Bella! La pista di sci di fondo di Santa Caterina Valfurva, in Provincia di Sondrio, è davvero entusiasmante. Questa piacevole località della Valtellina offre un comprensorio per lo sci nordico di alto livello, con piste adatte a principianti ed esperti, una logistica e servizi eccellenti, in un contesto panoramico molto suggestivo. In questo articolo, vi forniamo un'accurata descrizione del posto, utile per tutti gli appassionati.
Sci di Fondo: Santa Caterina Valfurva, Sondrio, Valtellina
Sono legato affettivamente a Santa Caterina Valfurva, che frequento sin da quando ero ragazzo, e dove torno sempre volentieri. Qui, la Valtellina mostra uno dei suoi volti più affascinanti, con panorami ed ambienti di alta montagna, severi, ma anche autentici, che conquistano a prima vista.
Per raggiungere Santa Caterina Valfurva, bisogna semplicemente seguire tutta la Strada Statale 38, che percorre il fondovalle, superare Tirano, raggiungere Bormio, e qui svoltare per Santa Caterina. Da Milano, si impiegano circa tre ore, in macchina.
Per accedere all'inizio della pista di fondo, raggiunto l'abitato, conviene imboccare Via Frodolfo, proseguire in Via Forni, e parcheggiare nell'ampio parcheggio "La Fonte", adiacente al corso del torrente Frigidolfo. Dal parcheggio, seguite il percorso pedonale che costeggia il torrente, attraversate il ponte sul torrente, ed accedete al punto di partenza della pista (vedi nostra mappa qui sotto).
Alla partenza della pista, sono collocati degli ampi spogliatoi (che sono risultati aperti anche durante l'emergenza Covid, nella stagione 2020/2021), con servizi, dove è possibile cambiarsi. Quindi, potete arrivare qui con la vostra attrezzatura, cambiarvi le scarpe, e lasciare (armadietti con chiave disponibili) eventuali oggetti personali.
La biglietteria per la pista è proprio di fronte allo spogliatoio. Nella stagione 2020/2021, il costo del biglietto giornaliero è risultato di 7 euro.
Di fronte alla biglietteria, avete anche il Centro "La Fonte", dove si trova un punto di ristoro, nonché il centro di noleggio, ed assistenza per gli sci. Insomma, tutto a portata di mano. Peraltro, siete a pochi minuti a piedi dal centro del paese, e, quindi, eventuali accompagnatori al seguito potranno trascorrere delle ore piacevoli, in vostra attesa. Bella ed interessante è anche la possibilità di fare una passeggiata a piedi addentrandosi nella Valle dei Forni, dalla parte opposta rispetto al paese.
L'altitudine di Santa Caterina, 1738 m s.l.m, offre per lo più buone condizioni di innevamento, e tenuta della neve, anche ad inizio primavera. Peraltro, la vallata in cui sorge il comprensorio ha orientamento Nord-Ovest/Sud-Est, e va in ombra nel primo pomeriggio, garantendo temperature mediamente basse. Per eventuali altre informazioni di massima, potete consultare i siti http://www.scifondovaltellina.it/ e https://www.santacaterina.it/experience/sci-nordico/ .
Fondamentalmente, la pista è articolata in tre tracciati connessi, di livello di difficoltà differente, per uno sviluppo complessivo di 15 km circa. In occasione della nostra ultima sciata qui (6 febbraio 2021), abbiamo percorso tutti e tre i tracciati, che di seguito vi descriveremo. Le piste sono tutte battute sia per la tecnica classica (passo alternato), che per lo skating (passo pattinato), e con senso di marcia obbligato (indicato dai cartelli lungo il percorso). Le condizioni di manutenzione delle piste sono risultate molto buone.
In prossimità della biglietteria, avete innanzitutto un ottimo campo scuola, ampio e pianeggiante, dove i principianti possono fare pratica, o prendere lezione, ed i più esperti, magari, possono fare qualche giro di riscaldamento.
Quando siete pronti, partite alla scoperta dei percorsi. La pista blu "La Fonte" si sviluppa all'inizio della Valle dei Forni.
Con un senso di marcia obbligato, la pista abbandona ben presto l'abitato, con le ultime case che scorrono sulla vostra destra, e raggiunge prima l'imbocco della pista rossa, e poi un crocevia, vicino ad un sottopasso, dove arrivano la pista rossa, e poco dopo anche la nera. Seguite le frequenti indicazioni lungo i percorso, e continuate a sciare, senza possibilità di errore, lungo il tracciato blu, più facile.
