Adriano e Filippo Gennaro (padre e figlio) ci hanno mandato questo gran bel resoconto della loro bella trasferta pasquale in Sardegna. Il racconto, ricco di informazioni tecniche e di emozioni, ci fa quasi.... credere di essere stati in acqua con loro a fare windsurf.
Windsurf, report sessioni: Porto Pollo e Stintino (Sardegna)
Per Pasqua il team Waterwind, viste le previsioni di Grecale/Levante molto favorevoli anticipate come sempre nel forum, si è disperso in giro per l'Italia e la Francia. Abbiamo spedito qualcuno in Sardegna, altri in Liguria, altri ancora in Francia (leggi anche il report di Davide). Adriano e Filippo, a dire il vero, si erano già spediti da soli... e ci hanno mandato questo bellissimo resoconto della loro trasferta in Sardegna, trascorsa tra Stintino e Porto Pollo, dove hanno passato veramente tante ore in acqua. Lasciamo a loro la parola, ed invitiamo tutti, come sempre ad imitarli.
Io e Filippo (father&son) avevamo programmato questa trasferta sarda da tempo, ne era passato troppo dalla precedente: 3 mesi ! Inoltre in questa ennesima trasferta, ci sarebbero state delle novità: la prima volta da maggiorenne per Filippo, la sua ultima volta da turista dal momento che da Luglio si trasferirà a Palau e completerà gli studi ad Arzachena, iniziando una nuova esperienza (da grande, come dico io), ma soprattutto senza il resto della “truppa", ovvero Elena, Giulia, Sofia e Leo, rispettivamente mamma/moglie, sorelle/figlie, cane ed il nostro Camper.
Quindi, io e Filippo con il nostro furgone in assetto da trasferte alla ricerca del vento, ormai compagno consolidato di avventure belle randagi. La nostra base operativa, come sempre é stata Porto Pollo. Le previsioni erano confortanti, ci aspettavano almeno 4 giorni di vento da est, vento atipico per la zona, ma questo ci avrebbe permesso di testare anche nuovi spot come Stintino, e vedere come “lavorano I Gabbiani” da questo quadrante.
Inoltre, al nostro seguito due tavole da provare: il Fanatic Skate 93 lt. (prestato da Fabio Waterwind a Filippo, e magari possibile futura vendita), e per me, invece, lo Starboard Flare 101 lt. di Filippo, che ho pensato bene di ricomprarmi (si sa, che i padri con i figli non fanno mai degli affari…). Al nostro seguito anche le due tavole piccole Fanatic Quad 79 lt. e Starboard Quad 81 lt. per il neo maggiorenne, oltre vele, alberi, boma ecc, insomma belli carichi di giocattoli. Pronti, partenza, via!
Mercoledi 17 Aprile alle 21 si parte da Milano, arrivo a Livorno in nottata, nanna nel nostro furgone e la mattina imbarco. Arrivo in serata ad Olbia, e nonostante abbia perso il conto delle volte in cui sono arrivato in questo porto , la magia dei profumi, la bellezza dei colori riesce sempre a rapirmi e sono, anzi siamo proiettati in un'altra dimensione , avvolti nella natura, pronti a goderci una settimana nella dimensione che più ci piace ….regole zero (a Filippo diciamolo sottovoce perché si fa prendere facilmente la mano sul tema delle regole zero !!!) Però, nel pieno rispetto della terra che ci ospita.
Pernottamento al parcheggio dei Gabbiani, che risulta già bello frequentato a differenza della scorsa volta durante il periodo natalizio. La scuola Portopollo.it ha riaperto per la nuova stagione, e tutti gli amici sono belli carichi. Filippo per il secondo anno, finita la scuola, inizierà a lavorare presso la scuola di windsurf, e lo so, lo so, è un duro lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo!!! La mattina seguente valuteremo il “da farsi”, con buona probabilità di spostamento verso Stintino, ma come favola della buona notte, mi rileggo attentamente l'articolo preziosissimo di Fabio pubblicato sul sito WaterWind.it.
Sabato mattina, breve analisi dei siti meteo, e tutti i modelli danno buon vento da Est, che le “bocche di Bonifacio” accelereranno, quindi Stintino lavorerà bene con vento previsto oltre i 25 nodi. Arriviamo a Stintino verso le 12 e ….il paradiso è qui! La strada, leggermente più alta del mare ci permetti di vedere il contesto in cui oggi ci divertiremo parecchio, i nodi previsti ci sono tutti, i colori stupendi dell’acqua turchese fanno sembrare questo uno spot caraibico e poi si vedono “le schiume” nella secca davanti al Windsurf Center Stintino. Il parcheggio è comodo ed agevole, ci sono solo altri camper e furgoni di ragazzi malati di vento, e zero turisti.
