Max, rider di Genova e collaboratore di Waterwind, ci ha mandato questa recensione della tavola Custom MOJO TINY 102, prodotta dal marchio ungherese di tavole da windsurf.

Windsurf, test tavole: Custom MOJO TINY 102

Non avevo mai provato le tavole Mojo, e la prima cosa che mi ha colpito è stata la disponibilità estrema del responsabile del marketing e delle vendite.

E qui viene il bello, perché questa Tiny 102 l’ho comprata “usata” da un amico che per motivi di salute (schiena a pezzi) me l’ha venduta ad un prezzo stracciato nonostante fosse praticamente nuova di zecca.

E quindi? Cosa c’entra la comunicazione con il sales manager direte voi? Ve lo spiego subito.

Nonostante avessi già sentito parlare molto bene delle Mojo boards, avevo il dubbio che una compact wave, benché di litraggio generoso, non fosse la tavola più indicata per le condizioni di vento bucato e non molto forte come lo scirocco Genovese.

Il mio amico non l’aveva praticamente mai messa in acqua, quindi, chi meglio di un responsabile dell’azienda poteva darmi tutti i ragguagli di cui avevo bisogno?

Ho immediatamente scritto a Bertalan dicendogli la verità, per correttezza, aspettandomi di essere liquidato in modo piuttosto sbrigativo.

Contrariamente alle mie previsioni, tra noi si è instaurato subito un rapporto di simpatia e stima reciproca. Bertalan mi ha rassicurato sulla bontà della mia idea, dicendomi che il Tiny 102 poteva rappresentare un ottima scelta per condizioni side-on anche con onda disordinata e vento limite sui 15/18 nodi.

Detto fatto, chiamo il mio amico e mi faccio spedire la tavola.

La costruzione è la Hard rock, la più robusta e costosa delle 4 possibilità in catalogo per questo modello. La tavola è praticamente indistruttibile, pesa 6,7 kg con pinna e straps e vene fornita insieme a una bellissima custodia dedicata.

Dicevamo che ci sono 4 versioni: quella più leggera pesa 6,4kg e i prezzi variano da 1690 euro della costruzione standard ai 2190 della hard rock.

Si possono scegliere le grafiche anche custom (con sovrapprezzo), il numero di pinne (3 o 4), e si può decidere persino il disegno della poppa (nel mio caso ho un bellissimo diamond).

Per ogni informazione comunque vi consiglio di andare a dare un’occhiata nel sito molto ben fatto e semplice da consultare, e, in ultima analisi scrivere su Facebook o via mail direttamente a Bertalan che vi darà tutte le info necessarie.

La prova in acqua

La prima volta ho usato la tiny con la mia vecchia Severne 5,6 pro.

Il vento era davvero al limite, 14/15 nodi di punta, molto rafficato e bucato. Sono uscito a fare un paio di bordi solo per la curiosità di vedere come si sarebbe comportata la nuova arrivata. A parte il feeling immediato con le dimensioni e la distribuzione dei volumi, ho sempre planato “a scendere” sfruttando le piccole onde formate dal vento.

Una volta rientrato la prima cosa che mi è stata detta è se mi ero fatto costruire una tavola “truccata”, con più litri dei 102 dichiarati.

Onestamente non pensavo di trovare una partenza in planata così repentina, sopratutto in condizioni del genere, quindi ho cominciato a fremere per una prova più “seria”.

Finalmente, grazie a un paio di belle sciroccate da 18/20 nodi ho potuto spremere per bene questa Tiny con la mia Severne S1 5.0! Confermata la rapidità nella partenza in planata, mi ha stupito la velocità, notevole per una tavola wave pura. Ottima nei salti, e, in surfata, sembra di avere una tavola con 20 litri in meno da quanto è fluida e maneggevole… L’ho fatta provare a un amico perché volevo avere un altro parere, e le impressioni sono state esattamente uguali alle mie!

Concludo dicendo che sono totalmente soddisfatto di questa tavola alla quale non trovo praticamente nessun difetto.

In questo momento sono “coperto per le misure più piccole, ma la prossima tavola da 82lt sarà molto probabilmente una Mojo!

Aloha. Max