Davide, amico windsurfer, membro del team Waterwind, questo agosto l'ha fatta grossa, ed è andato a provare il mitico spot di Jericoacoara, in Brasile. Ci ha mandato questo fantastico resoconto, che ci ha già fatto venire voglia di tornarci con lui al più presto....
Windsurf, recensioni spot: Jericoacoara (Brasile)
Jericoacoara (Jerì) è una località del nord del Brasile, a 300Km dall’aeroporto internazionale di Fortaleza. E’ da almeno un decennio una meta consolidata x i windsurfisti grazie alla costanza dei venti; gli alisei soffiano qui da Luglio a Dicembre. In passato era un villaggio di pescatori , ora è un piccolo paesino pensato per i turisti, ma che ha comunque un fascino molto particolare; si trova all’interno, in un parco naturale in cui le strade sono tutte di sabbia e di conseguenza è raggiungibile solo con un 4x4. Ha un clima equatoriale (secco da Giugno a Dicembre, piogge da Gennaio/Febbraio a Maggio/Giugno), ci sono molte palme, e il vento, con varie intensità, qui c’è a ogni ora del giorno e della notte.
Dal punto di vista del vento appunto, la sua particolarità è di offrire una costanza di vento “forte” impressionante: su 17 giorni la vela più grande usata è stata la 4.7 (peso 68Kg), e parlando con chi ci è stato diverse volte, il vento qui è sempre cosi in questo periodo (agosto).
Windsurf e venti
Qui gli alisei soffiano costantemente da Luglio a Dicembre (in questi due mesi “borderline” sono possibili dei giorni in cui il vento è leggero). Le maree qui sono abbastanza evidenti, e sono sempre da tenere in considerazione durante le sessioni in acqua.
C’è un po’ di onda, che diventa sempre più grande verso Ottobre/Novembre. Gli appassionati di wave vengono qui in questi mesi. Per contro il vento “cala leggermente” andando verso Dicembre. Se avete intenzione di venire qui nel periodo di capodanno, ci hanno detto che qualche giorno di “buco” può capitare.
Ad Agosto le onde sono abbastanza gestibili (anche da windsurfer di medio livello): uscendo troverete dei bei trampolini (stretti e alti, sul metro o poco più) con vento side (mure a dx), ideale per prendere confidenza coi primi salti. Io non avevo mai saltato, e dopo qualche dritta di amici sono riuscito a combinare qualcosa e divertirmi. I local, anche con onde cosi, riuscivano a uscire di più di 2 alberi…
Tendenzialmente i local dicono che le onde solitamente crescono con la marea (quindi entrando con il picco di bassa marea, si dovrebbe vederle crescere), ma non è sempre cosi: dipendono da molti altri fattori.
Windfinder con il vento non ci prende moltissimo: azzecca più o meno il trend, ma ci sono da aggiungere sempre 5-10 nodi del termico. Solitamente il vento si alza dalle 10 e si stabilizza nel pomeriggio (e ruota anche leggermente, proprio per effetto del termico), momento in cui raggiunge la sua max intensità. Effettivamente, la prima settimana è stata cosi, mentre nei giorni successivi il picco l’ha fatto nelle ore centrali e dopo le 15 cominciava a calare sensibilmente.
Tutta la baia della main beach di Jeri è sottovento, quindi qui il vento è bucatissimo e rafficato; i corsi per principianti vengono fatti qui, anche se le condizioni non sono ottimali.
Spots
Main spot
Il main spot si trova, guardando il mare, a dx della spiaggia principale (vedi foto sotto). Si esce mura a dx, e nei primi 100 m, si trovano discreti trampolini. Fuori ci sono dei bei panettoni (anche un albero) e si riesce tranquillamente a saltare anche qui. Specie in certi giorni con belle onde, i bordi sono tutt’altro che tranquilli… quindi non avrete sicuramente modo di annoiarvi!
