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Power jibe e Fast Tack - impariamo dai Pro
- Grit
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i prossimi mesi vi aggiornerò.
Un saluto
Bruno
Tavole: Tabou Rocket 125 / JP FSW 98
Vele: Simmer 4.0 / Neil Pride NR 4.5 / Simmer Icon 5.0/ Neil Pride Ride HD 6.5 / Loft Sails Oxygen 7.9
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Grit ha scritto: Ciao Ragazzi, pur apprezzando il gesto e la disinvoltura nella manovra, ancora non riesco a coglierne le sfumature, però vi volevo chiedere un consiglio ,
da dove si inizia? e soprattutto con quale si inizia?
Premesso che lo scorso anno ho imparato la planata e water start, ovviamente ancora da perfezionare, quest'anno vorrei imparare una di queste due o entrambe, per ridurre la fatica di ogni cambio bordo.
Ho guardato diversi video di entrambe le manovre (anche quelli sul vostro canale youtube) , ma ancora sbaglio quasi tutto, probabilmente dovrò prendere qualche lezione, però nel frattempo vorrei sapere se avete qualche consiglio o video consigliarmi.
Infine vi dico che i miei tentativi li ho fatti sul freeride JP120 litri e sul JP FW 98 litri.
Un saluto
Bruno
Bruno, si parte dalla strambata base (cioè non in planata)! Ovvero, prima devi raggiungere una buona percentuale di successo con la strambata base, almeno con la tavola freeride. Devi imparare a "sentire" la vela mentre la porti avanti per poggiare, e l'effetto del movimento del corpo sulla tavola. Poi, potrai iniziare a dedicarti alla strambata power (meglio iniziare da quella con l'uscita non in switch, secondo me). Intanto, però, quando sei in piena planata, puoi iniziare a buttarti in delle poggiate decise, alzando i talloni, spingendo con le punte dei piedi, ed alzando il corpo, per andare verso la vela. Poi, orzi di nuovo spingendo sui talloni, ed abbassandoti con il corpo.
Per i video, oltre a quelli del Trictionary, quelli di Colin Whyppy Dixon sono molto chiari, secondo me. Questi ultimi li trovi qui: www.waterwind.it/new/it/windsurf/per-imp...video-di-teoria.html (vedi ultimo riquadro).
Ciao. Fabio
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da dove si inizia? e soprattutto con quale si inizia?
Premesso che lo scorso anno ho imparato la planata e water start, ovviamente ancora da perfezionare, quest'anno vorrei imparare una di queste due o entrambe, per ridurre la fatica di ogni cambio bordo.
Ho guardato diversi video di entrambe le manovre (anche quelli sul vostro canale youtube) , ma ancora sbaglio quasi tutto, probabilmente dovrò prendere qualche lezione, però nel frattempo vorrei sapere se avete qualche consiglio o video consigliarmi.
Infine vi dico che i miei tentativi li ho fatti sul freeride JP120 litri e sul JP FW 98 litri.
Un saluto
Bruno
Tavole: Tabou Rocket 125 / JP FSW 98
Vele: Simmer 4.0 / Neil Pride NR 4.5 / Simmer Icon 5.0/ Neil Pride Ride HD 6.5 / Loft Sails Oxygen 7.9
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Marco Full ha scritto: Ciao Fabio,
Ottime osservazioni!
Ritengo fondamentale lasciare la vela bugna avanti qualche secondo prima di strambare la vela(usado il secondo metodo descritto) così facendo la vela prende ancora del vento e ti consente di non perdere la planata e ripartire rapidamente.
Ci sta lavorando sopra xD
a presto
Si, devo dire che per le mie capacità, se decido di uscire in switch dalla strambata, è meglio che strambi la vela più rapidamente, con un tratto bugna in avanti, mentre orzo sulle nuove mure, più breve; ed è anche meglio che, altrettanto rapidamente, dopo aver strambato la vela, proceda anche a cambiare i piedi (come, peraltro, ho visto fare a molti, in spot con piano d'acqua disordinato, per chiudere la strambata con un raggio più corto, e non iniziare a sobbalzare sull'acqua, durante la manovra).
Se non faccio così, quando inizio a navigare sul nuovo bordo e ad orzare, bugna in avanti e rimanendo in switch, il piede dalla strap anteriore non lo tiro fuori più, e facilmente cado. Probabilmente, devo anche far pratica con l'andatura in switch, e, magari, quando, con il caldo, uscirò senza calzari, avrò meno problemi ad estrarre il piede dalla strap per il minore attrito.
Al momento, il metodo "Franchini" è quello che mi è più congegniale.
Ciao. Fabio
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Ottime osservazioni!
Ritengo fondamentale lasciare la vela bugna avanti qualche secondo prima di strambare la vela(usado il secondo metodo descritto) così facendo la vela prende ancora del vento e ti consente di non perdere la planata e ripartire rapidamente.
Ci sta lavorando sopra xD
a presto
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Per quanto riguarda la Power jibe, vi propongo le seguenti due foto qui sotto:
In entrambe si vede l'uscita dalla Powe jibe (la prima in realtà è relativa alla giornata di sabato, più tranquilla).
Il primo rider esce in switch, il secondo (Andrea Franchini) esce, avendo già cambiato i piedi. Ma quello che colpisce è che la direzione della tavola e l'impostazione della vela sono identiche (e l'uscita dalla strambata è in ambedue i casi in planata). La tavola ha già cambiato mure, ma le vela non è stata ancora girata, e per un istante il rider naviga bugna in avanti. L'abilità sta nel capire il momento esatto in cui girare anche la vela: troppo presto fa perdere potenza e velocità alla tavola, troppo tardi, facilmente porta alla caduta in acqua.
In secondo luogo, vorrei evidenziare la gestione delle mani sul boma di Andrea Franchini in virata veloce. In breve, invece di incrociare le mani sul boma a ridosso della maniglia, al momento del cambio di mure, analizzando attentamente il video girato domenica, mi sono accorto che Andrea, prima di cambiare bordo porta la mano di prua vicino alla maniglia del boma; poi, quando cambia mure, invece di incrociare, portando la mano di poppa sul boma sul lato opposto, porta la mano di prua su tale lato, e poi effettua l'incrocio delle mani sul boma direttamente sul nuovo lato. Poi, rapidamente porta in avanti la vela. Da provare.
Le braccia rimangono distese in tutta la manovra, e questo penso che sia comunque fondamentale.
Ciao. Fabio
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