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Carro, Francia, 14.10.18
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15/10/2018 19:46 - 15/10/2018 19:47 #5511 da ita4012
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Risposta da ita4012 al topic Carro, Francia, 14.10.18
Ok, dai, così, spezzando il viaggio si può fare. Ti aspetto alla Coudouliere, allora! Ciao. Fabio
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Ultima Modifica 15/10/2018 19:47 da ita4012.
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15/10/2018 19:15 - 15/10/2018 19:16 #5510 da Livia
Risposta da Livia al topic Carro, Francia, 14.10.18
Per quanto riguarda il viaggio, ieri ero al Garda, ho dormito a casa del mio amico con cui ho condiviso l’avventura, vicino a Piacenza, nel complesso 5 ore e mezzo di viaggio in cui ci siamo dati i turni. Amo guidare, guidare per il Windsurf è il top. Questa mattina sono partita all’alba per Venezia, altre due ore e mezza di viaggio, con la musica ed il ricordo dell’uscita di ieri, tutto molto bello e magico.
Ultima Modifica 15/10/2018 19:16 da Livia.
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15/10/2018 18:59 #5509 da Livia
Risposta da Livia al topic Carro, Francia, 14.10.18
Sì, ho fatto proprio un errore; per fortuna non è successo nulla di grave, appena sentito i sintomi ho solo pensato “corri a terra”.
Comunque il posto mi è piaciuto molto, anche il parcheggio a pochi metri dall’acqua è una chicca; normalmente sono talmente concentrata su quello che sto facendo, che l’unico elemento naturale che considero è l’acqua, colore e temperatura...
il contesto esterno non lo vivo mai a pieno, anzi ci sono certi posti, molto belli, che mi fanno quasi soggezione tanto grandi, vasti sono; sono talmente presa dal vento e dall’acqua, che tutto il resto mi sembra anche troppo. Però questo direi che fa parte di un mio modo di vivere il Windsurf troppo intensamente: un mio amico infatti ieri mi ha detto, “va bene gli esercizi, va bene l’impegno, ma pensalo anche come un divertimento, perditi un po’ in quello che hai attorno”. Ad ogni modo questo è l’unico modo in cui riesco a vivere il Windsurf ed a casa torno sempre con il sorriso.
L’unico posto che davvero mi ha impressionato è stato vicino a Piombino, torre del Sal se non ricordo male, con una piccola fabbrica vicino che proprio non si può non notare; un brutto scenario, anche per me che normalmente non considerero queste cose.
Comunque il posto mi è piaciuto molto, anche il parcheggio a pochi metri dall’acqua è una chicca; normalmente sono talmente concentrata su quello che sto facendo, che l’unico elemento naturale che considero è l’acqua, colore e temperatura...
il contesto esterno non lo vivo mai a pieno, anzi ci sono certi posti, molto belli, che mi fanno quasi soggezione tanto grandi, vasti sono; sono talmente presa dal vento e dall’acqua, che tutto il resto mi sembra anche troppo. Però questo direi che fa parte di un mio modo di vivere il Windsurf troppo intensamente: un mio amico infatti ieri mi ha detto, “va bene gli esercizi, va bene l’impegno, ma pensalo anche come un divertimento, perditi un po’ in quello che hai attorno”. Ad ogni modo questo è l’unico modo in cui riesco a vivere il Windsurf ed a casa torno sempre con il sorriso.
L’unico posto che davvero mi ha impressionato è stato vicino a Piombino, torre del Sal se non ricordo male, con una piccola fabbrica vicino che proprio non si può non notare; un brutto scenario, anche per me che normalmente non considerero queste cose.
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15/10/2018 14:07 #5507 da ita4012
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Risposta da ita4012 al topic Carro, Francia, 14.10.18
Brava Livia, bel colpo! Ma, managgia, se non ci metti un po' di sofferenza nelle uscite, non sei contenta!
Anche in condizioni più facili non si esce mai senza adeguate energie! E' pericoloso. Comunque, anni fa, feci lo stesso erroe. Uscii al Prà, al Garda, a novembre, con una colazione troppo leggera, e tornai a nuoto, perchè, appena salivo sulla tavola, mi girava fortemente la testa.... Da allora, su questo, non sbaglio più.