Una cosa che mi è piaciuta molto è la possibilità di riposarsi quando si vuole: nel bordo di rientro si arriva alla zona dove si tocca, quindi si riesce a prendere fiato quando serve. Partendo dalla spiaggia, bisogna cercare di mettere in fretta i piedi nelle straps, perché se si arriva nella zona dei trampolini (all’altezza della bandiera che vedrete a dx, uscendo) in velocità e con i piedi fuori… vi lascio immaginare il risultato.
La corrente, specie al largo, è abbastanza forte (nella direzione del vento) quindi bisogna bolinare quasi sempre, per evitare di perdere acqua. In ogni caso, tornando, se si vede che si è persa troppa acqua, si può rimediare tornando fino al punto in cui si tocca, ed eventualmente trascinare l’attrezzatura a piedi.
E’ davvero un’ottima palestra che permette a tutti di progredire. Fuori è necessaria la waterstart, che comunque si può apprendere all’inizio dello spot, dove si tocca. Bisogna essere anche un po’ veloci per via della corrente e delle onde che scompongo l’attrezzatura, e che bucano il vento.
Personalmente andare a stecca fuori, in mezzo alle onde, è stata la cosa più divertente per me: passare un’onda e trovare sotto il vuoto… piuttosto che passarne una e trovare davanti un bel condominio… bello bello.. per me che era la prima volta!
Verso la fine del bordo di rientro (all’altezza della bandiera) le onde si alzano e sono regolari, e quindi sono surfabili.
C’è un po’ di affollamento qui, ma con un po’ di attenzione c’è spazio per divertirsi tutti.
Qui si trovano local (freestyle e wave), surfisti brasiliani e turisti; i surfisti brasiliani sono sempre sorridenti e si fermano volentieri a scambiare due parole e dare qualche consiglio sulle manovre… il problema è che spesso non parlano inglese quindi bisogna un po’ cavarsela con il nostro “italianos”… Uno ad esempio ha cercato di spiegarmi a gesti dove sbagliavo nella fast tack! (anche se poi cascavo ugualmente).
La zona del main spot è interdetta ai kite.
Se si vuole a tutti i costi acqua piatta, si può fare un lascone ed arrivare davanti alla duna, dove il vento è un po’ rafficato, ma si tocca e si possono provare un po’ di manovre senza le onde.
Malhada
La Malhada (si legge “ma-lia-da”) si trova a dx del main spot ed è lo spot wave di Jeri; si può raggiungere partendo dal main spot con 4 “bordoni” di bolina. Personalmente non mi sono mai avventurato visto il mio livello, però per sentito dire è cmq uno spot wave che in Agosto è ancora tutto sommato abbordabile anche per chi si sta avvicinando al wave. Guardando il mare, la spiaggia è divisa in due: a dx di alcune rocce che ci sono in mezzo (talvolta non visibili per via della marea) ci sono i surf e i SUP. A sx di queste rocce ci sono windsurf e kite.
E’ consigliato riuscire a fare un sopralluogo con bassa marea per localizzare bene le poche rocce in mezzo. Guardando il mare, ci sono delle rocce al’estrema sinistra (quindi sottovento) a cui ovviamente bisogna far attenzione quando si è in difficoltà.
Per sentito dire, come in tutti gli spot wave, c’è un po’ di contesa per le onde (più che altro un po’ di zizzania tra windsurf e kite).
Lagoa do Paraiso
A 40 di minuti di buggie da Jeri c’è un bacino di acqua piovana e una spiaggia di sabbia bianca: si tratta quindi di uno spot con acqua piatta, ideale quindi per il freestyle o semplicemente per progredire nelle manovre.
Alla lagoa si trova più o meno lo stesso vento che c’è a Jeri: alcuni ci han detto che alla Lagoa è leggermente più debole, anche se il giorno che ci siamo stati è successo il contrario: io sono uscito alla Lagoa con la 4.5 (bella piena nelle ore centrali) mentre a Jeri mi han detto che quel giorno era “scarso”, da 4.7. Alla Lagoa il vento è rafficato, a zone, ma dopo qualche bordo si capisce dove sono i buchi e i punti in cui il vento accelera.
