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Ci ricorderemo a lungo della giornata di ieri sul lago di Garda, che ha regalato davvero tante ore di vento forte, da Limone a Desenzano. Noi siamo usciti in windsurf al Crero, a Torri del Benaco.

 

Windsurf, report: Crero, Lago di Garda, 13/09/2024. Una giornata da ricordare!

 

Chi l'ha detto che il Foehn non entra sul lago di Garda? Se è forte, e se si va a prenderlo negli spot giusti, può offrire davvero belle condizioni per il windsurf e gli altri sport acquatici.

Dopo aver consultato il modello Arome, sabato sera, ho deciso di puntare ad uno spot della sponda veronese. Ho scelto di provare il mitico spot del Crero, in comune di Torri del Benaco, e, in subordine, di spostarmi la mattina di domenica all'alba ad Assenza, più a nord, in caso di segnali negativi.

Era infatti chiaro dalle mappe che l'orientamento da NNW del Foehn avrebbe schiacciato il vento prevalentemente sulla costa Est del lago, mentre su quella Ovest, almeno vicino a riva, il vento sarebbe risultato instabile. E così è stato: infatti, mi hanno raccontato che al Pra de la Fam, fino alle 10 di mattina, il vento ha stentato ad entrare, mentre al largo era già forte. Ed Arome dava il vento più forte a metà lago che a Malcesine (e l'anemometro di Malcesine, infatti, a prima mattina non segnava intensità rilevanti).

Al Crero, invece, al mio risveglio, il vento risultava già abbastanza forte alle 7,00 di mattina, salvo qualche calo momentaneo, in prossimità della spiaggia. Così, non c'è stato bisogno di esplorare altri spot.

E' stata la mia volta al Crero, e devo dire che lo spot mi è piaciuto. Logistica ragionevolmente comoda, ed onda, per cui è noto lo spot, di tutto rispetto.

Poco dopo il mio risveglio, sono stato raggiunto da altri due top riders del Waterwind Team: Scuffia ed Alohale. Nel frattempo, è arrivato anche il resto dei locals dello spot.

Guardando lo specchio d'acqua, ho deciso di armare la Goya Guru X Pro 4,2, con il boma fissato all'anello basso di bugna. Ed ho preparato la Tabou 3S plus 96 con le pinne K4 Stubby 11 laterali, e MFC TF-FW 20 centrale.

 

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Clicca qui, per la slidegallery della sessione

 

 

Dico subito che, per quanto riguarda la tavola, il Garda mi ha fatto pagare ancora una volta l'errore di aver lasciato a casa l'attrezzatura più piccola (vedi anche uscita a Malcesine del 1° settembre). In breve, non ho potuto portarmi dietro il mio Da Curve 80, che ieri sarebbe stata la tavola giusta, magari abbinato ad una 3.4....

Sono entrato in acqua poco prima delle 8. Pochi bordi sono bastati per capire che la 4.2 era decisamente grossa, soprattutto fuori. Non ho quindi indugiato, e sono tornato rapidamente a riva, per passare alla Ezzy Elite 3.7.

Rientrato in acqua, ho fatto un'ora abbondante molto divertente. E' stata una di quelle uscite, in condizioni non ideali, ma adrenaliniche.

Innanzitutto, ieri al Crero, c'era un piano d'acqua davvero impressionante, per essere lago. Onde anche superiori al metro, belle ripide, che in alcuni punti erano anche ben distanziate, ed erano surfabili in back side. In altri punti, però, e soprattutto al largo, erano invece caotiche, e molto ravvicinate (due - tre metri l'una dall'altra), e rendevano il bordeggio in uscita un'incubo, per i continui rimbalzi. Anche manovrare, al largo, non era facile, per il piano d'acqua, ma anche per le raffiche, spesso cattive. In strambata, mi appoggiavo alla parete ripida dell'onda per poggiare, ma mi ritrovavo presto sul dorso dell'onda successiva. E l'onda su cui strambavo, spesso era così ripida, che, in combinazione con la raffica, mi portava in straorza! Ho cercato di giocare d'esperienza, e tecnica, e qualcosa di buono nella prima ora l'ho combinato. Come ho detto, è stato bello surfare le onde (vedi video), saltare (alcune rampe sono risultate davvero ripide), ed anche strambare cogliendo l'attimo buono, in discesa nel cavo dell'onda.

 

Crero IO 3

 

Ed è stato anche bello incrociarsi con Scuffia ed Alohale (nome di battaglia dei due Alessandro), nel momento della mattinata in cui eravamo meglio in controllo. Complimenti a Scuffia, che, nonostante i suoi timori di non essere all'altezza delle condizioni dello spot, si è difeso bene. Alessandro, hai le capacità tecniche minime per assaggiare le onde del mare, e provare la bellezza del waveriding che è quasi un altro sport.

L'altra cosa che mi ha colpito ieri è stato il fatto che continuassi a risalire al vento, nonostante non mi impegnassi a bolinare. Il volume della tavola è stata la causa di questa circostanza. Per tornare al punto di uscita, mi sono così ritrovato a tirare dei lasconi, che, con il vento forte e le onde a poppa, non sono stati affatto banali. 

Dopo le 9,00, il vento ha ulteriormente rinforzato, ed a questo punto sono stato definitivamente penalizzato dalla mia attrezzatura inadeguata. Sono entrato in acqua altre due volte, ma è stata più sopravvivenza che altro. Impossibile gestire i quasi 40 nodi.

Sono uscito definitavemente dall'acqua poco prima delle 11,00, bello stanco.

Sullo spot, ieri, c'erano 10-15 windsurfers, diversi con attrezzatura più adeguata, e che si sono mossi meglio in acqua. Diversi wing foil, tra cui anche Alberto di Detour che ha danzato tra le onde (vedi video e foto), godendosi alla grande le condizioni. Un'altra cosa che mi è piaciuta dello spot è stato l'affollamento assoulutamente ragionevole.

Prima di andare via, mi sono anche fermato a chiacchierare piacevolmente con Marco di Verona, altra vecchia conoscenza di questo sito, con cui si è parlato di Wing, di Surf da onda, e di altro.

Sono rimasto sul Garda, fino al primo pomeriggio, per impegni personali, avendo modo di constatare che il vento ieri ha soffiato davvero a lungo e con intensità notevoli fino in basso lago (a Desenzano, ieri, c'erano ancora 50-60 km/h alle 16,00). So di alcuni che hanno fatto 6 ore in acqua, in tre spot diversi. Partiranno dei controlli antidoping.....

Insomma il Garda, ieri, ci ha preparato bene per le onde del mare.

Aloha. Fabio

 

Cliccate qui per la bella slidegallery della mattinata (parte delle foto by Alex Cattaneo)

 

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