- Messaggi: 6993
- Ringraziamenti ricevuti 968
Diano Marina 21/01/2017
- ita4012
- Offline
- Moderatore
Less Di più
23/01/2017 09:55 - 23/01/2017 10:19 #2705 da ita4012
Sostenete Waterwind: diventate Supporter! Sustain Waterwind: become Supporters!
Share your passion!
Risposta da ita4012 al topic Diano Marina 21/01/2017
Allora, innanzitutto, complimenti per la Lycra di Waterwind, mostrata con orgoglio a fine uscita! Siamo fieri di voi!
In secondo luogo, grazie per aver condiviso con tutti noi questo bel report.
Ed ora passiamo ai complimenti ed alle legnate....
Complimenti
Bravo a buttarti. Sei stato più bravo di me la prima volta al mare tra le onde (anche se ad Andora al largo con Libeccio sono più grosse). Dopo un po' non riuscii più nè a fare la waterstart nè a recuperare la vela stando in piedi sulla tavola, e scarrocciai in spiaggia ( www.waterwind.it/new/it/report-articoli/...ai-meno-esperti.html ). Sessione conclusa con una lunga passeggiata sul lungomare.
Le onde del mare sono un altro mondo.... e dopo un po' non ne puoi più fare a meno, ed esci al lago più che altro per allenarti.
Uscendo tra le onde, capirai presto che la planata non vuol dire andare dritto a palla, ma orzare e poggiare continuamente per sfruttare al meglio le raffiche e gli scarsi (questo vale anche al lago), e cercare o scendere dalle onde, per saltarle (che goduria), o per surfarle (doppia goduria), o scendere verso il cavo per mantenere velocità negli scarsi.
Considera che le condizioni che hai incontrato a Diano con Grecale, sono "facili". D'accordo il vento sulle raffiche era bello teso (vedi nebulizzazione mostrata dalla foto che hai allegato), ma quanto al piano d'acqua, ci possono essere onde più impegnative (ad Andora con 30-40 nodi, al largo, le onde sono alte come il tuo albero....). E qui passiamo alle legnate...
Legnate
Non mi stancherò mai di ripetere che la waterstart è la madre di tutte le manovre, imparatela subito ad occhi chiusi, ed anche quando l'avete imparata, continuate a lavorarci. Cercate di farla sempre più velocemente, ed anche bugna in avanti. Quando sarete tra onde serie, non avete tempo da perdere (altrimenti, un bel wipe out vi aspetta).
Con il fsw, cerca di concentrare i pesi in avanti (a poppa, c'è meno volume che sul freeride), e tieni quella cavolo di gamba di prua tesaaa!!! Nella foto mentre rientri, si vede che sei contratto (stanco, e, probabilmente, ancora intimorito dalle cose viste al largo).
Incoraggiamenti
Consolida la waterstart, e fai pratica con la fsw. Vedrai, quando inizierai a farla volutamente girare per poggiare o orzare, che godimento.
A presto. Fabio
p.s. per Davide: ma che bicipiti hai???
In secondo luogo, grazie per aver condiviso con tutti noi questo bel report.
Ed ora passiamo ai complimenti ed alle legnate....
Complimenti
Bravo a buttarti. Sei stato più bravo di me la prima volta al mare tra le onde (anche se ad Andora al largo con Libeccio sono più grosse). Dopo un po' non riuscii più nè a fare la waterstart nè a recuperare la vela stando in piedi sulla tavola, e scarrocciai in spiaggia ( www.waterwind.it/new/it/report-articoli/...ai-meno-esperti.html ). Sessione conclusa con una lunga passeggiata sul lungomare.
Le onde del mare sono un altro mondo.... e dopo un po' non ne puoi più fare a meno, ed esci al lago più che altro per allenarti.
Uscendo tra le onde, capirai presto che la planata non vuol dire andare dritto a palla, ma orzare e poggiare continuamente per sfruttare al meglio le raffiche e gli scarsi (questo vale anche al lago), e cercare o scendere dalle onde, per saltarle (che goduria), o per surfarle (doppia goduria), o scendere verso il cavo per mantenere velocità negli scarsi.
