Il 14 agosto 2014 ho provato, per la prima volta, lo spot del Salto di Fondi, ed è stata subito un’esperienza positiva, grazie a 20-25 nodi di Maestrale, qui entrato come vento di Ponente.
Sfruttando il fatto di essere in vacanza a San Felice Circeo per la settimana di ferragosto, dopo aver letto un po’ di recensioni, ho voluto cogliere l’occasione per provare questo spot.
Da giorni venti da Sud (che a San Felice entrano male), prevalentemente di Scirocco e Ostro, regalavano giornate caldissime ed afose, che ho sfruttato per iniziare mio figlio al windsurf, avendogli appena comprato una 190 litri usata. Oggi, le previsioni preannunciavano un cambio di circolazione, con rotazione dei venti da Ovest/Nord Ovest e così è stato. ‘Sta mattina, le nuvole di afa sono state progressivamente spazzate via dal vento, ed il cielo ad Ovest e Nord del promontorio del Circeo è diventato sempre più azzurro.
Sono arrivato allo spot del Salto di Fondi, poco prima delle due, e nonostante fosse la vigilia di ferragosto, sono riuscito a trovare subito parcheggio nel piazzale sterrato a sud del distributore della Esso sulla Statale Flacca, che fa da punto di riferimento per lo spot. E questa è stata la prima nota positiva della giornata. Il parcheggio sterrato dista dalla spiaggia poche decine di metri, ed è separato da questa da una piccola duna di sabbia. Al mio arrivo il vento, qui proveniente da Ovest probabilmente per via dei monti di Terracina che lo proteggono da Nord, non era ancora completamente disteso. Sulla scogliera frangiflutti vicino al punto di uscita, misuro 21 nodi su una raffica ed una quindicina di media. Decido di armare la 6.3 per non rimanere sottoinvelato sugli scarsi. La scelta poi si rivelerà non delle migliori…. Ho con me la 125. La 87 l’ho lasciata a casa, non aspettandomi il ventone (anche questa scelta si rivelerà sbagliata….). Armo la 6.3 sul piazzale vicino alla macchina, al riparo dal vento. Poi, entro in acqua superando gli ombrelloni ed i bagnanti in acqua (sarebbe bello riservare 50 metri di spiaggia e di mare a riva solo al surf….!).
La prima mezzora, il vento non è un granchè, troppo bucato, soprattutto sotto riva. Si plana fissi solo al largo, ad oltre 200 metri dalla riva. Fuori c’è un’onda lunga niente male…. che sfiora già i due metri, non frangente. Successivamente, il vento si distende di più, anche se rimane un po’ instabile di direzione. E’ sempre side, ma a volte leggermente on, a volte off shore. In queste condizioni, 6.3 e 125 sono ben gestibili. Provo la speed jibe. Ci sono quasi, ma nel momento in cui rimango con il piede di prua ancora nella strap sulle nuove mura, e cerco di strambare la vela, casco perché non ho in mente subito cosa fare … Questione di abitudine. Provo, allora, la power jibe ma con tutti e due i piedi fuori dalle straps non controllo a sufficienza la tavola. Paradossalmente in questa fase della manovra, mi trovo meglio con la 87 litri, anche, perché, nel caso della speed jibe, la posizione della straps di prua è più interna. Devo esercitarmi ancora molto, per acquisire sensibilità nel controllo della tavola in queste manovre.
Poi, il vento rinforza, ed entra veramente deciso. Faccio fatica a chiudere la vela, e quando poggio, volo a velocità supersonica sull’acqua. Ma la sensazione è bella, cerco anche di sfruttare un po’ l’onda lunga per qualche surfata. Spesso mi spingo al largo. La sensazione è molto bella: Mi piace molto stare in mezzo al mare, alle onde, al vento (in realtà ancora di più d’inverno). Sono il mio elemento naturale. Scriverò anch’io un libro dal titolo “Memorie del largo” come Tabarly…. Non c’è però molta gente intorno, e se spacco qualcosa potrebbe essere un problema, quindi viro e torno.
Ad un certo punto, mentre attendo vicino a riva una raffica per partire vedo davanti a me un collega surfista. Anche lui attende la raffica giusta. Quella buona investe prima me: parto, e gli passo in piena velocità poco sotto vento. Deve sembrargli come se gli avessi fatto la linguaccia. Parte anche lui, e sento che mi ringhia dietro. Non sono uno sborone che si mette a fare gare di velocità con gli altri, ma in queste occasioni viene fuori il bambino che c’è in noi….
Mi giro, e lo vedo qualche metro dietro di me. Per un po’ viaggiamo assieme in planata vicini. La sensazione è bella, mi fa piacere. Mi fa venire in mente quei video girati dai marchi di vele o tavole, per presentare le nuove uscite.
Siamo molto fuori. Decido di alzare il piede dall’acceleratore, anche perché pigliare queste onde in piena velocità con la 125 non è banale…
Viro, e cado… Anche la virata richiede una messa a punto con vento forte. Faccio al volo la waterstart e riparto verso riva.
Il vento ora è veramente teso, soprattutto sulle raffiche. A terra poi misurerò 26 nodi. In acqua, sulle raffiche, saranno anche 30 e la 6,3 è veramente troppo e non è più tanto un piacere. A riva c’è un edificio bianco che fa da punto di riferimento. Mi avvicino a riva un paio di volte per studiare la situazione. Vicino a dove sono uscito c’è anche il punto di lancio dei kitesurf (onnipresenti… ma va beh è giusto che anche loro si divertano). La riva però è piena di bagnanti, e non è possibile arrivare a palla, anche perché tra spruzzi, ed onde è alto rischio di non vedere qualche persona in acqua (c’è gente che fa il bagno anche a 40-50 metri dalla riva), nascosta dietro un cavallone. Peccato, anche perché a riva ci sono, appunto, dei frangenti che non sarebbe male surfare.
Così, mi sgancio dal trapezio, rallento e scendo (fondale con alcune buche nella sabbia scavate dalle onde e dalla corrente).
Mi dedico poi alle foto ed ai video della giornata. Poi, telefonatina alla moglie per avvertire che sono in Sicilia… No, solo per tranquillizzarla, perché è un po’ preoccupata per recenti fatti capitati, purtroppo, in Sardegna.
La giornata si conclude con un giudizio più che positivo. Il Salto di Fondi è uno spot a 20-30 minuti dal Circeo, molto più comodo della spiaggia del Carrubo. Ed ora speriamo in altro maestrale/ponente!
Buon Vento. Fabio
Altre foto della giornata sono disponibili sulla pagina facebook di Waterwind.
Qui sotto, il video della sessione girato sullo spot.