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Due giugno, il Pier... quando io dico una cosa è quella!
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05/06/2019 12:52 #6981 da Grit
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Risposta da Grit al topic Due giugno, il Pier... quando io dico una cosa è quella!
Ciao Livia,
il tuo report mi ha fatto ridere un sacco , però ti capisco, anche io sono in riposo forzato dal 25 aprile per una stupida distorsione ad una caviglia ed ora che potevo quasi rientrare ho un altro piccolo problema al bicipite femorale destro... quindi ho almeno un altro mese di stop e mi girano a pallettoni.
Cmq vabbe bisogna resistere perchè quando si va in acqua dobbiamo essere al 100% c'è poco da fare e poi come dice Fabio si rischia solo di prolungare i tempi di recupero.
Un saluto
B.
il tuo report mi ha fatto ridere un sacco , però ti capisco, anche io sono in riposo forzato dal 25 aprile per una stupida distorsione ad una caviglia ed ora che potevo quasi rientrare ho un altro piccolo problema al bicipite femorale destro... quindi ho almeno un altro mese di stop e mi girano a pallettoni.
Cmq vabbe bisogna resistere perchè quando si va in acqua dobbiamo essere al 100% c'è poco da fare e poi come dice Fabio si rischia solo di prolungare i tempi di recupero.
Un saluto
B.
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03/06/2019 16:53 #6976 da ita4012
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Risposta da ita4012 al topic Due giugno, il Pier... quando io dico una cosa è quella!
Grazie per averci raccontato questa divertente avventura, con un punto di vista particolare, ovvero quello del tuo travaglio interiore, che dall'esterno non era possibile cogliere a pieno.
Però, quello che racconti del 2 giugno è meglio che non si ripeta!
Resisti e pazienta, magari concedendoti solo del light wind!
Non vale la pena di rischiare di prolungare la convalescenza!
Su Livia, fai la brava!
Ciaoone! Fabio
Però, quello che racconti del 2 giugno è meglio che non si ripeta!
Resisti e pazienta, magari concedendoti solo del light wind!
Non vale la pena di rischiare di prolungare la convalescenza!
Su Livia, fai la brava!
Ciaoone! Fabio
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- Livia
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03/06/2019 16:01 - 03/06/2019 16:16 #6972 da Livia
Due giugno, il Pier... quando io dico una cosa è quella! è stato creato da Livia
Eccola qua per condividere con gli amici di waterwind il mio ritorno in acqua dopo una difficile situazione ospedaliera di un mese fa.
Giuro, avevo promesso che prima del 15 giugno non sarei tornata in acqua ed ero al Pier per salutare alcuni amici; io senza windsurf non so stare, quindi sono felice anche solo di vederlo.
Saluto tutti, saluti l'amico Murena con cui condivido sempre il piacere di condividere il windsurf, e faccio fotografie come una vera pro: macchina super pro del Murena, due cellulari degli amici, tutto perfetto.
Lucida, determinata, con una frase in testa " ho detto 15 giugno e 15 giugno sarà.". Ho anche chiamato a casa, chiedendo il famoso "aiuto da casa", dove mi hanno ricordato che si chiama quarantena perché dura 40 giorni, non trenta più uno.
Nessun problema, io SO resistere, quando dico una cosa è quella e se dico che entro in acqua il 15 giugno così sarà; nel frattempo, fatto il mio book fotografico per tutti, l'Ora cala e sono tutta orgogliosa di me, ho mantenuto l'impegno, sono stata ferma e decisa, perché io SO resistere.
Bene, vedo il Murena che torna all'asciutto e gli vado in contro per fargli i miei complimenti, non ricordo bene cosa gli ho detto, credo qualcosa del tipo "ti aspetto al bar e ti restituisco la macchina fotografica" e lui mi ha risposto, mentre mi stavo girando per andare verso il bar "vuoi provare la mia tavola?" e che cazz..... risposta secca e senza esitazioni "beh, non sarebbe sbagliata come idea", chiedo quanti litri è la tavola e mi risponde "106" per la verità avevo capito 116 ed ho pensato "al galleggio non cado con il 92 litri figurati con il 116, posso fare a meno della muta, faccio solo un bordo".
e lì so solo che ho urlato alla mia amica Maga che era al bar "Maga vado in acqua!!!!!"; ho vaghi ricordi di quello che mi stava succedendo attorno, la Maga che mi corre dietro e mi dice "ma sei matta, cosa fai? Livia, torna su, non puoi", qualcuno che mi dice "ma senza trapezio?"... tutto molto confuso, l'unica cosa che ricordo è la mia voce che dice "vado in acqua, faccio poco" e lo sguardo fisso alla fine della rampa.
Poi via, in acqua, e grande emozione come sempre; ho pompato sulla vela per sentire se avevo problemi alle cicatrici, nessun problema, ho preso una raffica e sono partita in planata, mettendo un piede dentro la strap anteriore, poi però non sono riuscita con il secondo piede: faticoso andare senza trapezio. Ho strambato e sono tornata indietro, poi siccome "so resistere" ho deciso di fare un altro bordo ed al rientro ho virato. Felicissima, mi sono tuffata in acqua, e sono rientrata con i rimproveri da terra sul rischio di andare in acqua senza muta, senza considerare che si può staccare il piede d'albero.
