte di San Martino, ho incontrato un primo cartello tentatore... : "piatto per fondisti". Ecco, questo è un valore aggiunto della sciata. Lungo il percorso, i ristoranti/bar di diversi alberghi offrono dei punti di ristoro, per delle soste indimenticabili. Al primo, ho resistito e sono andato avanti....
Altri due km, e, quindi, ho raggiunto la bella chiesa di San Martino, con il tipico campanile altoatesino, con tetto rosso a punta. Qui, un cartello mi segnalava altri 4 km, prima di arrivare a Santa Maddalena, ed un altro cartello tentatore ancora seduceva con l'indicazione "piatto per fondisti". E questa volta non ho resistito! Mi sono fermato a pranzare al sole al "Kahnwirt Bar & Gasthof", dove delle ragazze molto gentili mi hanno portato una bella e dissetante Weissbeer e wrustel con patate arrosto. Le giornate di sci sono fatte anche di queste cose. Ho deciso di fermarmi sia per la fame, e per la stanchezza accumulata (sin qui sono 12 km dalla partenza), e sia perchè mi sono ripromesso di godermi gli ultimi km del tracciato della Val Casies, in un'altra occasione più riposato. Peraltro, un simpatico sciatore che stava pranzando come me da Kahnwirt mi ha confermato che per raggiungere Santa Maddalena (1400 metri di quota) da San Martino (1250 m), si deve salire di altri 150 metri, con una serie di tornati finali. E questo va tenuto ben presente.
A dire il vero, mentre pranzavo ho anche ipotizzato di proseguire la sciata fino a Santa Maddalena, e poi di tornare alla macchina con il Bus di linea, gratuito per gli ospiti della Val Pusteria, muniti dell'Holiday pass. E forse sarebbe stata la scelta giusta. Oppure, ho pensato di prendere subito l'autobus da San Martino.
Alla fine, ho deciso di tornare alla macchina con gli sci. All'inizio dell'itinerario di ritorno, ho percorso lo stesso tracciato dell'andata, godendomi la veloce discesa iniziale. Poi, poco prima di Planca di sopra (vedi la mia mappa sopra), ho seguito la traccia che corre lungo il lato est della valle (ho tenuto la sinistra al bivio, prima di Planca, km 14,5 dalla partenza), per non rifare interamente il percorso dell'andata. E qui ho pagato la scarsa conoscenza degli itinerari. La traccia da me seguita non è tutta in leggera discesa come quella che scende lungo la valle più ad Ovest, ma è caratterizzata da un continuo saliscendi, per superare la fine dei crinali che scendono dalle cime delle montagne. Le mie gambe hanno "apprezzato" la scelta... C'è anche qualche bella salita lungo questa traccia, come quella nei pressi di un piccolo skilift a Planca di sotto. Qui, c'è anche il negozio Husky dove è possibile noleggiare gli sci da fondo (un altro si trova a Santa Maddalena).
Con molta pazienza ho continuato a sciare, e dopo 21 km, nei pressi del maso Untersinnerhof, ho attraversato un ponticello sul fiume e mi sono ricollegato al tracciato coperto all'andata.
Dopo un totale di ben 24 km (un bel record per me), sono tornato alla macchina stanco, ma decisamente soddisfatto per l'esperienza complessiva.
E qui ho maturato un progetto: prima e dopo la pensione, voglio provare tutte le piste di fondo della Val Pusteria, e delle vallate limitrofe. L'impresa è appena iniziata.
Buona sciata. Fabio Muriano