Io preparo subito per me la mia Neil Pryde Combat, con qualche uscita sulle spalle da 4.7 mq ed il Fanatic quad 79 lt. Mentre Filippo arma la sua Portpollo ninja freestyle 4.4. (Challenger Made) e il Fanatic skate 93 lt. Monto la action cam sull’albero per immortalare l’uscita, questa volta però collegata con una cima di sicurezza, ne ho già persa una a Natale durante una esplosione in acqua causa rottura del boma e non vorrei regalare al mare ( seppur bello) un altro giocattolino con relativo masthero. Entriamo in acqua ed è subito una goduria, vela perfetta e tavola perfetta, piano d’acqua vario, composto da chop bello formato e nelle zone delle secche ci sono le onde che il vento sta iniziando a gonfiare! I primi bordi servono a riprendere confidenza con il giocattolino che ho sotto i piedi, tavola che non ho usato molto ultimamente, la prima ora è perfetta e le masse d’acqua iniziano a prendere quella bella forma che tanto ci fa divertire e quindi si inizia a giocare: salti, surfate, virate, strambate , il tutto ci piace parecchio, anche se non tutto riesce alla perfezione.
Filippo decide di cambiare tavola ed usare il quad 81 lt, e lo vedo “zompare" in alto con un buon controllo. Il giovinotto pare proprio a suo agio, come l’ultima volta a Sottomarina…. Dopo due ore in acqua il vento ormai e bello potente e la 4.7 la sento un po grande, ma ormai il mio set di Combat ( con parecchie uscite sulle spalle) 4.2 -4.7 – 5.2 lo conosco bene, e so come farlo lavorare al meglio, quindi non avendo voglia di smontare e cambiare vela decido di cazzare di caricabasso in modo poco scientifico, ma con la tecnica “ad occhio”, la vela in acqua risponde bene . Via per una altra ora bella tosta. La cosa bella sono le onde, si creano dei bei bamboloni davanti alla scuola, ed entrano anche delle belle masse d’acqua nel canale davanti alla “pelosa". La temperatura gradevolissima ci ha permesso di non usare le scarpette (anche perchè sono rimaste a casa, ma non vogliamo mica farlo pesare a Filippo, che ha preparato tutto lui…). Peccato che a me sarebbero servite visto che mi sono fatto frullare dalle schiume vicino a riva, e che sott'acqua ci sono rocce e ricci. Risultato piede sinistro con un po di spine (no no non voglio farlo pesare ….però un paio di paroline colorite mi sono venute in mente ….).
Filippo ha usato un’ora lo Skate di Fabio ed alla domanda: come va la tavola? Con la sintesi che lo contraddistingue la risposta è stata : UNA FIGATA! ….muto…..allora l'ho sollecitato, chiedendo un po più di descrizione tecnica così da scrivere due righe ….risposta “ Papi è perfetta, veloce…..muto….ma poi le tavole vanno usate non raccontate ! Fabio se deciderai di non vendergliela, trova le giuste parole!!!
Bene, dopo tre ore chiudiamo la sessione. Le foto fatte con la action cam montata sull'albero rendono bene lo spettacolo del posto che ci ha ospitato.
Sabato 21 Aprile ci svegliamo nel parcheggio della scuola Portopollo.it , eletta nostra base logistica, ed aprendo il portellone del furgone ( la porta della nostra villetta con le ruote), il profumo di Sardegna e la vista sarebbero sufficienti per la giornata, ma siccome siamo dei maledetti egoisti e vogliamo di più confidiamo nel rinforzo del vento previsto, è già disposto da est ….e infatti verso le 13 si entra in acqua con 5.2 entrambi, la mia fida Combat e la Ninja Freestyle mentre per le tavole Skate per Filippo e Flare per me. Allora piccola premessa, la giornata era importante per capire se con il Flare sarebbe potuto nascere qualcosa…Stavo tradendo la “mia comoda pantofola” (Fabio docet...), l'RRD wavecult 99 lt., con cui c’è un feelling ormai consolidato. Questo posto ormai lo conosciamo, ma non con il vento da Est, che sembra da subito entrare un po “sporco"; infatti, è un po un tira e molla.
In acqua, c'è un sacco di gente, il chop è tutto incasinato….insomma portiamo a casa una uscita così così, ma siamo carichi per i prossimi due giorni…
Domenica 21 Aprile, giornata nuvolosa ma sin dalla prima mattina, con vento già bello disteso… lo scirocco presente si incanala nelle Bocche, accelera (Sante Bocche di Bonifacio) e si presenta bello teso da est con più di 20 nodi . Le previsioni lo danno in rinforzo nell’arco della giornata, quindi Filippo arma la sua 4.4 ed entra in acqua con lo Skate di Fabio, fedele alla sua filosofia: le tavole vanno usate …. ( Fabio mi spiace non avrai un test scritto bello preciso, puoi provarci ad interrogarlo alla prossima trasferta).
