Veloce trasferta in Francia, per sfruttare la previsione di Mistral, e godersi due giorni di windsurf alla Coudouliere. Un'occasione che ci ha consentito di capire meglio come funziona lo spot.
Windsurf, report: Coudouliere, Francia, 24-25 aprile 2023
Nonostante il rischio di trovare traffico in autostrada, per i giorni di vacanza legati alla festa della Liberazione, non sono riuscito a resistere al richiamo del mare, e sono partito ancora una volta per Six Fours. Con me, il giovane (beato lui) Matteo, mio compagno di viaggio a Moulay nel giugno 2022.
Siamo partiti domenica, per fare le cose con più calma, e ci siamo sistemati in un piccolo appartamento a La Seyne Sur Mer, economico ma comfortevole e dotato di tutto, con il valore aggiunto di trovarsi in un quartiere molto tranquillo. Una validissima alternativa agli alberghi low coast della zona, dove nel febbraio dell'anno scorso sono stato vittima di un furto che mi ha segnato....
Lunedì mattina, come da previsione, il vento ha iniziato a soffiare abbastanza presto, con direzione da Ovest. Mare quasi piatto ovviamente, con Guillame che ci ha subito confermato che le boe di Marsiglia non mostravano segnali di swell in arrivo. Matteo, che mancava dalla Coudouliere da anni, si è subito dimostrato impaziente di entrare. Io, invece, consapevole di quali belle condizioni può regalare la Coudou, ho preferito aspettare, ed ho portato Matteo a fare una passeggiata a Cap Negre.
Comunque, siamo entrati in acqua in tarda mattina, quando il vento è cresciuto di intensità, io con la Ezzy Elite 4.2 2019 ed il Tabou da Curve 88, con pinne originali (mi sono portato dietro solo questa tavola), e Matteo con Severne Blade S-1 2023 4.2 e Fanatic Ultragrip 86.
La mattina e fino alle prime ore del pomeriggio, la Coudouliere è stata ben lontana dalla sua fama: vento con direzione infelice, e per di più instabile; quasi nulle le chanches di surfare, per assenza di onde di misura decente, e superficie d'acqua disordinata. Io ho fatto un'ora e mezza in acqua, ma senza grande soddisfazione.
Le cose sono migliorate decisamente da metà pomeriggio, quando il vento è diventato più forte e stabile, e si è alzata un'onda interessante, in alcuni casi di quasi due metri e ripida, e quindi divertente. Io ne ho presa una molto bella, sulla quale non ho potuto fare a meno di urlare per l'eccitazione (le onde fanno diventare scemi, lo ammetto). Continuo ad avere difficoltà a surfare le onde in condizioni onshore (come quasi tutti): risalire l'onda in switch con la vela bugna in avanti, è davvero complicato per me, e mi sono preso, diverse volte, la vela in faccia al momento del cut back.... Che nostalgia per il side off...
Comunque, nel corso della giornata, ho ripreso un po' confidenza ed ho migliorato la mia surfata.
Nonostante il lunedì lavorativo in Francia, lo spot si è via via riempito di riders locali, tra cui ormai molte facce mi sono note, e con cui mi piacerebbe scambiare qualche chiacchiera in più se il mio francese fosse migliore. Mi limito in genere a qualche consiglio sulla vela, ed a qualche breve considerazione sulle condizioni offerte dallo spot. A furia di venire in Francia, prima o poi imparerò un po' più di francese....
Tra gli altri, ho notato un giovane ragazzo locale, F3003, Esteban, che ha mostrato dei bei numeri, tra cui uno speed loop, niente male, droppando un'onda nel rientro a riva. Come sempre, diverse le presenze femminili, che fanno sembrare, almeno qui, questo sport meno maschile.
Io mi sono goduto fino in fondo la seconda metà del pomeriggio, ed ho fatto altre due ore in acqua, uscendo quasi alle 18,00, piuttosto stanco.
Non è stata davvero la miglior Coudou, come poi ci siamo scritti con alcuni rider locali, ma comunque ci ha fatto divertire.
Mi pare di aver capito che per avere davvero onde belle alla Coudou, il ponente o maestrale debba iniziare a soffiare almeno dalla zona di Marsiglia, se non da Gruissan. In tal caso, il vento fa in tempo ad alzare il mare. Se, come invece accaduto in questo weekend, il ponente inizia a soffiare dalla zona di Six Fours, il piano d'acqua rimane quasi piatto, o le onde, comunque modeste, si alzano solo se il vento raggiunge una buona intensità e soffia almeno per 4-5 ore. Lezione imparata, per decidere bene quando fare la trasferta dall'Italia.
Siamo ritornati all'appartamento ben affamati, ed assetati....., e per via qualche bicchiere di troppo di un bel vino rosso Cote du Rhone, e di un Taboulet con qualche peperone crudo di troppo, la mia nottata è risultata un po' troppo movimentata.... A volte, è meglio ricordarsi che siamo quasi degli atleti..... Ah, ah.
Martedì 25 aprile, le previsioni davano vento più intenso nel pomeriggio. Dovendo rientrare in Italia, e, come noi, qualche altro milione di connazionali di rientro dai giorni di vacanza, non abbiamo potuto sfruttare al meglio il pomeriggio. Siamo stati in acqua dalle 13,00 alle 14,30 circa, con vele da 4,7, e con piano d'acqua davvero disordinato, ancora una volta per colpa dell'instabilità del vento. Le frequenti raffiche si aprivano a ventaglio sulla superficie del mare, determinando molti cambi di direzione, a variazioni di intensità del vento. Navigare in queste condizioni è davvero faticoso. In più, almeno per me, è emersa tutta la fatica del giorno prima. Ho cercato di allenarmi un po' su alcune manovre, ma non ho combinato granchè.
Alle 16,00, quando nel frattempo il vento era diventata da 4,2, siamo partiti e siamo arrivati a Milano poco dopo le 23.....
Au revoir. Fabio
Qui sotto, la slidegallery dei due giorni alla Coudouliere (oppure, clicca qui).
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