Il noleggio Jeri250 mi ha consentito di portare l’attrezzatura a noleggio alla Lagoa; altri hanno noleggiato solo x quel giorno da “Bob wind”.
Noi eravamo in 5 con 4 tavole e 4 rig completi (bisogna scegliere la vela al mattino, un po’ a naso) e abbiamo organizzato il trasporto con il mitico Luiz (lo trovate al chiosco sulla spiaggia “windsurf drinks”), che ha recuperato una “camioneta” che in cui ci siamo stati tutti, insieme con l’attrezzatura (costo del transfer x 5 persone: 350Rs).
Già il viaggio tra le dune è molto suggestivo e divertente.
Rispetto alla spiaggia nelle foto, il vento arriva in faccia, quindi si fanno bordi paralleli alla spiaggia. In corrispondenza degli ombrelloni ci sono un po’ di bagnanti, quindi per sicurezza è meglio bolinare un po’ per portarsi a distanza di sicurezza.
Personalmente mi sono divertito molto qui, e viene bene per cambiare dopo un po’ di giorni nel main spot; peccato che quel giorno mi sono rimediato anche un bel taglio sotto l’occhio per via di una botta della tavola sugli occhiali da sole. La medicazione di fortuna nel parcheggio delle buggie credo che me la ricorderò per un po’ :D
Altri spot “vicini” che non ho provato sono: Tatajuba (1h20) e Camocim (1h30)
Noleggi
Ci sono diversi centri dove si può noleggiare l’attrezzatura: quello più comodo e vicino al main spot è il “club do ventos”: è anche quello che ha l’attrezzatura più recente (tavole carbon, JP e Startboard) e vele Neil pryde, ed è anche il più costoso. Alcuni amici hanno noleggiato li e si sono trovati molto bene: personale gentile e cortese. Tra l’altro ha un bar/ristorante molto carino, con dei lettini a disposizione dei clienti del bar. Dopo la surfata, la merenda la facevo sempre qui con un dolce fatto con un frutto locale: l’acai.
Io ho noleggiato al Jeri250, il centro gestito da Edvan e Aurora, e mi sono trovato ottimamente. Qui trovate tavole e vele RRD. Nel centro troverete anche Hugo (anche lui ovviamente fortissimo col windsurf), e insieme con gli altri sapranno sicuramente consigliarvi l’attrezzatura giusta x le condizioni di quel giorno.
Il centro è abbastanza piccolo, quindi è consigliabile prenotare con un po’ di anticipo. Si trova sulla main beach, appena a dx della rue principal; per portare l’attrezzatura in acqua verrete aiutati dal personale (con la bassa marea c’è da camminare un pò!). Il costo del noleggio per 17 gg è stato di 515 euro.
Per dare un’idea del vento riporto l’attrezzatura che mi sono segnato giorno per giorno:
106 4.7
106 4.2
100 4.0
94 4.0
94 4.5
94 4.2
94 4.5
94 4.5
94 4.5
94 4.2
94 4.5 (lagoa do paraiso)
94 4.7
94 4.0
94 3.7 , poi 4.2
94 4.2
94 4.2
94 4.2
Nota: essendo a 200Km dall’equatore il sole tramonta poco prima delle 18 in Agosto (e poco dopo le 18 a Dicembre).
Il clima è abbastanza secco, ma se si sta al sole in una zona riparata dal vento, si suda parecchio (come ad esempio nella spiaggia principale con l’alta marea). Alla Malhada invece si prende il sole divinamente: si ha il vento in faccia e non si avverte mai la calura (crema solare d’obbligo anche x i più abbronzati). Prima della surfata facevo sempre due passi alla Malhada, anche perché li si riusciva a capire meglio l’intensità del vento.
