Stefano, rider di Cagliari, nel forum di Waterwind ci ha raccontato le sue impressioni su una delle tavole wave da Windsurf della Starboard: la Hyper nella misura da 83 litri.
Windsurf: le impressioni della tavola Starboard Hyper 83 2024
La recensione è così accurata e ricca di spunti interessanti, che sarebbe un peccato lasciarla confinata nel forum. Si rischierebbe che con il tempo si perda un po' nella marea di discussioni costantemente aperte nel forum. Ho pensato quindi di metterla in evidenza, trasformandola in un articolo specifico, che rimarrà sempre facilmente reperibile nella sezione di Waterwind dedicata alle recensioni dell'attrezzatura.
Vi lascio dunque alle parole di Stefano, che ha anche fatto un dettagliato confronto con la sua precedente tavola, la Quatro Pyramid 2021.
Prima prova in acqua
"Ciao ragazzi, ho da poco l'Hyper 83. L'ho potuto provare qui in Sardegna nella coda di quest'ultima perturbazione di settembre in condizioni di vento sostenuto ma estremamente rafficato, con grandi buchi di vento che mi hanno permesso di valutarne il galleggiamento e la partenza in planata in condizioni "float and go" . Premetto che il mio peso è 72 kg. e dunque è un giudizio rapportato al fatto che io sono un "leggero", pertanto ciò che dico potrebbe evidentemente non risultare vero per un windsurfer di 85 kg. Quello che esprimo qui non è un giudizio completo perché è basato su una prova molto limitata ed inoltre non è neppure un giudizio assoluto, bensì relativo, determinato più che altro dal confronto con la mia tavola di provenienza, che è la Quatro Pyramid 2021 (quella rossa per intenderci).
La prima impressione che più mi ha sorpreso è stata la rapidità di planata, che invece mi aspettavo essere il suo punto debole; l'Hyper parte in planata con molta facilità e comunque sicuramente prima della Pyramid. Incuriosito da questa inaspettata caratteristica, mi sono procurato una dima per vedere la rockerline che Starboard definisce "plenty of noise rocker e tail kick". Ebbene, con non poca sorpresa ho verificato che la tavola è estremamente dritta in tutta la parte centrale, diciamo dal piede d'albero sino alle pinnette laterali, terminando con un modesto tail kick. Pertanto posso dire che l'affermazione di Starboard (plenty of tail kick) non trova affatto riscontro nella realtà, a dimostrazione che non si possono fare miracoli: se la tavola plana così rapidamente come mi è sembrato, doveva necessariamente avere una rocker line decisamente fast, tanto che al confronto la Pyramid è davvero una banana.
La seconda cosa che ho notato è la notevole capacità di sostenere il mio peso in assenza di vento, permettendomi di sollevare la vela abbastanza agevolmente con la cimetta di recupero; questo mi fa pensare che in realtà il volume sia leggermente di più degli 83 litri dichiarati. Ottima caratteristica è quella di assorbire molto bene la ciopposità dell'acqua e di non scomporsi nei bottom turn in velocità in condizioni di vento forte, risultando in questo ambito più rassicurante della Pyramid (che è un po' più ballerina), confermando pertanto la natura di tavola particolarmente dedicata a condizioni di onda veloce e potente.
Quanto invece alle caratteristiche di surfata mi è sembrato (ma è solo un'impressione limitata alla breve prova in acqua) che la tavola sia certamente ben reattiva ai cambi di bordo, ma forse un po' meno "surfy" della Pyramid; per intenderci, mentre la Pyramid ispira più un uso surf-style, l'Hyper sembra più concepito per surfate potenti e ad alta velocità, più per condizioni downtheline".
