Lago di Albano con Scirocco e ciliegina sulla torta

@Fabio: grazie per il consiglio appena possibile proverò a leggere l'articolo, anche se ho visto già un centinaio di volte i due video che hai pubblicato sul canale youtube sia quello della strambata semplice che della power jibe.

@Paolol bhe forse sabato era molto forte e violento, però non è tutte le volte così e poi ci sono sempre dei momenti di tregua.
Se vuoi provare ed il vento è meno forte, lo puoi fare tranquillamente dalla spiaggetta che sta sotto al bar la Lampara, li male che va il vento ti butta sempre sulla spiaggia.... e poi sono dell'avviso che ogni uscita serve ad imparare qualcosa. Poi in questo periodo l'acqua è ancora calda, quindi diciamo fino a metà novembre sei ancora in tempo.

Un saluto
B.

Ero tentato anche io di provare.
Però ero dubbioso per la pioggia e forse anche per la forza del vento; non saprei se adeguato al mio livello.

Grande Bruno. Le uscite inaspettate, spesso, sono le più belle!

Quanto alla strambata, una delle modalità prevede che tu esca bugna in avanti, avendo già cambiato i piedi. Quando senti una buona pressione nella vela (non troppa però, e qui conta l'esperienza), girala di colpo. Questa tecnica ti garantisce molta velocità della tavola anche in uscita. Io, personalmente, la scelgo quando il vento non è troppo forte (ed ho bisogno di più spinta in uscita), o quando il piano d'acqua non è troppo formato (leggere l'articolo sulla strambata nella sezione tecnica di Waterwind). Quando il vento è forte, o sono sovrainvelato, giro la vela subito, e poi, cambio i piedi, e, se il piano d'acqua è molto formato, giro anche più stretto, per non iniziare a rimbalzare troppo sull'acqua.

Grazie per aver condiviso.

Ciao. Fabio

Stupenda uscita a km zero sabato scorso al Lago di Albano (RM) di 3 ore e mezza, con la tavola piccola 98 JP FSW, dalle 13 alle 16.30. In realtà un po inaspettata perché la previsione dava un sacco di pioggia tutto il giorno anche se con vento da SE. Invece quando sono arrivato alle 13 sullo spot, al momento poco ventilato, vedevo le ochette avanzare da lontano, percui ho preferito andare alle c.d. “le Roccette”, che si trova un po più sopravento.



Una volta arrivato vedendo che la direzione era giusta (SE) ho deciso di montare la 5.7 che a detta di alcuni era un po grande visto che la mattina erano usciti con vele tra la 4.7 e la 5.3, però la previsione lo dava in calo e che avrebbe girato a Sud, direzione poco congeniale per il lago.



Diciamo che la scelta della vela è stata azzeccata, tranne per un paio di bordi dove le raffiche erano veramente violente.



Per quanto riguarda i progressi, diciamo che ormai riesco a bolinare discretamente tornando sempre al punto di partenza e alle volte anche risalire il vento. Invece per quanto riguarda la strambata ancora c’è da fare, perché se da un lato riesco a far girare la tavola tenendo il peso in avanti e gambe leggermente piegate verso l'interno della curva, poi però sbaglio totalmente l'impostazione della vela che rimane sempre bugna avanti, probabilmente perchè mi sfugge il tempo per farla girare.



Alla fine sessione, c'è stata la ciliegina sulla torta, in uno dei bordi di rientro una volta uscito un raggio di sole come per magia è comparso l'arcobaleno, che sensazione incredibile navigare andando verso il centro dell'arco. E' stata una gran bella emozione.



Devo dire che inizio ad apprezzare veramente cosa significa uscire con tavole con il litraggio ridotto, davvero molto divertente. Inizio anche a capire chi decide di uscire solo con roba piccola e la loro vela più grande è la 5.3.


Un saluto
B