Inizialmente, esce sopravento nella zona chopposa (quella che di solito è la patria dei freestyler con ponente o maestrale dato il piano d’acqua piatto), poi insieme ad un gruppo di giovani freestyler locali e non si sposta sottovento in acqua perfettamente piatta (dove invece di solitoci sono belle condizioni bump&jump che a me piacciono tanto), ma insieme a molti kiter, e via di manovramenti vari.
Io me la prendo comoda, e dopo una buona colazione al Rupi’s cazzeggio un po chiacchierando qua e la e facendo un po di foto. È bello prendersela con calma quando sai che tanto ci sarà vento oggi è domani e soprattutto è già due giorni che surfi….
Entro in acqua verso le 12, con la 4.2 ed il Fanatic Quad 79, la tavola è sicuramente un po tirata dato il litraggio, ma il piano d’acqua sembra una pentola in ebollizione, chop bello incasinato, quindi mi serve una tavola che “stia giu’" ed il flare 101 sicuramente in queste condizioni risulterebbe una palla pazza e poi abbiamo appena iniziato la nostra relazione e….ci stiamo conoscendo. Oggi, devo ammetterlo, avrei voluto la mia fida RRD wave cult 99 (devo dire la verità con il Flare non c'è molto feeling però ormai ho promesso l'acquisto…. Sul Flare cambia tutto l'assetto e in queste condizioni di vento non costante la condizione non aiuta il surfista comodoso come il sottoscritto).
Anche io provo a spostarmi nello spazio d’acqua sottovento dove è perfettamente piatto, cambio tavola, metto in acqua il Flare, ma ho conferma che quello non è il mio posto , dopo quattro bordi ho desiderio del Chop spacca ginocchia, quindi ritorno dall’altra parte continuando ad usare il Flare che per tenerlo “giù” è una bella impresa, ma ho deciso di capire come funzionano queste tavole freestyle in condizioni toste.
Viene a trovarci l'amico milanese Andrea in vacanza a Porto Rotondo che non vedevo da tempo, e facciamo un po di bordi insieme come ai vecchi tempi. Gli amici, che bella cosa !!
Filippo molla solo per nutrirsi con un discreto hamburger al Rupi's, in cui c'e un clima veramente piacevole e gli amici di Portopollo.it partecipano con professionalità rendere questo posto molto cool ! È il terzo giorno consecutivo di “lavoro" in acqua e inizio a sentirlo, sono un po provato e dopo 4 ore a tirare bordi avanti e indietro, a provare strambate belle radicali, virate e qualche salto (repertorio molto modesto ma tutte le volte che mi entra bene una di queste manovre penso che lo Zio Robby in confronto sia un pivello, e mi carico sentendomi un pro….), decido di chiudere l’ufficio soddisfatto.
Lunedì 22 Aprile, oggi ultimo giorno di scirocco, le previsioni lo danno in calo da metà pomeriggio quindi siamo attivi presto (alle 9 per intenderci…) il cielo è plumbeo il vento è già presente da 4.7, quindi siamo in acqua alle 10,30, pare ci sia meno gente in acqua e questo è positivo. Oggi io e il Flare capiremo se la nostra storia potrà andare avanti, il giorno prima abbiamo avuto parecchie incomprensioni…. Bene dopo due ore siamo ufficialmente fidanzati ! il vento oggi è meno nervoso di ieri, è più costate, questo rende tutto più divertente mi metto a surfare con i giovani assatanati davanti alla scuola e loro manovrano parecchio, Filippo sempre con lo Skate e la 4.4 prende sempre più confidenza con la tavola e mi sollecita a provare qualche manovra, provo timidamente con le vulkan che si concludono con delle esplosioni in acqua di grande pregio.
La tavola però noto che gira in strambata con molta meno pressione del piede a poppa e all’uscita al momento del cambio di mura continua bella veloce senza perdere la planata. Mi confronto con Filippo a riva sulle sensazioni e mi lui mi consiglia di strambare senza togliere i piedi dalle strap ed andare avanti a planare con i piedi in “switch” per poi impostare qualche manovra diabolica …bene, ci riesco e la sensazione di planare con i piedi in switch è bella, però poi non so cosa fare … ( certe manovre faccio fatica anche a capire come funzionino), quindi porto i piedi al loro giusto posto e tiro dei bei bordi. Dopo quattro ore è giunta l’ora di chiudere le danze. Bella giornata, bel vento, bella tavola ma vi confido che comunque qualche scappatella con il mio vecchio RRD me la concederò !
Bene, in serata il vento cala e per i prossimi due giorni faremo i turisti in completo relax in quanto non è previsto nulla e poi Giovedì 25 si torna a Milano. Anche questa trasferta ci ha regalato bei momenti, non avevamo dubbi, sarà per questo che torniamo sempre volentieri, anzi pensiamo già a quando sarà la prossima!
Qui sotto la slidegallery completa, mandataci da Adriano e Filippo
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