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Hyeres, 6-7 novembre

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10/11/2016 10:10 #2435 da bxr
Risposta da bxr al topic Hyeres, 6-7 novembre
grazie del report! Hyeres fa sempre sognare!
Se può essere di consolazione la mia prima volta li è stata anche più traumatica e con attrezzatura ancora + inadeguata... ma l'importante è divertirsi. E poi, senza esagerare, da qualche parte bisogna pur cominciare!
Alzare il paletto aiuta, perchè poi quando esci dopo in condizioni "normali", puoi osare di più (tipo manovre) perchè ti senti piu sicuro

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10/11/2016 09:14 #2434 da ita4012
Risposta da ita4012 al topic Hyeres, 6-7 novembre

marcusgw ha scritto: Diverso, credo, è sull'altro lato, quello Est, dove non mi ci metterei.....
Marco


Marco, anche la baia ad Est è sicura (acqua bassa e vento sempre onshore). Se il vento si mette leggermente side, lo spot è libidinoso, con un'onda in genere più regolare e ripida di quella dell'Almanarre. Si salta di continuo, e si surfa di più.

Lo spot risulta un po' antipatico solo se il vento è completamente onshore. Da provare.

Ciao. Fabio

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08/11/2016 23:48 #2430 da marcusgw
Risposta da marcusgw al topic Hyeres, 6-7 novembre
Caro Pietro, segui i consigli di Fabio. Tieni comunque conto che quella di Hyeres, almeno sul lato W, non è un’onda “cattiva” e il sito è sicurissimo. Si può avere problemi a passare il frangente quando è formato, ma se si cade alla peggio in un attimo il vento ti riporta dove tocchi, ed è solo un divertimento e una piccola innocua sfida. Diverso, credo, è sull'altro lato, quello Est, dove non mi ci metterei. A presto.
Marco

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08/11/2016 20:42 #2428 da pepwind
Risposta da pepwind al topic Hyeres, 6-7 novembre
Caro Marco, essendo io l'ultimo arrivato (in tutti i sensi) di questa combriccola di matti, non posso che apprezzare il tuo racconto. Sarei dovuto essere dei vostri ma ho ascoltato i sempre giusti anche se non sempre facili da accettare consigli di Fabio e sono rimasto sul lago. La mia attrezzatura e la mia capacità sono ancora fuori portata per le onde di Hyeres ma presto ti farò compagnia con le mie catapulte. Grazie per il tuo racconto.
Pietro

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08/11/2016 17:23 #2427 da ita4012
Risposta da ita4012 al topic Hyeres, 6-7 novembre
Che bel resoconto, Marco. Penso che sarà veramente utile a molti!

La Tabou 3s è una tavola fantastica, molto polivalente, che regala delle uscite molto divertenti.

Con qualsiasi tavola, bisogna liberarsi quanto prima della tendenza ad avere un assetto arretrato, tipico dell'impostazione difensiva degli inizi. E' deleterio per tanti motivi: ostacola l'entrata in planata, o il mantenimento della stessa, e, come da te sperimentato, comporta il rischio dello spin out. Andate all'attacco! Gamba di prua tesa, e posteriore sempre leggermente flessa, busto e petto in avanti.

Per rallentare la planata, basta orzare! Ogni tanto punta la prua della tavola nel vento ed apri un po' la vela, e vedrai che rallenterai.

Si, Hyeres è un posto mitico, che tutti amiamo!

Grazie molte per aver condiviso!

E non porti limiti....

Ciao. Fabio

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08/11/2016 14:26 - 08/11/2016 14:28 #2426 da marcusgw
Hyeres, 6-7 novembre è stato creato da marcusgw
Aggiornamenti dal fronte occidentale.

Due giorni a Hyeres, domenica e lunedì…

il gruppetto alpino dalla Valle di Susa alla fine si è sgranato, causa impossibilità di prendere ferie a inizio settimana.
Partiamo sabato pomeriggio in due, Andrea, mio amico kiter, ed io. Entriamo in Francia dal valico del Monginevro sotto una nevicata bestiale…. Si scende di quota nella Valle della Durance ed è pioggia battente, buio, poi la luce del flash dell’autovelox fisso di Sisteron (messo a tradimento… ogni volta che passo sono distratto ed è mio)…. Insomma i segni premonitori sono pessimi…

Location di casetta al camping Mediterranèe, l’unico ancora aperto. Notte di pioggia, mattino freddo e cielo plumbeo, ma il vento c’è eccome…
Usciamo da Gens alla fine della spiaggia dell’Almanarre, lato Madrague. Fuori stagione sono tollerate da qui anche le partenze dei kite, che dovrebbero stare normalmente dalla parte opposta. In teoria dalle mie poche esperienze a Hyeres (vacanze di questa estate), quell’angolo è quello con poco frangente.. in realtà questa volta non è così. Il vento non è WSW ma W pieno, ed è fortissimo. Il frangente è alto dappertutto e rompe fino a 50 m da riva.