La pista blu è sostanzialmente quasi tutta in piano, con una leggera salita, se ci si dirige all'interno della Valle dei Forni, ed una leggera, piacevole e veloce discesa, se si torna verso il punto di inizio delle piste. E' una pista turistica, ed è adatta davvero a tutti. Percorrere l'intera pista sarà solo una questione di fiato. Sono presenti, tuttavia, molte interconnessioni che vi consentiranno di accorciare e variare il percorso a piacimento. E' bello sia il tratto nell'ampia piana, in prossimità della partenza delle piste, molto suggestivo in caso di abbondante innevamento (come quest'anno), con alcuni edifici rurali in legno disseminati lungo il percorso; ma è molto bello anche il percorso più interno alla Valle dei Forni, che passa vicino ad alcune baite in pietra, e costeggia il torrente, al ritorno, per un certo tratto.
Dopo un po' di riscaldamento lungo la pista blu, se avete adeguate capacità tecniche, potete divertirvi lungo la pista nera o rossa.
Per imboccare la pista rossa (senso unico di marcia), poche centinaia di metri dopo la partenza dal campo scuola, e prima dell'Hotel Thurweiser, imboccate la deviazione sulla destra, in corrispondenza di un chiaro cartello indicatore ("pista agonistica rossa"). Vedete il segnalino posizionato sulla nostra mappa sotto.
La pista inizia subito a salire verso Sud-Est, con pendenza decisa ma non estrema, per circa un km, con qualche breve interruzione. Dopo un km (vedi "scorciatoia" sulla mappa), avete una connessione con la parte finale della pista rossa, qualora, per un qualsiasi motivo, non vogliate proseguire. La scorciatoia vi consente di abbreviare molto il percorso, e di raggiungere in breve la fine della rossa, ed il raccordo con la pista blu la Fonte. Se invece volete proseguire, ignorate la scorciatoia, e continuate a salire. La pista raggiunge un deciso tornante a destra, dove inverte la direzione di marcia e punta verso Nord-Ovest (qui vi è un'altra scorciatoia), salendo ancora per qualche centinaio di metri, fino a raggiungere un culmine, oltre il quale avete una serie di divertenti discese, talora ripide, e strette, ma non lunghe, e comunque nulla di estremo.
Si raggiunge, quindi, un nuovo tornante, questa volta sulla sinistra, e la pista inverte di nuovo la direzione, puntando ancora verso Sud-Est, e riprendendo a salire gradualmente, senza strappi eccessivi. Si raggiunge, quindi, il culmine della pista (1820 m circa), e poi la parte più a sud di questo tracciato; qui, un'ampia curva sulla sinistra, ci introduce all'ultimo tratto in discesa, talora ripida (protezioni sui lati), ma sempre fattibile, che porta prima alla prima interconnessione sopra citata, e, poi, a ricongiungersi con la pista blu. Dal raccordo, potete tornare alla partenza, oppure proseguire lungo la pista blu, per un altro giro.
Per imboccare la pista nera nel corretto senso di marcia, dovete proseguire lungo la pista blu fino al punto dove il tracciato sta per superare il torrente Frigidolfo in corrispondenza di un ponte (vedi segnavia nero sulla nostra mappa). In questo punto, un cartello vi indica la svolta da prendere a destra.
La pista nera inizia presto a salire decisa per poco meno di un km, guadagnando bene quota. Con alcuni tornanti, taglia il pendio nel bosco, per raggiungere un rettilineo, in direzione Sud/Sud-Ovest, dove la neve, se abbondante, regala scenari molto suggestivi (vedi nostra slidegallery a fine articolo). Si perviene al culmine della pista (1820 m circa), oltre il quale si ha un tornante a destra, dal quale iniziano le discese mozzafiato. Qui ci vuole buona tecnica, in quanto in alcuni punti le discese proseguono in concomitanza di tornanti stretti, dove è opportuno controllare bene la velocità.
Ma il bello viene alla fine, con un rettilineo in discesa da brivido, non ripidissimo, ma lungo, e dove quindi si può prendere una bella velocità, che termina con il passaggio su un ponticello, piuttosto stretto (protezioni). Questo ponticello mi è rimasto ben impresso nella mente, sin da quando ho fatto questa pista la prima volta.
La pista nera si ricongiunge poco dopo di nuovo con la blu, consentendovi, anche in questo caso, di decidere se tornare subito alla partenza, o proseguire nella bella piana, lungo il tracciato facile.
Insomma, se davvero volete trascorrere una bella giornata di sci di fondo, non potete fare a meno di provare le piste di Santa Caterina, che regaleranno davvero soddisfazione agli sciatori di tutti i livelli, principianti ed esperti. A fine giornata, ci sta anche una passeggiata per il grazioso e raccolto paesino, magari concedendovi qualcosa di caldo, in un locale. Ma meglio ancora se vi concederete una bella e riposante vacanza, anche solo di un weekend a Santa Caterina, o nella più grande e vicina Bormio (che ha anche un bel centro storico). Peraltro, le piste di Livigno, altra meta rinomata per lo sci di fondo, non sono lontane (ed ancora meno quelle della Valdidentro). E, quindi, siete in un posto strategico, se vi piace lo sci di fondo.
Buona sciata. Fabio Muriano
Clicca qui, per la slidegallery completa della pista di Santa Caterina Valfurva.
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