Sogniamo i caldi lidi del Brasile o del Sud Africa, ma per ora ci tocca il freschino di Valmadrera (Lago di Como), che, però, oggi ci ha ripagato con un bel vento intorno ai 25 nodi (quasi 30, a prima mattina), durato molte ore, e che ci ha regalato una bella sessione di windsurf. Spot affollato, quasi come se fosse estate.
Windsurf, report: Valmadrera (Lago di Como), 24 novembre 2019
E' un mese di Novembre che ricorderemo. Ci sta regalando tanta pioggia, ma anche tanto vento, in tutta Italia. Sul Garda, quasi ogni giorno, tempeste a 30-40 nodi, ed onde. Il lago di Como gli va dietro come può. Tutto ciò si spiega con la neve abbondante caduta sulle Alpi, che tiene basse le temperature sulle montegne a Nord dei laghi, l'acqua ancora dei laghi tiepida (12 gradi circa), e lo scirocco, che tiene le temperature nelle pianure a sud sopra i 10 gradi.
L'idea per questa domenica, in realtà, era di andare a Toscolano, o Desenzano del Garda. Ma poi quando mi sono svegliato alle 7,00 ed ho visto che l'anemometro del Windsurf Club Valmadrera segnava 30 e passa km/h a terra (che in acqua vogliono dire almeno 25 nodi), non ho saputo rinunciare ad un'uscita comoda, family-friendly, nello spot vicino a casa, che peraltro è sempre molto didattico. Anche perchè, se come sembra, da metà settimana tornerà il bel tempo ed il maestrale, una bella trasferta al mare non me la toglie nessuno (tanto mia moglie, questi report non li legge...).
Poi, saprò da amici usciti a Toscalano, ed anche di una certa stazza, che ha fatto vento da 3.4: un'altra bella tempesta sul Garda. Ma veniamo alla cronaca della sessione sul Lago di Como.
Arrivato a Valmadrera, mentre percorro la discesa che porta allo spot, e poi imbocco via Parè, vedo già una moltitudine di windsurfer in acqua, e non posso fare a meno di pensare "siete pazzi", consapevole che tra poco sarò in mezzo a loro.... Temperatura di 11 gradi, cielo coperto, con nubi basse, pioviggine, ma tanto vento....
Valutata la situazione, preparo il Tabou Pocket 94 2016, che setto con la nuova pinna MFC Freewave 23 cm 2020. Ho qualche dubbio sulla vela, in quanto, dopo il mio arrivo, il vento è leggermente calato. Decido per la Ezzy Elite 5,3 2019, che armo dandole poca pancia. Muta O'neill 6/5/4 con cappuccio integrato, moffole e calzari, e si va in scena...
In acqua, la situazione, dal punto di vista climatico, si rivela meglio del previsto. L'acqua non è ancora gelida, ed adeguatamente vestiti si sta bene (ovvio, in Oman a luglio in Lycra stavo meglio...).
La prima mezz'ora sono invelato bene. Osservo, finalmente, il Tabou Pocket all'opera senza che sia impiegato in condizioni di vento e piano d'acqua eccessive per il suo litraggio. La tavola si conferma molto veloce (ed è un wave), che entra in planata molto facilmente, e che rimane ben alta sull'acqua. La pinna MFC freewave si dimostra ancora una volta una gran pinna che rende la tavola ancora più boliniera. Tanta portanza, anche su una lunghezza ridotta.
La tavola in manovra si rivela piuttosto docile. Sono io oggi che vado un po' a corrente alternata, complice un nottata con sonno interrotto dai figli tiratardi....
Dopo mezz'ora, il cielo a sud schiarisce un po' ed il vento rinforza; la 5,3 diventa eccessiva, e mi rende più difficile manovrare. Resisto un po'. La Ezzy Elite 2019 si conferma un'ottima vela per gestire la sovrainvelatura. Ma ad un certo punto, decido di cambiare in quanto anche sui bordi spesso non sono in controllo. Ed io non amo queste situazioni.
Torno a riva, ed armo la Goya Guru X Pro 4.7 2020, fissando il terminale all'anello di bugna superiore. Rientrato in acqua, subito ho la sensazione che la misura della vela sia più maneggevole. La vela, così regolata, mi dà la sensazione di essere più potente di quanto mi era sembrato nelle prime uscite di test. Non raggiunge la potenza della Banzai, ma spinge anche lei proprio bene (leggete recensione della vela). Con lei manovro un po' meglio.
Il vento nell'ultima parte della sessione ha una rotazione che lo rende instabile. Alcune raffiche diventano eccessive anche per la 4.7, e si alternano, soprattutto a centro lago, a scarsi un po' antipatici. Il bordeggio diventa più faticoso. Dopo 2 ore e mezza in acqua, inizia ad affiorare anche un po' di stanchezza. Il vento non molla, e vorrei stare ancora in acqua per provare e riprovare alcuni esperimenti, ma capisco che sono poco reattivo, e quindi rientro a terra.
In acqua, e sono le 12, ci sono ancora diversi windsurfers. Alcuni sono entrati in acqua solo adesso. Immortalo il "Nonno" del lago (alias Fabione Tampieri), che si "stuzzica" con Roberto Pasquinator, che si sta allenando in slalom.
Ma sono tanti quelli che durante la mattinata si sono goduti Valma: i Coppola, padre e figlio (Fabrizio! e compriamo un bel paio di guanti a Tommy), Samuele Trovati e figlio, (viva i giovani), Pietrone, reduce dalla battaglia di sabato a Carbonifera (e mai stanco), Gionata, Matteo Forzati (con cui chiacchiero della sua recente trasferta a Nazarè), Stefano Bertalero, già al lavoro con la wizard 2020 e in partenza per il Brasile.
Già, il caldo dell'emisfero australe..... L'unica nota dolente della giornata è la svestizione... Insomma, non è drammatica, ma neanche piacevolissima. A torso nudo, sotto la pioviggine, ad 11 gradi, con ancora un po' di vento a rinfrescare, non è proprio una goduria..... Ed io mi sogno già ad armare la vela in infradito e costume sulla spiaggia di Sunset, in Sud Africa, a gennaio....
Aloha. Fabio
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