Andare in Francia del Sud a fare windsurf è sempre un'esperienza entusiasmante. Questa volta (settimana di aprile dopo Pasqua) sono stato a Six Four Les Plages, per una settimana di windsurf e di turismo. E' una zona che adoro, perché offre veramente tante possibilità, agli sportivi (sport acquatici, ed escursionismo), ma anche dal punto di vista paesaggistico e storico. Inoltre, è a meno di 500 km da Milano, e si raggiunge, traffico permettendo, in meno di 5 ore.
Sfruttando i consigli degli amici Adolfo e Norberto, sono uscito con vento di maestrale negli spot di Le Brusc (Six Four) e La Madrague (Hyeres). Sono state delle belle uscite, soprattutto quella a La Madrague, con vento oltre i 25 nodi. Durante la settimana ha fatto anche tre giornate di vento da Est/Sud-Est. Nello slide show potete vedere come lavorano gli spot di Hyeres in queste condizioni: acqua piatta ed amanti delle tavole slalom e formula a La Madrague, onde a tavole piccole a La Bergerie.
Lo spot di Le Brusc è situato in un contesto paesaggistico molto bello, con la laguna omonima poco più a Sud (proibito il windsurf al suo interno), che offre scorci naturali magnifici; è chiusa da L'Ile du Grand Gaou e l'Ile des Embiez verso sud ed ovest, su cui si possono fare magnifiche passeggiate (o jogging la mattina, come ho fatto io!). Io sono uscito dalla spiaggia poco prima del villaggio di Le Brusc, dove c'è anche una piccola scuola di windsurf (La Cahute), tirando bordi verso il centro della baia, ovvero davanti agli altri due mitici spot della zona, La Coudouliere e Brutal beach, dove, con venti forti e con onde che diventano notevoli, si esibiscono i migliori waver francesi (Thomas Traversa per citarne uno).
Il giorno della mia uscita il vento variava tra i 15 ed i 20 nodi. Sono uscito con una vela da 6.3 e tavola freeride da 125 litri. Davanti a Le Brursc, con il maestrale, l'acqua rimane relativamente piatta; sotto vento, in tali condizioni, vi sono spiagge di sabbia, e lo spot può considerarsi sicuro. Davanti a La Coudouliere, anche con il vento da me incontrato, si è formata un'onda di 1 metro e mezzo circa, quasi frangente a 100 metri circa dalla costa, veramente divertente per iniziare a fare dei semplici salti all'andata, e da surfare al ritorno.
L'uscita a La Madrague è stata più adrenalinica. Il maestrale si è alzato bene alle 15,30, ma io, dovendo tornare a Monza in nottata, sono uscito già alle 14, con la 6.3, quando il vento già soffiava a 15 nodi medi. Bei bordi divertenti, già nella prima ora di uscita. Questo è uno spot che adoro perchè consente di osare quello che si vuole, tanto il vento ributta in spiaggia (tutta sabbia). Così ne ho approfittato per perfezionare la partenza dall'acqua, e per approcciare la Speed Jibe che è il mio prossimo obiettivo. Poi, come detto, sua maestà il maestrale è entrato alla grande, superando i 25 nodi nel momento migliore, e, mentre l'amico Norby prima armava una 5.8, e poi una più adatta 4.7, il sottoscritto, per mancanza di tempo, rimaneva fuori con la 6.3, tirando bordi a tutta velocità e di pura goduria, anche se, sotto le raffiche più forti, un po' fuori controllo. Eccitazione pazzesca.....
Peraltro, la cosa bella di questo spot è che si può sia planare e cavalcare le onde a poche decine di metri dal bagnasciuga con grande divertimento, anche se in mezzo ad un traffico maggiore di surfisti e kiter, sia tenersi anche a 100-200 metri dalla costa (la baia è enorme) per delle belle cavalcate solitarie.
Nel giorno della nostra uscita, l'onda non era ancora molto formata, essendo il primo giorno di maestrale, ed anche davanti allo spot L'Almanarre, dove è sempre più grande, non superava il metro e mezzo, anche se già lunga.
Al rientro ho avuto qualche difficoltà di orientamento, in quanto dal mare non è facile riconoscere l'unico edificio (un piccolo bar), presente al centro della lunga spiaggia de La Madrague, dove avevo parcheggiato la macchina. Meglio, forse, uscire le prime volte all'estremità sud della spiaggia (se non uscite a L'Almanarre, ovvero all'estremità nord del litorale), dove è più facile prendere dei riferimenti. Poi, quando si conosce bene il posto, ovviamente non ci sono più problemi.
L'unica nota negativa del posto è l'elevata quantità di kiter, che anche se in genere educati (uno vedendomi alle prese con i miei tentativi di partenza dall'acqua mi ha chiesto se avevo problemi), hanno ormai invaso quasi completamente lo spot de La Madrague fino alla parte centrale della baia. L'affollamento rende incrementa il rischio di collisione, soprattutto con vento forte, in quanto l'errore umano o qualche disattenzione da parte di un surfista o di kiter può sempre capitare. In teoria, l'amico Norby mi ha detto che la zona dei kiter dovrebbe essere limitata ad una porzione della baia, ma evidentemente la regola non è molto rispettata. Questo problema dovrebbe essere, a nostro avviso, ragionevolmente risolto in maniera decisa.
Al rientro, quattro chiacchiere con l'amico Norby sulla giornata, e poi partenza da Hyeres per casa nel tardo pomeriggio in direzione di Milano, e quando si va via da Hyeres, si sogna subito di tornarci......
Abbiamo perlustrato ma non provato anche altri spot: Bandol, e La Seyne sur mer - plage de Les Sablettes. Maggiori dettagli nella sezione "Recensioni spot".
Buon vento. Fabio Muriano.
Per vedere lo slideshow completo (oltre 70 foto) delle uscite, o per scaricare le foto, clicca qui.
Qui sotto, il video dell'uscita a Hyeres del 26 aprile 2014 (settate la risoluzione a 720 hp, se volete vedere il video in HD).