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Laguna 16-6, gran planata, piede d'albero spezzato, ritorno duro
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17/06/2019 18:56 #7092 da Livia
Risposta da Livia al topic Laguna 16-6, gran planata, piede d'albero spezzato, ritorno duro
Mamma mia, un trancio netto. Mannaggia.
Come farai a riparare?
Come farai a riparare?
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- nakaniko
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17/06/2019 15:36 - 18/06/2019 13:52 #7085 da nakaniko
windsurf e snowboard ovunque, vedere www.youtube.com/user/nakaniko/videos
Tavole Starboard e JP + windsups North, Moki, Unifiber
Vele Hot Sails Maui
Laguna 16-6, gran planata, piede d'albero spezzato, ritorno duro è stato creato da nakaniko
Bè ieri una di quelle giornate che cominciano sopra le aspettative e finiscono quasi in un incubo.
Avevo il sentore che visto lo scarso vento di sabato (ero stato a casa), magari domenica saliva un po' più delle previsioni specie verso sera, oh parlo di scirocco termico veneziano...
Via in barca al solito spot, mannaggia c'è uno che si è ancorato giusto dove vado io e sta sparapanzato al sole, grrr, mi devo spostare in acqua più bassa e limacciosa.
Non sembrerebbe esserci sto gran che, ma le raffiche dal mare arrivano più "fresche" allora monto il Serenity ma anche il Formula, vela rigorosamente la 10, ma dico la lascio un po' grassa che sai mai qui si prova a planare. Intanto sono le 4.
E infatti dopo essere uscito di poppa letteralmente arando il fondale vedo che spinge eccome, solo che non sono molto trimmato e per le prime planate spingo tanto dietro e gli spinouts arrivano. Allora mi ricordo che con la pinna antialga shiftata avanti devo spostare anche il piede d'albero in avanti, e comincio a spingere a cannone, anche il vento sale un po' e la velocità diventa fotonica, e infatti penso già se la sorellina 7,5 è da montare...
Comunque mi diverto a manetta nonostante l'impegno fisico non indifferente. Da notare che con un formula e una 10, per quanto nocam e molto user friendly le tensioni sono enormi.
E infatti in un bordo a mille dopo un'oretta praticamente parallelo al canale di Burano non so cosa succede ma sbaglio qualcosa e parto in una catapulta fotonica, cerco camminarci dietro per non mazzare la prua, ma quanto sono in acqua vedo che il rig è separato dalla tavola, spero sia solo uscito il perno ma... Invece proprio il perno-pin d'acciaio che si infila nella prolunga è spezzato di netto alla base!!!
Ovviamente così il cordino di sicurezza posto in fianco al tendon non serve a nulla. E sono, seppure in secca (si tocca, acqua fino alla vita), quasi all'Isola di Madonna del Monte, prima di Burano, la barca è a due km di distanza. Cosa fare?
Bè un po' cose le ho lette, un po' di fantasia... Ho fatto un nodo dove la scotta di caricabasso usciva dallo strozzascotte, in modo da bloccarla e usare il resto per altri scopi, poi ho legato la cima al piede d'albero cercando disperatamente di usare il cono di protezione per evitare danni alla coperta, cosa putroppo riuscita solo nel primo bordo.... Tavola alla fine pesantemente da riparare in coperta sigh...
Proseguire con l'albero disassato sopravento col vento che ovviamente rindorzava e cercando di non planare è stata parecchio dura, per capirsi ci ho messo oltre un'ora e in qualche caso un po' lo sfinimento un po' l'angoscia per i danni che stavo infliggendo alla mia povera tavola mi deprimevano parecchio. A momenti mi è venuto il dubbio di fermarmi e chieder aiuto alle barche che passavano non lontano in canale, ma pensavo che in secca e con la possibilità sempre di camminare volendo non ero in pericolo di vita...
Comunqua alla fine ce l'ho fatta.
Nei prossimi giorni probabilmente di mattina presto sarà avvistato un pazzo che come borsetta sottospalla si porta a spasso per Venezia verso la Stazione un coso lungo 227 e alto 100... Destinazione riparatore "in campagna".
Mi restano i dubbi su come sia possibile tranciare un pin classico stile North, ora è vero che era un piede Tribord, ma fosse stato il gommino... Invece il pin sembra identico a tutti quelli che si trovano in commercio e credo che alla fine siano prodotti tutti da una o due fabbriche. Unica cosa che mi viene in mente è il discorso sulla qualità dell'acciaio che i cinesi riservano a certi scopi e acquirenti che è anche top, e invece quella molto dubbia al mercato italiano comune, tanto che alcune parti protettive in acciaio della mia barchetta sputano ruggine a più non posso, e il cantiere ha detto che è questo il motivo... Mah
EDIT, se volete soffrire con me ecco alcune foto, massacrato il lato sinistro in particolare.
