Finalmente, siamo tornati alla Coudouliere! Il noto spot wave della Francia del sud ci ha regalato due giornate piene ed intense di windsurf, con sole, vento ed onde, in un panorama sempre emozionante.
Windsurf, report: Coudouliere, Francia, 16 -17 settembre 2022
Mancavo dalla Coudou da circa un anno. E mi mancava il mare, e le onde, che non vedevo dall'ultima trasferta in Galizia, dello scorso luglio.
Così, con gli amici Adriano e Marco, abbiamo organizzato questa trasferta mordi e fuggi di due giorni, avvalendoci del potente mezzo messo a disposizione da Adriano, ovvero il suo Volkswagen Transporter, da lui stesso camperizzato.
Una volta liberi dal traffico di Milano, il viaggio verso Six Fours è volato via piacevolmente tra una chiacchiera e l'altra, nonostante i 33 gradi, che venerdì il termometro ha fatto ancora registrare nel sud della Francia.
Abbiamo raggiunto la Coudouliere dopo le 15,00; spot abbastanza affollato, nonostante il giorno infrasettimanale, e con una temperatura ancora pienamente estiva (28-30 gradi).
Come da previsioni, il vento, al nostro arrivo, è sembrato forte, ma non violento, piuttosto orientato da NW (e non da W, come previsto). Io e Marco abbiamo armato le 4,2 (io Ezzy Elite 2019, Marco una Goya Guru), mentre Adriano ha optato per una 4,4, da abbinare al suo Fanatic quad 79. Per quanto concerne le tavole, io ho optato per il Tabou Da Curve 88 2020, Marco per il suo fidato Quatro Mini 94, entrambi con assetto thruster. Visto il caldo, mute leggere: 3/2 per me; Adriano è uscito addirittura con un corpetto in neoprene e costume; in acqua si sono viste diverse shorty e qualche torso nudo. Acqua ancora calda. Alle 16,00 siamo entrati in azione.
Il vento è stato piuttosto instabile, con momenti in cui è risultato decisamente più forte (la mia 4,2 è risultata bella piena), alternati ad altri in cui il vento è diventato più fiacco, o momentaneamente orientato più da W. Credo di aver capito che quando il vento è orientato da NW (direzione teoricamente migliore per la Coudou, perchè più side), se non è particolarmente forte, scendendo dalle colline della costa, raggiunge lo spot in maniera più disturbata ed instabile, sia come intensità che come direzione.
Onda piccola (primo giorno di vento), intorno ad 1 metro, non facile ed evidente da prendere, almeno per me. Dopo le uscite a Moulay ed in Galizia, con vento side, side off, non è stato facile riabituarsi alle condizioni side-on della Coudou, che richiedono tecnica e malizia per tornare sul lip, dopo il bottom, in switch e bugna in avanti. Oltre, a dover fare lo slalom tra i non pochi naufraghi...., talora presenti in mezzo alle onde, o a fare attenzione al tuo amico, intento a dropparti l'onda..... Per cercare la sezione ripida delle onde, bisognava spingersi fin sotto la scogliera di Cap Negre, con il rischio di andare poi a pesca di ricci sul fondale, in caso di caduta... Ma fa tutto parte del gioco.
Qualche bella rampa in uscita, mi ha consentito un paio di bei salti, con la prua della tavola in cielo: a pensarci per tempo, potevano essere un tentativo di back loop.
Per il resto, in mezzo al mare, piano d'acqua un po' choppato, vista l'assenza di onda importante, ed i tanti riders presenti.
Siamo stati in acqua fino alle 19,00 circa, e ci siamo divertiti, nonostante le condizioni non ideali. Bello il mare, soprattutto in giornate come queste, e comunque, per quanto piccole, le onde sono sempre un valore aggiunto all'uscita.
Condizioni sostanzialmente facili e sicure. Adriano ha ripreso confidenza con lo spot, dove non usciva da tempo.
Abbiamo pernottato all'Hotel Le Clos des Pins, che si è rivelato una buona alternativa economica, ai classici posti, tipo Premiere Classe e B&B Hotel di La Seyne sur mer, che ultimamente hanno dato qualche problema di sicurezza (leggi report della mia ultima trasferta francese a febbraio).
Per sabato 17, le previsioni sono cambiate più volte. Sicuro l'orientamento del vento da NW, ma incerta l'intensità: inzialmente previsto molto forte, con ridimensionamento, secondo Arome, a ridosso della giornata.