Abbracciato il Murena, il pensiero era solo tornare in acqua l'indomani e devo dire che non è stato altrettanto easy. Ero con la 4,8 e le raffiche da 20 nodi, ma un'anestesia totale, ed i punti dentro la pancia, si sono fatti sentire: ho avuto un calo di zuccheri ed ero veramente spaventata all'idea di tirare qualcosa. Piano piano mi sono rilassata e sono riuscita a prendere il ritmo, ma sono stata poco in acqua ed ho fatto bene, perché alla sera qualche cosa si è sentito, ma nulla di grave.
Ci vorrà ancora un po' di tempo per tornare a pieno regime, ma anche poco, anche in light wind, basta che sia windsurf.
Grazie Murena, se non ci fossi stato tu! Anche mia mamma ti manda a salutare; quando l’ho chiamata l’ho vista attraverso il telefono con il dito alzato come quando da adolescente tornavo tardi “alla fine hai fatto di testa tua!”.
P.S. ho provato il wing foil, mica facile questo giochetto.
Giuro, avevo promesso che prima del 15 giugno non sarei tornata in acqua ed ero al Pier per salutare alcuni amici; io senza windsurf non so stare, quindi sono felice anche solo di vederlo.
Saluto tutti, saluti l'amico Murena con cui condivido sempre il piacere di condividere il windsurf, e faccio fotografie come una vera pro: macchina super pro del Murena, due cellulari degli amici, tutto perfetto.
Lucida, determinata, con una frase in testa " ho detto 15 giugno e 15 giugno sarà.". Ho anche chiamato a casa, chiedendo il famoso "aiuto da casa", dove mi hanno ricordato che si chiama quarantena perché dura 40 giorni, non trenta più uno.
Nessun problema, io SO resistere, quando dico una cosa è quella e se dico che entro in acqua il 15 giugno così sarà; nel frattempo, fatto il mio book fotografico per tutti, l'Ora cala e sono tutta orgogliosa di me, ho mantenuto l'impegno, sono stata ferma e decisa, perché io SO resistere.
Bene, vedo il Murena che torna all'asciutto e gli vado in contro per fargli i miei complimenti, non ricordo bene cosa gli ho detto, credo qualcosa del tipo "ti aspetto al bar e ti restituisco la macchina fotografica" e lui mi ha risposto, mentre mi stavo girando per andare verso il bar "vuoi provare la mia tavola?" e che cazz..... risposta secca e senza esitazioni "beh, non sarebbe sbagliata come idea", chiedo quanti litri è la tavola e mi risponde "106" per la verità avevo capito 116 ed ho pensato "al galleggio non cado con il 92 litri figurati con il 116, posso fare a meno della muta, faccio solo un bordo".
e lì so solo che ho urlato alla mia amica Maga che era al bar "Maga vado in acqua!!!!!"; ho vaghi ricordi di quello che mi stava succedendo attorno, la Maga che mi corre dietro e mi dice "ma sei matta, cosa fai? Livia, torna su, non puoi", qualcuno che mi dice "ma senza trapezio?"... tutto molto confuso, l'unica cosa che ricordo è la mia voce che dice "vado in acqua, faccio poco" e lo sguardo fisso alla fine della rampa.
Poi via, in acqua, e grande emozione come sempre; ho pompato sulla vela per sentire se avevo problemi alle cicatrici, nessun problema, ho preso una raffica e sono partita in planata, mettendo un piede dentro la strap anteriore, poi però non sono riuscita con il secondo piede: faticoso andare senza trapezio. Ho strambato e sono tornata indietro, poi siccome "so resistere" ho deciso di fare un altro bordo ed al rientro ho virato. Felicissima, mi sono tuffata in acqua, e sono rientrata con i rimproveri da terra sul rischio di andare in acqua senza muta, senza considerare che si può staccare il piede d'albero.
Abbracciato il Murena, il pensiero era solo tornare in acqua l'indomani e devo dire che non è stato altrettanto easy. Ero con la 4,8 e le raffiche da 20 nodi, ma un'anestesia totale, ed i punti dentro la pancia, si sono fatti sentire: ho avuto un calo di zuccheri ed ero veramente spaventata all'idea di tirare qualcosa. Piano piano mi sono rilassata e sono riuscita a prendere il ritmo, ma sono stata poco in acqua ed ho fatto bene, perché alla sera qualche cosa si è sentito, ma nulla di grave.
Ci vorrà ancora un po' di tempo per tornare a pieno regime, ma anche poco, anche in light wind, basta che sia windsurf.
Grazie Murena, se non ci fossi stato tu! Anche mia mamma ti manda a salutare; quando l’ho chiamata l’ho vista attraverso il telefono con il dito alzato come quando da adolescente tornavo tardi “alla fine hai fatto di testa tua!”.
P.S. ho provato il wing foil, mica facile questo giochetto.
Ultima Modifica 03/06/2019 16:16 da Livia.
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