Dettagli logistici
Viaggio
Si arriva qui con volo con destinazione Fortaleza: c’è un diretto un giorno a settimana con Meridiana (il giovedi nel 2016), altrimenti voli giornalieri con TAP con uno scalo a Lisbona. Costi per Agosto: dalle 600 eur in su. Prezzo medio 800-900eur. Per il trasporto attrezzatura, la tariffa standard di TAP è 150eur a tratta per un bagaglio in cui ci stanno 1 tavola e 2 vele albero e boma; ogni tanto però può essere che ci siano offerte, tipo che si paga una sola tratta. Col mio peso mi porterei una 4.7 e una 4.2.
Da Fortaleza si può arrivare a jeri con bus di linea (60-70rs, cioè sui 15-20eur a tratta) che impiega circa 7ore. Ce ne sono 3 al giorno. Altrimenti con 600rs (circa 150eur a tratta, quindi 37,5 euro circa a testa) si può prendere un transfer privato in 4x4 per max 4. persone, che impiega circa 4h. Un volta prenotato il volo si può verificare se gli orari del bus di linea sono compatibili con il proprio itinerario; nel mio caso era la prima volta in Brasile e non me la sono sentita di avventurarmi col bus di linea (all’andata era comunque scomodo come orari), però è un’opzione che valuterò sicuramente x i prossimi viaggi. In genere, il transfer può essere prenotato tramite la posada a cui ci si appoggia.
Per info sui bus di linea: http://fretcar.com.br/
Ad Agosto 2016: 1eur=3.5real
Tenete conto che non ci sono bancomat a Jeri, quindi conviene prelevare prima, a Fortaleza ad esempio. Quasi tutti i ristoranti accettano le carte di credito, cosi come i supermercati.
Potendo pianificare liberamente le proprie vacanze, si può anche dare un occhio alle previsioni della marea; forse l’ideale è arrivare a Jeri quando c’è il picco di bassa marea al mattino, in modo da poter perlustrare meglio gli spot.
Alloggi
In Agosto si spende mediamente dalle 20 alle 30 eur a notte a testa con colazione x una camera doppia. Il prezzo è ovviamente sensibile al cambio euro/real e aumenta per il periodo di Natale/capodanno, anche per via della maggiore richiesta dei turisti brasiliani (per loro è estate).
Dopo una breve ricerca su internet ho scelto come sistemazione la pousada “Casalice”, che mi sento di consigliare a mani basse. E’ ottimamente gestita da una coppia di italiani, Claudio e Anna Maria che si sono trasferiti li da diversi anni. Claudio è anche un windsurfista esperto (wave) e vi saprà sicuramente dare tutte le info utili riguardo ai venti e agli spot, oltre che per la vita a Jeri in generale. Sempre tramite Claudio potete prenotare i transfer da e per aeroporto. La colazione è davvero super, e loro sono molto disponibili.
Ristoranti e varie
Ci sono diversi ristoranti carini, tutti raggiungibili a max 5 minuti a piedi. Chi viene qui da anni mi dice che ovviamente tempo fa si spendeva molto meno, un po’ per via dell’inflazione altissima, un po’ per via del cambio. Per cenare (main dish di carne o pesce con 2 contorni, birre, qualche dolce) si spende ora dai 60 ai 90rs (17-25eur) a testa.
Mi hanno detto che i ristoranti cambiano spesso gestione, quindi la qualità può cambiare di conseguenza; quelli in cui abbiamo mangiato meglio sono: “espaço aberto”, “na casa dela” e “pimenta verde”.
Quasi tutte le sere c’è un evento in uno dei locali del paese (può essere samba, forrò..o festa in spiaggia); in ogni caso tutto finisce per le 2 di notte… quindi la vita notturna è piuttosto ”soft”.
Ci sono molti negozietti, tutti aperti alla sera. Alcune cose, tipo le infradito “havaianas”, sono convenienti.
