Sfruttando un Maestrale che si è orientato da Ponente sulla parte della Costa Azzurra vicina all'Italia, domenica 9 dicembre 2018 sono uscito per la prima volta a Juan Les Pins (Antibes). Un'uscita piacevole, e relativamente tranquilla, con 30 nodi, ed una temperatura piacevolmente imbarazzante.
Windsurf, report sessioni: Antibes Juan Les Pins, Francia, con Ponente
Questo weekend, è stato caratterizzato dalla prima vera botta di Maestrale dell'inverno, durata più giorni (infatti, è ancora in corso oggi, lunedì), con i classici spot della Francia del Sud, della Sardegna, fino alla Sicilia che hanno lavorato a pieno regime. Capo Mannu e la Coudouliere hanno regalato condizioni molto belle.
Il sottoscritto, stavolta, non ha potuto sfruttare a pieno le condizioni, avendo promesso da tempo un'allegra trasferta in famiglia per il Ponte dell'Immacolata, ed avendo la tavola wave ferma ai box, in attesa di riparazione. Ma ho fatto in modo di orientare, ugualmente, la trasferta familiare verso la Francia, per cercare di piazzare, comunque, un'uscita. E l'occasione è stata interessante per verificare come lavorano gli spot di Juan Les Pins (Antibes), e Cannes con ponente.
Le limitazioni poste dall'attrezzatura (al momento, ho disponibile solo il Tabou 3S 106 LTD) mi hanno indotto a cercare spot adatti al tipo di tavola, ed alle conseguenti misure di vela abbinabili.
Per domenica, la maggior parte dei modelli previsionali dava vento forte da ponente nel sud della Francia, che, eccezionalmente, avrebbe raggiunto anche la zona di Cannes ed Antibes. Verso le 10,00 sono andato quindi a perlustrare la spiaggia di Juan Les Pins. Ho iniziato prima dalla zona di sottovento (verso il nucleo principale della frazione).
Qui, il vento si presentava piuttosto disteso, con un'intensità più o meno costante di 30 nodi (con rari cali a 18-20). Purtroppo, il mare qui si presentava molto chopposo, con un onde di circa 50-100 cm, piuttosto caotiche. La prospettiva di fare una sessione a rimbalzare sull'acqua da un chop all'altro non mi allettava per nulla. Per uscire qui, l'attrezzatura ideale sarebbe stata una tavola sugli 85-90 litri (soprattutto più corta della mia), da abbinare alla 4,2.
Pertanto, ho deciso di andare a verificare, per scrupolo, anche le condizioni di Cannes Palm Beach (dove, però, sulla carta il vento avrebbe dovuto essere più forte). Guidando sulla litoranea verso Cannes, mi sono reso conto che l'acqua, nel canale tra Cannes e l'Isles des Lerins, veniva nebulizzata dal vento....(leggete il report relativo a Cannes, dove sono andato a fare un giro di perlustrazione nel pomeriggio). Ma, mentre mi dicevo "che ci vado a fare a Cannes", ho notato che, spostandosi verso ovest, ovvero sopra vento, la spot di Juan Les Pins presentava condizioni sempre più idonee per un'uscita, anche se con vento un po' più rafficato. L'impressione era confortata dalla vista di altri surfisti intenti ad armare.
Così, poco prima del porto di Golf Juan, vedendo alcuni posti dove parcheggiare a bordo strada, mi sono fermato ed ho deciso di tentare l'uscita.
Ho armato la Ezzy Elite 4,7, per gestire meglio il vento instabile, nei primi 50 metri in prossimità della riva. E' stata un'uscita divertente, nella prima ora, in cui mi sono allenato su diverse manovre, con un vento orientato da Ovest, accettabilmente stabile, anche se le condizioni mi hanno ricordato parecchio la famigerata Noli.... Ad uscire, infatti chopettino corto e ripido, in grado di far staccare dei bei salti, nonostante l'altezza contenuta, per via della velocità notevole, indotta dalle raffiche spesso veramente intense.
Spesso, la 4,7 fuori è risultata enorme, costringendomi a viaggiare con la vela completamente aperta. Più piacevole il bordo di rientro, quando l'acqua si spianava, o almeno si poteva viaggiare in favore di chop. Devo dire, comunque, che al di là della qualità modesta dell'uscita, è stato impagabile poter di nuovo uscire a piedi, testa e mani nude! Il termometro della macchina, infatti, è arrivato alla temperatura imabarazzante di 20 gradi, e l'acqua del mare in questo periodo è di circa 17 gradi. Insomma una pacchia. Adoro stare in mezzo al mare d'inverno (in realtà anche quando è in tempesta...). Lo considero un privilegio che ci regala questo sport.
La mia muta O'Neill, ovviamente, si è dimostrata anche eccessivamente calda per queste condizioni (sono uscito a piedi nudi, anche per disperdere volutamente un po' di calore), e dovrò aspettare altre condizioni per testarne a dovere la tenuta la freddo. Nella seconda ora di sessione, il vento si è orientato leggermente più da Nord, ed è diventato un po' on-off. Ho tirato ancora qualche bordo, e poi ho deciso che era abbastanza. Sono andato a vedere le condizioni pazzesche di Cannes Palm Beach, per poi recuperare la famiglia ad Antibes.
Ciao. Fabio
Senza il vostro sostegno, Waterwind non esisterebbe. Diventa nostro supporter!
Se vuoi fare pubblicità con noi, leggi qui, o contattaci.
Collabora con noi. Leggi qui!
Acquista i nostri gadgets. Visita il nostro canale YouTube.
Un breve video dell'uscita