L'amico Pietro, dopo aver scalato alcune delle cime più impegnative del pianeta, ha scoperto il windsurf..... Solo da un anno si dedica al nostro sport, con grande entusiasmo e senza paura, e questo mese di giugno si è buttato nella mischia..., ovvero nelle mitiche acque di Playa Sotavento a Fuerteventura (Canarie, Spagna). Ecco il suo racconto pieno di emozioni, per il quale lo ringraziamo tantissimo, e per il quale gli conferiamo honoris causa il riconoscimento di "Proud member of Waterwind team"!
Windsurf, vacanze: Fuerteventura (Playa Sotavento)
Sono ancora in tempo a tirare il freno a mano su questo aereo che mi porta lontano dal paradiso che ci ha ospitati per una settimana da sogno ... una settimana che ci ha regalato sole e vento a volontà.
Arrivati giovedì sera a Costa Calma abbia mollato i bagagli nel nostro appartamento affittato su airbnb, presso l'agenzia Solymar Calma. Trenta euro al giorno spesi da Dio per un appartamento a 500 metri dalla spiaggia con tutto quello che serve. Camera da letto, soggiorno, cucina, bagno, e un terrazzo vista oceano dove fare colazione ...
Venerdì pochissimo vento, quasi a pensare di essere nel posto sbagliato. Giro di perlustrazione presso gli spot per decidere dove noleggiare. Per primo Ion Club di Costa Calma, che è uno spot sulla spiaggia locale in mezzo agli ombrelloni. Da subito non mi ha affascinato molto, quindi ci siamo spostati al Ion Club di Playa El Risco, uno spot in fondo alla Laguna di Playa Sotavento a circa 5 km da Costa Calma, 9 minuti di macchina: un posto molto selvaggio con possibilità di surfare nella laguna nel periodo di alta marea. Il problema di questo spot è il rovescio della medaglia: con bassa marea ti spari circa 300 metri con l'attrezzatura prima di entrare in acqua. A questo punto, abbiamo deciso di andare a vedere Renè Egli che si trova a circa 3 km da Costa Calma, 5 minuti di macchina; ed è stato amore a prima vista: in riva all'oceano con una zona recintata all'ombra delle palme giganti offre tutto quello che un surfista e la sua fidanzata, moglie, amante possa desiderare. Lettini, ombrelloni, musica ottima e tutta l'attrezzatura che serve per la grande giostra.
Prezzi identici con Ion Club. Ho fatto un noleggio 4 su 6 che ti permette di avere a disposizione 4 giorni non consecutivi senza limiti di tempo. È stata la scelta vincente. Venerdì mi hanno sconsigliato di entrare in acqua per il vento scarso. Guido, il responsabile del Renè, un italiano simpaticissimo, è stata la migliore guida che io potessi mai desiderare per tutta la vacanza surfistica. Abbiamo deciso con la Patty di fare un programma di spiagge al mattino e surf nel pomeriggio quando il vento generalmente aumentava e la bassa marea calmava le onde del mattino. Sabato e domenica le sessioni pomeridiane sono state bellissime.
Il vento è quasi sempre offshore un po' rafficato. Sono partito con una JP magic ride da 145L per scendere domenica ad una 135L. Planate controllate senza piedi nelle straps, con piccoli saltini sulle onde, mi hanno fatto capire che avrei potuto osare di più.
Lunedì, però, il vento ha deciso di farsi vedere, oltre 35 nodi rafficato come pochi; quindi ho deciso di non rischiare e giocarmi il primo jolly. Abbiamo visitato il nord dell'isola che è qualcosa di meraviglioso. Tappa obbligatoria a Corralejo e a El Cotillo dove si trova La Concha, una spiaggia bianchissima con una laguna cristallina che vi lascerà senza fiato.
Cena consigliata al ristorante Bahia a La Pared con tanto di tramonto sull'oceano, che vi farà guadagnare un mega bonus con la vostra compagna da giocarvi nei prossimi giorni … o la sera stessa.
Martedì ancora vento forte, meno del giorno prima ma con onda altissima (almeno per me), che superava 1,5 metri anche a largo.
Guido mi ha consigliato di giocarmi anche il secondo jolly, e ancora una volta la scelta è stata vincente perché mercoledì mi sono sparato oltre 7 ore in condizioni fantastiche. Questa volta ho fatto il grande passo e ho preso una starboard da 121L che mi ha fatto godere come un riccio. Inizio giornata con la waterstart, un po' di pazienza, un'ora di prove ed eccola che arriva una dietro l'altra.
A questo punto parto e in più bordi ho inserito il piede davanti nella strap senza perdere la planata. Quello dietro, però, mi mandava ancora all'orza quando tentavo di inserirlo. In una di queste planate, sono passato a razzo di fianco ad Alejandro uno degli istruttori di Renè, che mi ha subito spiegato dove stavo sbagliando. I piedi vanno inseriti uno dietro l'altro subito senza aspettare: pam-pam, come diceva lui e mantenendo il peso su quello davanti rimanendo col corpo indietro. Un po' di cadute ma avevo capito il concetto. Mi sono detto, domani mattina o la va o la spacca.
Ed eccomi giovedì mattina carico di adrenalina. Parto ancora con la starboard 121L e una 6.2 Premium Hornet... Subito in planata subito alcuni voli tentando di inserire i piedi. Ma poi ... pam-pam ed eccomi con entrambi i piedi dentro che parto a razzo ... ma una raffica mi butta giù poco più avanti. Urlo di gioia e preoccupazione per tutta la gente, a cui dovrò pagare da bere.
La mattinata di giovedì è troppo corta: un aereo dovrà portarci a casa nel pomeriggio. e quindi decido per qualche bordo ancora con i piedi fuori. per non perdere tempo con le cadute, e per finire in bellezza con un'ultimo coi piedi dentro. Altre 4 ore da sballo. Sono felice, ho passato una settimana da sogno, abbiamo girato l'isola da una punta all'altra, e ho raggiunto l'obbiettivo.
Yahoooooooooo !!!!!!
Pietro Vataman
Un breve video mandatoci da Pietro, mentre parte dalla spiaggia.