Seconda prova in acqua
"Il meteo un po' avaro di condizioni non mi ha ancora permesso un test esaustivo dell'Hyper, comunque ho potuto usufruire di una giornata a Chia con un metrone d'onda e vento side-off (più off che side per la verità) che mi ha permesso di agganciare qualche discreta onda. Continuo così il confronto con l'altra tavola di riferimento, cioè la Quatro Pyramid . Come detto, la condizione di onda piccola e vento rafficatissimo e debole mi hanno quantomeno permesso di fare una prova del fuoco per una tavola dalle linee così tirate. Intanto posso confermare la piacevole sorpresa di una più che accettabile partenza in planata, che confermo un po' più rapida rispetto alla Pyramid di pari litraggio. Ma che differenze ho trovato in surfata fra Hyper e Pyramid ? Non è facile spiegarsi su questo punto, però potrei così sintetizzare: mentre la Pyramid ti conduce po' nelle traiettorie facendo in parte il lavoro per te grazie alla sua fluidità e all'ottimo rilascio nel top turn, l'Hyper esige la tua assoluta iniziativa con una conduzione decisamente più attiva; però ha due caratteristiche fenomenali a mio parere molto importanti: la prima è che da un senso di sicurezza e controllo schiacciando sul bottom in piena velocità che la Pyramid neppure si sogna, e la seconda è che va esattamente dove decidi mandarla con una precisione chirurgica, caratteristica che in parte ha anche la Pyramid ma in maniera non altrettanto efficace e con qualche incertezza in più; la Pyramid però in parte ripaga col fatto di richiedere meno forza nel girare il top turn. Sono ovviamente giudizi da prendere con le pinze, date le condizioni un po' scarse. Direi che forse mentre la Pyramid sembra dare il suo meglio in condizioni intermedie e più soft con uno stile di surfata più fluido e più classico, l'Hyper sembra pensato per condizioni più importanti, dove controllo assoluto e precisione fanno la differenza; per intenderci, la Pyramid a Pacasmayo e l'Hyper a Ponta Preta !!!!"
Terza prova in acqua
"Finito quell'orribile vento fra i 40 e i 50 nodi di ieri che è, almeno secondo la mia opinione, quanto di peggio possa aversi per un buon wave-riding e per un buon test sulle attrezzature, finalmente in acqua oggi ad agganciare con l'Hyper 83 alcune ottime onde a Chia con vento side-off leggero, onde non grosse (1 metro e mezzo) ma davvero potentissime (il periodo era 9 - 10 secondi e si partiva come schegge con la 4.8 nonostante un vento di appena 12-14 nodi quasi dritto da terra). L'Hyper ha mostrato in tale condizione tutto il suo potenziale, cioè una partenza bruciante sull'onda ed una risposta agli impulsi davvero immediata che permette di posizionarla con facilità dove si vuole sulla faccia dell'onda; devo dire che con questa tavola riesco ad entrare con più verticalità sull'onda di quanto in passato non riuscissi a fare con altre tavole come la Quatro Pyramid 2020/21 (che comunque è una tavola splendida) o la Goya Custom quad 2020/21 (quest'ultima invece una vera delusione e a mio parere rigida e poco reattiva in surfata pura). Ma una delle più belle caratteristiche dell'Hyper è la dimensione della sua outline rispetto al volume. Sotto i piedi e nella surfata sembra di essere con un 75 litri, però galleggia senza alcun problema sotto i miei 72 kg più muta più rig (recupero la vela dall'acqua con la scottina). Incuriosito da questa sensazione l'ho misurato con attenzione e queste sono le sue reali dimensioni: lunghezza cm. 221, larghezza max cm. 55,7 , o.f.o 32,0, spessore cm. 13,4 , che ha ben vedere, ad eccezione dello spessore, sono le misure tipiche di un 75 litri. La coperta è piuttosto "bombata", e la sua forma a schiena d'asino incita terribilmente ad affondare con forza il rail sottovento, istigando ad una surfata aggressiva aiutata dal grande senso di sicurezza e controllo che trasmette. Devo però dire che non sono tutte rose e fiori. Ho avuto infatti modo di provarla anche in condizioni side-on con vento teso e mare un po' disordinato e devo dire che è risultata davvero sgradevole. Quella forma così performante ed entusiasmante nelle condizioni side-off di Chia si è infatti rivelata davvero poco adatta a quelle opposte e meno-che-perfette condizioni; in quel mare un po' da rodeo infatti la forma della sua coperta si rivela controproducente ed si accusa il suo notevole spessore che fa perdere un po' di feeling con la tavola nel suo rimbalzare disordinato sul mare ciopposo; in più se si prova surfare "bugna in avanti" in condizioni side-on tende a perdere velocità rapidamente, forse a causa della sua poppa stretta e sottile. In conclusione posso dire che se intendiamo usarla in spot tendenzialmente side-off prediligendo una conduzione down-the-line, allora è probabile che disporremo di uno strumento al top; ma nulla concede sul fronte opposto. Pertanto a mio parere, chi volesse una tavola unica per condizioni molto diverse dovrebbe orientarsi su altro. Chi invece dovesse avere in programma di andare a Maui o Capoverde o posti simili allora potrebbe farci un serio pensierino. Per chi invece volesse usarla proficuamente in Sardegna, sicuramente darà soddisfazioni a Chia, al Maresciallo e a Capo Mannu, tre spot solitamente con vento cross-off e onde adeguatamente veloci e potenti, mentre risulterà molto meno soddifacente in spot come Funtana Meiga a causa della lentezza delle sue onde e del vento side-shore".
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