Alla fine, è uscita un'altra giornata molto simile a quella di venerdì come qualità del vento. Siamo usciti tutti con la stessa attrezzatura del giorno precedente.
Vento forte a prima mattina (vele da 3.7-4.0, per i primi riders entrati in acqua), poi calo deciso ma momentaneo a metà mattina, e poi una bella botta di nuovo a metà giornata. Ma la cosa bella è stata che sabato, finalmente, abbiamo potuto divertirci con onde decisamente più belle, e di misura più interessante, intorno ai due metri, con qualche set sui due metri e mezzo, sotto Cap Negre. Nel momento in cui il vento ha rinforzato a metà giornata le condizioni sono risultate proprio belle. L'aria è risultata più frizzante, come previsto, con temperatura tra i 18 ed i 24 gradi, a seconda dell'orario. Muta 3/2 e poi 4/3, per me, anche se in acqua si sono viste ancora delle shorty (l'acqua, ovviamente, è rimasta calda).
Ripresa confidenza, sono riuscito a surfare un paio di onde davvero belle, anche se diverse ne ho dovute lasciare avendo altri riders sopravento, o sotto di me, ad inizio del bottom. Non sono uno che va a cercarsi guai inutili; e cerco sempre di rispettare le precedenze, o di prendermi un adeguato margine di sicurezza. In qualche surfata, nel cavo dell'onda, con l'acqua bassa (1 metro), che mostrava il fondale, ho temuto qualche volta di sentire il "tum" dell'urto delle pinne contro qualche roccia, ma, alla fine, mi sempre andata bene, compreso nel caso in cui ho perso l'attrezzatura, per colpa di un'onda che me l'ha strappata. Una veloce nuotata mi ha consentito di recuperarla rapidamente. Una Coudouliere forgiving...
Sullo spot, diverse facce note, o comunque conosciute tra i frequentatori abituali francesi dello spot, che, devo dire mostrano sempre molta bravura nel saper tirare fuori il meglio da queste onde, nonostante le condizioni side-on (basta vedere la slidegallery che ho scattato da Cap Negre). Presenti Corrado Avagnina di Torino, probabilmente in attesa, come molti, che riapra definitivamente la Liguria, Ezio Papalia, ed il local, Guillame, sempre accogliente.
Intorno alle 13,00, abbiamo fatto una pausa pranzo, per recuperare un po' di energie, con l'idea di fare una sessione finale, e passare, io e Marco, alle tavole più piccole.
Putroppo, quando siamo rientrati in acqua, il vento ha avuto di nuovo un calo momentaneo, per tornare poi ad aumentare. Con la 80 litri, io ho fatto fatica, rischiando anche qualcosa davanti alla scogliera del porto, in quanto per tenere la planata ed evitare le onde grosse davanti ad essa, complice anche una rotazione momentanea da Ovest, sono passato davanti alla scogliera in uscita a circa 20 metri.... (credo...., perchè non ho osato guardare). Sono presto tornato in spiaggia, con l'idea di passare di nuovo all'88. Ma Adriano mi ha detto che nel frattempo si erano fatte quasi le 15,00, ovvero più o meno l'ora di iniziare a pensare al rientro. Inoltre, la fatica dei due giorni ha iniziato ad affiorare.
Marco "Duracell" è rimasto in acqua quasi un'altra ora (ritornato anche lui al 94), mentre io ed Adriano siamo andati a smontare.
Prima di andarcene, con Adriano ci siamo messi in spiaggia a guardare il mare, increspato dal vento, con le sagome scure delle isole, che spiccavano oltre lo specchio argentato del mare. Il mare calmo è piacevole, ma il mare agitato dal vento ci piace ancora di più: a noi, così, ci sembra una creatura viva con la quale entrare in relazione. Bei momenti...
Siamo ripartiti per casa, intorno alle 16,00, un po' doloranti (il waveriding è salutare...), ma soddisfatti della trasferta. Anche questa volta ne è valsa la pena, con il valore aggiunto della bella compagnia. Tra una birra e l'altra..., alle 22,30 siamo arrivati a Milano.
Ora, bisognerà allenarsi bene, in vista delle mareggiate autunnali, da prendere magari, qualche volta, anche nell'amata Sardegna.
Aloha. Fabio
Clicca qui, per la slidegallery del 17 settembre 2022
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Breve video con la GoPro