Paura e delirio in Sud Sardegna - diario semiserio di un viaggio windsurf

Ariecccome. Voi penserete che dopo un incidente del genere sia stato bello tranquillo a prendermi il sole. Naaaah, vengo in Sardegna a windserfare e mi arrendo alla sfortuna? Manco morto, mi faccio un bel salsicciotto di domopak sull'alluce infortunato e penso subito a ripartire, ma il mercoledì il vento non collabora. Allora riccazzeggio a Chia con temporanea cautela.
Ma giovedì nunsepó, é l'ultimo giorno intero e ora o mai più.  Salsicciotto nastrato e rinforzato sull'alluce e via a beccare il maestrale a Campionna primo spot oltre Capo Spartivento a sudovest.
Il problema è che non riesco ad arrivarci... Ad ogni curva  o quasi mi fermo basito il maestrale pulisce l'aria e il panorama sulla costa rocciosa e sabbiosa é letteralmente scioccante...

Accidenti.... più che la foto di un piede fasciato.... speravamo in qualche foto di te in azione nella magnifica spiaggia di Chia.
Inquietante sapere che un incidente banale può trasformarsi in un incubo in Sardegna per l'inefficienza del servizio sanitario (ma ahimè, è un problema generalizzato.... fatti raccontare da Livia di come hanno cercato di ammazzarla... a Venezia, curando male un'appendicite...).

Comunque, meno male che si è risolto tutto per il meglio alla fine. Cerca di dimenticare il fattaccio, e ricorda solo i migliori momenti vissuti durante la vacanza. 

E guarda bene dove metti i piedi....

Ciao. Fabio

 
E pensare che Chia era splendida così  deserta...
 
 
 

E qui comincia inaspettata la paura ed il delirio...
Già perché  martedì di vento sembra non essercene molto, andiamo a Chia e cazzeggiamo un po' prima col sup e la pagaia, poi con sup e wing.
Data la giornata molto balneare sono in costume e grave errore a piedi nudi senza scarpette. Portando il wing verso la macchina mi distraggo un attimo camminando sulla nuovissima passerella in legno, il piede esce e cade giù ma non l'alluce, sento una gran botta e penso oddio magari mi sono fratturato di nuovo il dito.
Cammino fino all'auto e sentendo freddo e caldo ho un dubbio, guardo e tasto e l'alluce sotto é letteralmente aperto sotto da parte a parte tanto che spaventato tasto se in quel buco sento l'osso... Un po' impanicato lavo la ferita col... Gatorade, poi ho una intuizione e per fermare il sangue che esce a fiotti mi faccio una fasciatura con il nastro isolante nero, e arresto l'emorragia.
Segnale di emergenza a Carlo che viene, macchie di sangue ovunque, carico alla meno peggio e corro al pronto soccorso di Cagliari, clinica universitaria.
Qui comincia il.delirio,  mi medicano ma non lavano ła ferita, 7 ore di attesa, mi incazzo a mezzanotte e mi rimedicano ma mi dicono almeno altre 4 ore di attesa!
Preoccupato per possibili infezioni contatto ła mitica guardia medica di Puła, la convinco e a warp 8 corro da łei, alł'una mi ha dato 5 punti di sutura e torno esausto a Casa Fiore. 
 

Sbarcato a Olbia in una verdissima Sardegna mi faccio la Carlo Felice in assoluto relax nonostante Infinity lavori che la rendono più rattoppata di me.
Neanche il tempo di arrivare a Pula e Carlo e Fiore sono già sul pezzo ad indicarmi dove il vento entra e come, grazie non solo a previsioni varie ma anche a contatti telefonici con altri surfisti
Quindi Alla faccia della zona arancione esco a Santa Margherita di Pula con il Ponente e la 6:3, tra l'altro in mezzo ad un sacco di wingfoilers. Plano di gusto nel solito mare stupendo finché il vento non cala, allora monto il foil ma ormai é troppo tardi e faccio solo un paio di brevi svolazzate.
Neanche a dirlo sono l'unico non local, e che sensazione dopo una settimana dall'ultima snobordata passare all'acqua di mare, e che mare...La cena ovviamente ha tutto un altro sapore a quel punto, e giú di birra per festeggiare!
Lunedì mi sveglio con calma ma sono già lì a complottare su come risolvere il problema maestrale che entra.
Con tutte le avvertenze e precauzioni del caso esco al Poetto con un forte maestrale off shore, volutamente ben invelato con la 5,5 stracazzata e pinna superiore alla media per poter bolinare al rientro. Nonché con check up attrezzatura e piede nuovo.Mi confermeranno dopo che il maestrale offshore ha fatto diverse vittime, brr... Ma che goduria di giornata!