Considera che le condizioni che hai incontrato a Diano con Grecale, sono "facili". D'accordo il vento sulle raffiche era bello teso (vedi nebulizzazione mostrata dalla foto che hai allegato), ma quanto al piano d'acqua, ci possono essere onde più impegnative (ad Andora con 30-40 nodi, al largo, le onde sono alte come il tuo albero....). E qui passiamo alle legnate...
Legnate
Non mi stancherò mai di ripetere che la waterstart è la madre di tutte le manovre, imparatela subito ad occhi chiusi, ed anche quando l'avete imparata, continuate a lavorarci. Cercate di farla sempre più velocemente, ed anche bugna in avanti. Quando sarete tra onde serie, non avete tempo da perdere (altrimenti, un bel wipe out vi aspetta).
Con il fsw, cerca di concentrare i pesi in avanti (a poppa, c'è meno volume che sul freeride), e tieni quella cavolo di gamba di prua tesaaa!!! Nella foto mentre rientri, si vede che sei contratto (stanco, e, probabilmente, ancora intimorito dalle cose viste al largo).
Incoraggiamenti
Consolida la waterstart, e fai pratica con la fsw. Vedrai, quando inizierai a farla volutamente girare per poggiare o orzare, che godimento.
A presto. Fabio
p.s. per Davide: ma che bicipiti hai???
Sostenete Waterwind: diventate Supporter! Sustain Waterwind: become Supporters!
Share your passion!
Ultima Modifica 23/01/2017 10:19 da ita4012.
I seguenti utenti hanno detto grazie : bxr
Si prega Accesso o Crea un account a partecipare alla conversazione.
- pepwind
- Autore della discussione
- Visitatori
21/01/2017 21:03 - 23/01/2017 08:55 #2698 da pepwind
Diano Marina 21/01/2017 è stato creato da pepwind
Il grande giorno è arrivato. Dopo le bastonate prese ad Andora il 2 di gennaio quando non sono riuscito nemmeno a superare lo shorebreak in 2 ore di tentativi con la nuova rrd fsw 115, oggi Simone e Davide mi hanno convinto di seguirli a Diano Marina per una giornata che si prospettava da 20/30 nodi con onda contenuta.
Lo spot con tramontana è perfetto per fare le prime prove e per divertirsi per chi è più bravo. Spiaggia di sabbia e un buon margine per uscire in caso di problemi.
Il parcheggio è sulla riva quindi perfetto con un ribassamento in cemento perfetto per armare. Nicola arriva con il suo amico poco dopo di noi mentre il buon Gianky con "la sua banda" stanno già scrutando il mare. Io e Davide decidiamo di fare un giro di ricognizione e di armare subito ed entrare. Lo shorebreak sarà per me un bel ostacolo da superare. Riesco ad individuare un buon punto per entrare e parto carico di adrenalina con la 4.8 lasciata bella grassa. Stranamente riesco a superare al secondo colpo le onde che si infrangono e parto verso una boa che avevo individuato prima e che sarebbe stato il mio punto di ritorno. Davide si lancia in planata e prende il volo a largo. Vedo anche gli altri entrare e tirare bordi lunghi verso largo. Io cerco di rimanere molto sopravento per avere un buon margine per rientrare. Comincio a cavalcare le prime onde e la goduria è infinita. Dalla riva sembra tutto abbastanza contenuto ma presto capisco che salire e scendere anche un'onda di 1 metro non è così banale alle prime armi.
La virata finisce con un volo e la waterstart non ne vuole sapere con la nuova tavola. Mi tocca recuperare quindi giù palestra per parecchi minuti è una quantità imprecisata di acqua bevuta. Ma alla fine la spunto e il rientro è fantastico. Riesco addirittura a infilare il piede davanti nella strep. Il secondo bordo mi sono spinto fino a circa metà distanza tra riva e dove giravano gli altri. Il terzo fino in fondo seguendo Nicola e Simone. Ma la virata non ne vuole sapere e nemmeno la waterstart. Recuperare mi fa perdere tantissima energia e le onde che vedo dietro di me diventano dei bei frigoriferi da 1,5/2 metri. Decido di fermarmi per tirare il fiato e bere un po' di acqua dolce (di quella salata non ne potevo più). Stanco e felice nell'ultimo bordo di rientro riesco a cavalcare un onda per più di 50 metri fino a toccare con la pinna la sabbia.