Il mio obiettivo personale è provare il 3S (comprato usatissimo a settembre), capire se so andare su un fsw di volume più piccolo del mio Gecko, evidentemente inutilizzabile in queste condizioni. Non volevo tenermi questo dubbio tutto l’inverno. Non sono le condizioni per fare esperimenti, ma siamo al momento buono. Meglio saperlo ora. Armo la vela più piccola che ho, una Simmer Icon 4.7. Molta gente, anche più pesante, è in acqua con 4.0 - 4.2. Sono le 10.30 e in acqua c'è già un delirio di gente.
Parto con il 3S e…. sorpresa, è come se fossero le mie pantofole, mi trovo bene da subito, partendo in planata con i piedi nelle streps…. Questo per 20 secondi poi, appena mi metto nella posizione a cui sono abituato sul freeride, arretrato e spingendo sul piede dietro, la tavola va completamente in spin out, irrecuperabile, e volo malamente di faccia sulla vela. Ci metterò tutta la giornata per iniziare a capire che devo star leggero dietro, ma pensavo comunque peggio.
La tavola è velocissima …troppo per la mia capacità, con le onde salta e per un cinquantunenne allo sbaraglio come me fa davvero paura. Mi rendo conto che questa tavola quando parte, in particolare sovrainvelata, è difficile rallentarla o farla uscire dalla planata, cosa che mi riusciva bene con il freeride spingendo dietro e chiudendo di più la bolina. Per me, contrariamente immagino al resto del mondo, non è una bella senzazione. Quì non la fermi, ti fai andar bene la velocità di punta o esci.

Nel primo pomeriggio il vento rinforza ancora (mi sembra lo faccia sempre a Hyeres) e per uno impacciato come me, si moltiplicano i voli, sempre più brutti. Il segnale di uscire, verso le 15, mi arriva in rapida sequenza da: catapultazza spacca tavola o spacca surfer, con volo sottovento di schiena, botta che sento anche sulle cervicali, un attimo di buio e mi riprendo, mi giro, e mi arriva la tavola in faccia.. inclinata sul frangente, il vento si è infilato sotto, l’ha sollevata e me l’ha lanciata addosso. Segnale di uscita…. Resto ancora un po’ a guardare con invidia e ammirazione “quelli bravi”, che controllano perfettamente e manovrano fluido anche in queste condizioni.

Lunedì… tutta un’altra storia. Il vento è teso ma molto meno forte del giorno prima. La “trovata” è quella di uscire dalla rampa fronte Camping International, lato Madrague che ti consente di stare un po’ al largo, sopravvento ai frangenti. Monto la mia paleolitica BIC freeride 5.5 (in questa fascia per me medio-piccola mi devo attrezzare e chiederò presto consigli), che comunque va… Per un’oretta buona sono sottoinvelato, poi il vento sale (e smollo un po’ dalla bugna) e finalmente qualche bordo ben planato, con la tavola più controllabile. Piccola soddisfazione….. “spingere” da dietro per mezzo bordo un kiter per poi bruciarlo in velocità…
Fuori verso le 15 per non fare tardi, e poi perché il fisico ha già dato tutto quello che poteva dare e oltre. Mi sento abbastanza abbruttito ma sto bene come non mai. Nota…Andrea, con il kite, fresco come una rosa.
Un’occhiata al telefono.. E’ lunedì… 11 chiamate perse di lavoro. Questo mi fa sentire ancora meglio, aver vissuto una giornata in una “bolla” di acqua e vento lontano dai casini.

Le conclusioni… 1) Hyeres non ha rivali, e soprattutto è uno spot dove anche gli scarsi come me si possono divertire senza tensioni eccessive, ed osare… se rompi o hai problemi comunque il vento ti rimanda in spiaggia, o puoi sempre ripartire in acqua bassa con meno fatica. Manovrando male (malissimo), si può comunque contare su bordi lunghissimi no-stress paralleli alla riva. L’acqua cristallina e l’ambiente naturale, solo duna e canneto, fanno il resto. 2) come conclusioni personali, sono contento di ciò che ho fatto, anche se la curva (lentissima) della progressione tecnica si incontra necessariamente con quella di decrescita (fisica e mentale) dell’età. Penso quindi che non mi devo dare obiettivi, cogliere al massimo le sensazioni che mi danno il vento, l’acqua, la velocità, la buona compagnia in un ambiente spettacolare. Per il backloop ci sarà una prossima vita…

A presto
Allegati:
Ultima Modifica 08/11/2016 14:28 da marcusgw.

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