Deve essere comunque stata una bella uscita. La Francia è proprio bella (anche se panoramicamente il Carrò, a terrà, non è lo spot più affascinante - sostanzialmente c'è un grosso parcheggio a riva che domina la scena). E l'acqua è decisamente più azzurra e calda, di Sottomarina e dintorni.
Io il Carrò non sono riuscito ancora a provarlo (ma l'ho perlustrato più volte), perchè da Monza in giornata è troppo lontano.....
Ma tu sei un mito e ci sei andata e tornata da Venezia....
Chapeau!
Ciao. Fabio
Anche in condizioni più facili non si esce mai senza adeguate energie! E' pericoloso. Comunque, anni fa, feci lo stesso erroe. Uscii al Prà, al Garda, a novembre, con una colazione troppo leggera, e tornai a nuoto, perchè, appena salivo sulla tavola, mi girava fortemente la testa.... Da allora, su questo, non sbaglio più.
Deve essere comunque stata una bella uscita. La Francia è proprio bella (anche se panoramicamente il Carrò, a terrà, non è lo spot più affascinante - sostanzialmente c'è un grosso parcheggio a riva che domina la scena). E l'acqua è decisamente più azzurra e calda, di Sottomarina e dintorni.
Io il Carrò non sono riuscito ancora a provarlo (ma l'ho perlustrato più volte), perchè da Monza in giornata è troppo lontano.....
Ma tu sei un mito e ci sei andata e tornata da Venezia....
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15/10/2018 12:12 - 15/10/2018 13:59 #5503 da Livia
Carro, Francia, 14.10.18 è stato creato da Livia
Ho sempre pensato che viaggiare sia uno degli investimenti migliori che si possano fare nella vita, quindi, nonostante le frasi ("troppi kiilometri troppe ore", "fa vento ai laghi"), sono partita domenica mattina, approfittando dell'ospitalità di un amico esperto ed appassionato windsurfer, alla volta di Carro, piccolo porto poco dopo Marsiglia.
Un bel viaggio in macchina, parlando di windsurf, confrontandoci su come bisognerebbe presentare e descrivere l'attrezzatura in modo più completo ed accattivante ed in un "battibaleno" eccoci a Carro.
Lo spot è considerato uno spot wave per riders esperti, con fondale roccioso, come spesso sono gli spot wave, con onde che possono arrivare anche ai cinque metri, funziona bene con il sud est; uno degli elementi di cui più bisogna tener conto è la corrente che porta decisamente a scarrocciare , per il resto non credo ci siano altri fattori particolari da sottolineare,al di là delle ordinarie accortezze che bisogna avere in uno spot wave.
Per quel che riguarda l'uscita di ieri, sono stata fortunata perché ho conosciuto questo spot, di cui sentivo parlare da qualche mese, in una condizione ottimale: vento costante side- side on, con onde su un metro e mezzo (low profile), superate sempre senza problemi. Onde particolari, perché sopravento erano buone per saltarle, sottovento erano idonee per essere surfate, anche se erano corte, quindi credo che i riders più esperti avrebbero potuto sperare di meglio da quest'ultimo aspetto. Per il mio livello era top. Acqua calda, blu intensa, tante persone sorridenti, moltissime ragazze e molto brave, anzi non ho mai visto uno spot così omogeneo per quanto riguarda la presenza di uomini e donne, qualche giovanissimo con vele 2,8.
Per quanto riguarda la mia uscita, è andata bene, molti sorrisi in acqua, vela 4,2 ed 84 litri, strambate, chiuse solo due, c'è stato solo un unico problema, che qualcuno aveva preannunciato durante il viaggio. Avendo mangiato poco, diciamo la verità, avendo saltato la cena e con un cappuccino e brioche prima dell'alba, a metà uscita sono stata male, male davvero; calo di zuccheri, tremori, nausea molto forte e tutto questo all'improvviso ed al largo, non è stato un bel momento, ma mi sono fatta forza e sono riuscita a rientrare, andare in macchina, mangiare un po' di frutta secca e riprendermi psico fisicamente. è stata una leggerezza mia, qualcuno aveva detto che non potevo affrontare un'uscita wave a stomaco vuoto ed in effetti le conseguenza si sono viste, ma è bastato un quarto d'ora per recuperare le energie e rientrare in acqua. Già pronta la scorta di cioccolata, miele, frutta secca per la prossima uscita, in mare bisogna aiutarsi da sole e non andare in cerca di guai, lezione imparata.