Sono contento come un bambino che ha ricevuto un bellissimo regalo per il suo compleanno. Non avrei potuto chiedere di più. Adesso oltre a sapere quello che voglio fare nel windsurf ho anche provato la fantastica sensazione di cavalcare un'onda.
Ringrazio di cuore Simone, Davide, Nicola, Gianky e gli altri ragazzi che mi tenevano d'occhio passandomi spesso a fianco e chiedendomi se era tutto a posto. È stata l'uscita che ha aperto il vaso di Pandora. Adesso devo cominciare un lungo lavoro come quello che ho fatto per la planata ma sono certo che la soddisfazione sarà su misura.
Un grosso abbraccio a tutti voi.
P.S. Un ringraziamento particolare a Fabio che ha dato la "benedizione" a questa uscita :woohoo:
Lo spot con tramontana è perfetto per fare le prime prove e per divertirsi per chi è più bravo. Spiaggia di sabbia e un buon margine per uscire in caso di problemi.
Il parcheggio è sulla riva quindi perfetto con un ribassamento in cemento perfetto per armare. Nicola arriva con il suo amico poco dopo di noi mentre il buon Gianky con "la sua banda" stanno già scrutando il mare. Io e Davide decidiamo di fare un giro di ricognizione e di armare subito ed entrare. Lo shorebreak sarà per me un bel ostacolo da superare. Riesco ad individuare un buon punto per entrare e parto carico di adrenalina con la 4.8 lasciata bella grassa. Stranamente riesco a superare al secondo colpo le onde che si infrangono e parto verso una boa che avevo individuato prima e che sarebbe stato il mio punto di ritorno. Davide si lancia in planata e prende il volo a largo. Vedo anche gli altri entrare e tirare bordi lunghi verso largo. Io cerco di rimanere molto sopravento per avere un buon margine per rientrare. Comincio a cavalcare le prime onde e la goduria è infinita. Dalla riva sembra tutto abbastanza contenuto ma presto capisco che salire e scendere anche un'onda di 1 metro non è così banale alle prime armi.
La virata finisce con un volo e la waterstart non ne vuole sapere con la nuova tavola. Mi tocca recuperare quindi giù palestra per parecchi minuti è una quantità imprecisata di acqua bevuta. Ma alla fine la spunto e il rientro è fantastico. Riesco addirittura a infilare il piede davanti nella strep. Il secondo bordo mi sono spinto fino a circa metà distanza tra riva e dove giravano gli altri. Il terzo fino in fondo seguendo Nicola e Simone. Ma la virata non ne vuole sapere e nemmeno la waterstart. Recuperare mi fa perdere tantissima energia e le onde che vedo dietro di me diventano dei bei frigoriferi da 1,5/2 metri. Decido di fermarmi per tirare il fiato e bere un po' di acqua dolce (di quella salata non ne potevo più). Stanco e felice nell'ultimo bordo di rientro riesco a cavalcare un onda per più di 50 metri fino a toccare con la pinna la sabbia.
Sono contento come un bambino che ha ricevuto un bellissimo regalo per il suo compleanno. Non avrei potuto chiedere di più. Adesso oltre a sapere quello che voglio fare nel windsurf ho anche provato la fantastica sensazione di cavalcare un'onda.
Ringrazio di cuore Simone, Davide, Nicola, Gianky e gli altri ragazzi che mi tenevano d'occhio passandomi spesso a fianco e chiedendomi se era tutto a posto. È stata l'uscita che ha aperto il vaso di Pandora. Adesso devo cominciare un lungo lavoro come quello che ho fatto per la planata ma sono certo che la soddisfazione sarà su misura.
Un grosso abbraccio a tutti voi.
P.S. Un ringraziamento particolare a Fabio che ha dato la "benedizione" a questa uscita :woohoo:
Ultima Modifica 23/01/2017 08:55 da pepwind.
Si prega Accesso o Crea un account a partecipare alla conversazione.
Tempo creazione pagina: 0.610 secondi