Il 14 settembre 2014, il lago di Como ci ha regalato finalmente una bella domenica d'estate, con un'ottima Breva sui 15 - 20 nodi. Il gruppo di uscite di Waterwind si è trovato a Gera Lario (Co), agguerrito, e deciso ad esercitarsi con la navigazione back winded. Ne è uscita proprio una bella giornata, in piacevole compagnia, durante la quale abbiamo imparato qualche trucco in più, e, come sempre, ci siamo scambiati parecchi consigli.
Una giornata di windsurf a Gera Lario (Lago di Como), per imparare la navigazione backwinded
Ci siamo trovati alla spiaggia di San Vincenzo intorno alle 11,30. Il sottoscritto ha portato dietro la seconda edizione del Tricktionary, la bibbia del windsurf, e Mik aveva fatto qualche utile fotocopia. Dopo aver armato un rig completo, ed averlo collegato alla tavola, abbiamo provato a simulare la manovra a terra. Io ho letto il testo in inglese ad alta voce, mentre Mik, aiutato da Boris, si è prestato a fare da simulatore, eseguendo i movimenti spiegati nel testo.
Ci siamo concentrati sulla spiegazione dell'ingresso in navigazione back winded, sia attraverso una sorta di virata normale, sia attraverso una semi heli tack. Abbiamo anche esaminato la spiegazione, riportata nel testo, su come gestire gli scarsi e le raffiche.
Poi, siamo entrati in acqua con il vento ancora relativamente leggero della tarda mattinata, anche se Domenica la Breva ha iniziato a soffiare presto.
Personalmente, finché il vento è rimasto debole, sono riuscito ad entrare abbastanza facilmente in navigazione back winded attraverso una semi heli tack. Anche gestione della vela in tali condizioni non mi è sembrata impossibile. Pertanto, i primi momenti sono stati di una certa soddisfazione.
Poi, ho provato ad entrare in navigazione back winded attraverso l'esecuzione di una specie di virata normale, ma devo dire che l'esercizio mi ha generato una certa confusione, in quanto richiedeva di eseguire diversamente l'uscita dalla virata, mettendo in discussione i movimenti abituali, che ormai ho quasi automatizzato.
Intorno a me gli altri compagni di sventura si sono tutti dimostrati piuttosto svegli ed abili (forse anche più del sottoscritto). Se qualcuno apprenderà alla perfezione la manovra prima del sottoscritto, ovviamente verrà depennato all'istante dalla mailing list e dal gruppo di uscite di Waterwind !
Nel frattempo, il vento si è alzato bene, superando i 10 nodi. La maggior difficoltà nell'esecuzione della manovra, e la voglia di planare ci hanno portato a rientrare a terra tra le 13,30 e le 14, per uno spuntino, e per armare vele un po' grosse di quelle usate durante le esercitazioni.
Ed è qui che ho commesso l'errore....
Abituati alle Breve di questa estate, spesso insoddisfacenti, abbiamo sotto valutato l'intensità di quella di questa Domenica. Mi risuonano ancora in testa le parole di Boris, che ha armato una 7.5: "io vado sul sicuro...."
E, infatti, ad un certo punto del pomeriggio, come dimostra il video, ho beccato Mik schizzare come un missile con la 5,2 e la sua 100 lt. Ed io, a quel punto, mi sono chiesto: ma che ci faccio in mezzo al lago con una 7,2?
Devo dire che la 6,3 sarebbe stata molto più divertente. Il vento andava a folate, ma quando il lago, più o meno omogeneamente, per quasi tutta la sua larghezza, s'increspava e si scuriva, arrivavano delle botte, che con la 7,2 veramente toglievano il fiato, e consentivano di attraversarlo quasi da sponda a sponda in planata. Facevo, però, troppo fatica a chiudere la vela, anche se molto cazzata di caricabasso per sventare. Anche la 125 in tali condizioni si è rivelata troppo grossa (voglio una 110 FSW!!), e sul chop discreto che si è formato, mi sono ritrovato diverse volte con la pinna completamente fuori dall'acqua. Al rientro a fine giornata, ho scoperto con stupore che Carlo era uscito con una Ezzy 9,5..... Dicono, e lui lo ha confermato, che le Ezzy hanno un ampio range di vento di utilizzo, e che sotto raffica danno una risposta graduale e non brusca, ma una 9,5 con 20 nodi, per me è da superman. Complimenti!
In alcune planate, mi sono trovato affiancato a Boris, e, come anche lui ha riconosciuto, è stato bello viaggiare in parallelo a tutta birra. In una di queste occasioni, su uno scarso, ho poggiato un po' per non perdere velocità, e poi mi sono dovuto buttare in acqua per non andargli addosso.
Il vento, infatti, per quasi tutto il giorno non è mai stato stabile nè per intensità nè per direzione, costringendo in planata a fare continue correzioni di assetto. Non il top!
I miei propositi di esercitarmi a manovrare, se ne sono andati a benedire abbastanza presto, sia perchè arrivavo alla fine delle planate troppo affaticato, e sia perchè, soprattutto, in occasione della strambata power, decisamente troppo veloce.
Nella prima parte della sessione, ho preso a cuore il caso di Boris, che vuole imparare a fare la waterstart..... Beh, anche perchè spero, presto, di portarmelo dietro in qualche spot giusto....
Ho imparato la waterstart solo da un anno, ma questa estate, con la 86 litri, ho fatto talmente tanta pratica..... da progredire rapidamente.
Così, ci siamo messi in mezzo al lago, e gli ho mostrato la posizione giusta della tavola e della vela, e come arrivarci, per sollevare la vela dall'acqua, cercando si sfruttare la galleggiabilità della tavola. Il trucco, infatti, è utile soprattutto con vele grosse e quando si è un po' stanchi (mentre con vele piccole conviene sempre prendere la vela dalla penna, puntandola un po' nel vento, e farsela sollevare completamente da questo rapidamente).
Gli ho spiegato, anche come orzare e poggiare, tenendo la vela sollevata, e con il corpo immerso completamente in acqua. Ad un certo punto, siamo tornati vicino a riva per provare gli esercizi più comodamente (quanto mi manca la spiaggia della Punta...!). Boris impara presto l'arte e mettila da parte.....!
Insomma la giornata è stata di soddisfazione, e se non fosse stato per la mia 7.2, e per la coda al rientro... quasi perfetta.
Aloha. Fabio Muriano
Qui sotto, il video della giornata (settarlo a 1080 hp per vederlo in HD, in caso di connessione veloce)
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