Ho terminato la mia uscita con una bella strambata, volevo tenermi quel ricordo, e restare un po' a riva a guardare i più bravi, le ragazze, ed Andrea Franchini che emergeva davanti a tutti. Livelli irraggiungibili, ma è sempre utile guardare i più bravi ed i campioni.
Una volta disarmato tutto, c'è stato un giretto nel negozio di windsurf presente sullo spot e poi di nuovo a casa, contenti e carichi, fino ad una certa ora. Un pensiero costante agli amici che da casa ti sostengono: le sfide, le critiche, sono qualcosa che ti fanno crescere, se non ti abbattono, ma come si potrebbe fare senza le persone che ti aiutano a credere in te.
Un bel viaggio in macchina, parlando di windsurf, confrontandoci su come bisognerebbe presentare e descrivere l'attrezzatura in modo più completo ed accattivante ed in un "battibaleno" eccoci a Carro.
Lo spot è considerato uno spot wave per riders esperti, con fondale roccioso, come spesso sono gli spot wave, con onde che possono arrivare anche ai cinque metri, funziona bene con il sud est; uno degli elementi di cui più bisogna tener conto è la corrente che porta decisamente a scarrocciare , per il resto non credo ci siano altri fattori particolari da sottolineare,al di là delle ordinarie accortezze che bisogna avere in uno spot wave.
Per quel che riguarda l'uscita di ieri, sono stata fortunata perché ho conosciuto questo spot, di cui sentivo parlare da qualche mese, in una condizione ottimale: vento costante side- side on, con onde su un metro e mezzo (low profile), superate sempre senza problemi. Onde particolari, perché sopravento erano buone per saltarle, sottovento erano idonee per essere surfate, anche se erano corte, quindi credo che i riders più esperti avrebbero potuto sperare di meglio da quest'ultimo aspetto. Per il mio livello era top. Acqua calda, blu intensa, tante persone sorridenti, moltissime ragazze e molto brave, anzi non ho mai visto uno spot così omogeneo per quanto riguarda la presenza di uomini e donne, qualche giovanissimo con vele 2,8.
Per quanto riguarda la mia uscita, è andata bene, molti sorrisi in acqua, vela 4,2 ed 84 litri, strambate, chiuse solo due, c'è stato solo un unico problema, che qualcuno aveva preannunciato durante il viaggio. Avendo mangiato poco, diciamo la verità, avendo saltato la cena e con un cappuccino e brioche prima dell'alba, a metà uscita sono stata male, male davvero; calo di zuccheri, tremori, nausea molto forte e tutto questo all'improvviso ed al largo, non è stato un bel momento, ma mi sono fatta forza e sono riuscita a rientrare, andare in macchina, mangiare un po' di frutta secca e riprendermi psico fisicamente. è stata una leggerezza mia, qualcuno aveva detto che non potevo affrontare un'uscita wave a stomaco vuoto ed in effetti le conseguenza si sono viste, ma è bastato un quarto d'ora per recuperare le energie e rientrare in acqua. Già pronta la scorta di cioccolata, miele, frutta secca per la prossima uscita, in mare bisogna aiutarsi da sole e non andare in cerca di guai, lezione imparata.
Ho terminato la mia uscita con una bella strambata, volevo tenermi quel ricordo, e restare un po' a riva a guardare i più bravi, le ragazze, ed Andrea Franchini che emergeva davanti a tutti. Livelli irraggiungibili, ma è sempre utile guardare i più bravi ed i campioni.
Una volta disarmato tutto, c'è stato un giretto nel negozio di windsurf presente sullo spot e poi di nuovo a casa, contenti e carichi, fino ad una certa ora. Un pensiero costante agli amici che da casa ti sostengono: le sfide, le critiche, sono qualcosa che ti fanno crescere, se non ti abbattono, ma come si potrebbe fare senza le persone che ti aiutano a credere in te.
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