Alla fine della rue principal, in spiaggia, dopo il tramonto ci sono sempre dei chioschi che preparano ottimi pestati fatti con frutta fresca. Il mio preferito è il “windsurf drinks” gestito dal mitico Luiz (grande windsurfista) e dal fratello.
E’ stato impressionante vedere una delle prime lezioni di Luiz a suo figlio di 8 anni: a Jeri si salta tutta la parte di recupero con cima su tavoloni… lezione a riva per usare il trapezio e piedi nelle straps, e poi via nel main spot con 25 nodi, una 84lit wave e una vela 2.0! Ovvio che il piccolo riusciva a partire (con trapezio e piedi nelle straps) ma si disintegrava alla prima o seconda onda… ma Luiz ci dice che qui tutti hanno imparato cosi!
Durante il weekend c’è un po’ più gente perché tanti dei paesi vicini vengono a Jeri a far serata o l’intero weekend.
Da 6 mesi è stato inaugurato un centro di primo soccorso (gratuito) per le cure “semplici”: medicazioni, punti e altre cose gestibili da un piccolo ambulatorio.
Da vedere sicuramente c’è la “Pedra Forada”: più che la roccia in sé, a me è piaciuto molto il trekking (40-50min) per arrivarci: con la bassa marea si può fare tutto via spiaggia, ma consiglio di salire almeno una volta sulla collinetta che costeggia la costa per godersi il panorama e fare qualche foto.
La Pedra Forada si trova a dx della Malhada.
I tramonti qui sono davvero spettacolari, e si possono ammirare da qualsiasi punto della spiaggia. Consiglio in particolare di provare ad aspettarlo almeno una volta dalla duna; tantissima gente si raduna in cima a questa tutte le sere per aspettare il tramonto e fare bellissime foto.
Sempre durante il tramonto, con alta marea, entrano discrete onde fino alla baia della main beach, quindi si ritrovano molti surfisti da onda e altri col SUP.
Una volta che il sole è tramontato fa buio nel giro di 40 minuti; dopo il tramonto potrete ammirare alcuni local esibirsi nella famosa “capoeira”: un’arte marziale brasiliana che si tramanda da generazioni, in cui due si sfidano in modo simbolico; il “combattimento” viene accompagnato da canti e stumenti a percussione artigianali, ed è simile a una danza.
Tra l’altro essendoci relativamente poche luci, di notte si può ammirare uno splendido cielo stellato.
Impressioni personali
I giorni a Jeri sono stati una bellissima esperienza che mi ha permesso di progredire un po’, soprattutto provando tavole più piccole rispetto a quelle usate sinora. Sono finito qui un po’ per caso, anche su consiglio di Laurent che c’è stato e me lo aveva indicato come posto in cui mi sarei sicuramente divertito. Ed è stato cosi, il posto è veramente bello e per il vento non si può chiedere di più: è davvero un parco giochi.
Ringrazio Pietro, Federico, Fulvio, Jonathan e Marco, surfisti con cui ho passato questa bellissima esperienza, oltre che tutti gli amici di Waterwind.it per i preziosi consigli durante questo primo anno con loro!
Il conto di strambate a fine vacanza (ZERO!!!) è impietoso… ma quello che conta è essermi divertito! Ammetto di aver pensato più a divertirmi che ad applicarmi con metodo a provar manovre:P
Ma per quelle c’è sempre tempo… e personalmente non vedo l’ora di ritornarci!
Vabbeh vi ho convinti??? Chi c’è il prossimo agosto?
Se siete ancora un po’ titubanti cerco di convincervi con un’ultima foto… del main spot! (si sa che il Brasile è famoso per… i main spot).
Aloha, Davide.
Clicca qui per vedere la slidegallery completa della vacanza.
Senza il vostro sostegno, Waterwind non esisterebbe. Diventa nostro supporter!
Se vuoi fare pubblicità con noi, leggi qui, o contattaci.
Collabora con noi. Leggi qui!
Acquista i nostri gadgets. Visita il nostro canale YouTube.
Il video della vacanza
Il video in acqua girato con la GoPro