Avevo il sentore che visto lo scarso vento di sabato (ero stato a casa), magari domenica saliva un po' più delle previsioni specie verso sera, oh parlo di scirocco termico veneziano...
Via in barca al solito spot, mannaggia c'è uno che si è ancorato giusto dove vado io e sta sparapanzato al sole, grrr, mi devo spostare in acqua più bassa e limacciosa.
Non sembrerebbe esserci sto gran che, ma le raffiche dal mare arrivano più "fresche" allora monto il Serenity ma anche il Formula, vela rigorosamente la 10, ma dico la lascio un po' grassa che sai mai qui si prova a planare. Intanto sono le 4.
E infatti dopo essere uscito di poppa letteralmente arando il fondale vedo che spinge eccome, solo che non sono molto trimmato e per le prime planate spingo tanto dietro e gli spinouts arrivano. Allora mi ricordo che con la pinna antialga shiftata avanti devo spostare anche il piede d'albero in avanti, e comincio a spingere a cannone, anche il vento sale un po' e la velocità diventa fotonica, e infatti penso già se la sorellina 7,5 è da montare...
Comunque mi diverto a manetta nonostante l'impegno fisico non indifferente. Da notare che con un formula e una 10, per quanto nocam e molto user friendly le tensioni sono enormi.
E infatti in un bordo a mille dopo un'oretta praticamente parallelo al canale di Burano non so cosa succede ma sbaglio qualcosa e parto in una catapulta fotonica, cerco camminarci dietro per non mazzare la prua, ma quanto sono in acqua vedo che il rig è separato dalla tavola, spero sia solo uscito il perno ma... Invece proprio il perno-pin d'acciaio che si infila nella prolunga è spezzato di netto alla base!!!
Ovviamente così il cordino di sicurezza posto in fianco al tendon non serve a nulla. E sono, seppure in secca (si tocca, acqua fino alla vita), quasi all'Isola di Madonna del Monte, prima di Burano, la barca è a due km di distanza. Cosa fare?
Bè un po' cose le ho lette, un po' di fantasia... Ho fatto un nodo dove la scotta di caricabasso usciva dallo strozzascotte, in modo da bloccarla e usare il resto per altri scopi, poi ho legato la cima al piede d'albero cercando disperatamente di usare il cono di protezione per evitare danni alla coperta, cosa putroppo riuscita solo nel primo bordo.... Tavola alla fine pesantemente da riparare in coperta sigh...
Proseguire con l'albero disassato sopravento col vento che ovviamente rindorzava e cercando di non planare è stata parecchio dura, per capirsi ci ho messo oltre un'ora e in qualche caso un po' lo sfinimento un po' l'angoscia per i danni che stavo infliggendo alla mia povera tavola mi deprimevano parecchio. A momenti mi è venuto il dubbio di fermarmi e chieder aiuto alle barche che passavano non lontano in canale, ma pensavo che in secca e con la possibilità sempre di camminare volendo non ero in pericolo di vita...
Comunqua alla fine ce l'ho fatta.
Nei prossimi giorni probabilmente di mattina presto sarà avvistato un pazzo che come borsetta sottospalla si porta a spasso per Venezia verso la Stazione un coso lungo 227 e alto 100... Destinazione riparatore "in campagna".
Mi restano i dubbi su come sia possibile tranciare un pin classico stile North, ora è vero che era un piede Tribord, ma fosse stato il gommino... Invece il pin sembra identico a tutti quelli che si trovano in commercio e credo che alla fine siano prodotti tutti da una o due fabbriche. Unica cosa che mi viene in mente è il discorso sulla qualità dell'acciaio che i cinesi riservano a certi scopi e acquirenti che è anche top, e invece quella molto dubbia al mercato italiano comune, tanto che alcune parti protettive in acciaio della mia barchetta sputano ruggine a più non posso, e il cantiere ha detto che è questo il motivo... Mah
EDIT, se volete soffrire con me ecco alcune foto, massacrato il lato sinistro in particolare.
windsurf e snowboard ovunque, vedere www.youtube.com/user/nakaniko/videos
Tavole Starboard e JP + windsups North, Moki, Unifiber
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Ultima Modifica 18/06/2019 13:52 da nakaniko. Motivo: foto - orrori ortografici
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