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Il podio di Federico Morisio a Pacasmayo 2023: cosa ci dice?
- ita4012
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12/09/2023 12:29 - 12/09/2023 12:36 #16651 da ita4012
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Il podio di Federico Morisio a Pacasmayo 2023: cosa ci dice? è stato creato da ita4012
Riflettevo, in questi giorni, sul terzo posto di Federico Morisio al recente evento IWT/PWA di Pacasmayo 2023. In molti si sono affrettati a celebrarlo.
Federico, giustamente, ha espresso il suo entusiasmo per l'obiettivo raggiunto sui suoi canali social.
Negli ultimi tempi, in qualche occasione, Federico si è anche troppo fatto trasportare dall'entusiasmo giovanile, quando sarebbero stati opportuni toni un po' più contenuti.
La celebrazione della vittoria nella heat alle Fiji, contro il povero Marcilio Browne, vittima di un wipe out massacrante, forse avrebbe richiesto un po' più rispetto per la brutta disavventura di Brawzinho, ed anche per la sua figura, visto quello che ha sin qui fatto il campione brasiliano. Ed anche il terzo podio conseguito a Pacasmayo è un ottimo risultato, ma ci sono molti atleti del circuito mondiale che lo considerebbero un obiettivo parziale.
E' stato scritto che si tratta di un risultato storico, perchè è dai tempi di Cesare Cantagalli che un italiano non sale sul podio di un evento wave a livello mondiale. In realtà, qualcuno dimentica che Federico vinse l'evento di Pacasmayo già nel 2017. Allora, però l'evento apparteneva solo al circuito IWT. Oggi, nel circuito unificato IWT/PWA ci sono tutti i waver più forti.
Ma il punto è proprio questo: la scarsa frequenza di atleti italiani nelle posizioni di vertice delle competizioni di windsurf a livello mondiale.
Tolto forse lo slalom, dove Iachino in primis, e poi alcuni altri atleti (Martini) combattono per i primi posti delle gare di questa disciplina, e per le Biagiolini tra le ragazze, non c'è molto altro da segnalare oltre a Federico, se non Jacopo Testa che da tempo eccelle nel freestyle maschile, e che l'anno scorso ha perso il titolo mondiale per un soffio.
Davvero molto poco, tanto più se confrontato con i numeri, in termini di presenza e risultati, degli atleti francesi, ma anche degli spagnoli, ed in subordine anche dei tedeschi. Basta guardare le rankings list mondiali: www.pwaworldtour.com/index.php?id=2304 . I vari Albeau, Martin, Cloarec, Juban, Traversa, Bosson, Mortefon, ecc. continuano ad avvicendarsi
I risultati degli italiani mi sembrano davvero il frutto di tanta passione, tanta determinazione ed impegno di singoli più che il frutto di un sistema che fa crescere un movimento. Ed ovviamente bisogna anche avere talento, perchè, altrimenti l'impegno da solo non è sufficiente ad eccelere.
Ogni volta che vado in Francia, che sia a Sud o a Nord, non posso fare a meno di notare le tante sedi dei club nautici della FFV (federazione francese di vela), che avvicinano agli sport acquatici tanti ragazzi e ragazze. Durante le vacanze scolastiche (anche a primavera o autunno), mi è capitato di vedere scolaresche o gruppi di ragazzi prendere parte a corsi o altre attività sportive di gruppo. E tra questi, magari, c'è un talento che viene notato, o almeno, gli viene dato modo di capire che ha delle possibilità. Poi, credo che anche in Francia non ci siano scuole per allenare campioni, e molto sia frutto dell'impegno e delle possibilità (anche economiche) individuali. Ma almeno si semina molto.
In Italia, ormai da anni, non si fa più nemmeno un campionato italiano wave ...... Ci sono diversi eventi nella categoria slalom, per fortuna, e qualcosa nel freestyle.
In questo scenario, il podio di Federico Morisio ci deve rallegrare, ed a lui vanno rivolti i complimenti, ancora di più proprio perchè è riuscito a conseguire questi risultati in un quadro del genere a livello nazionale, non molto confortante.
Ma, allo stesso tempo, questo suo risultato dovrebbe far riflettere le federazioni (FIV, AICWS) e le scuole ed i centri di windsurf su un profondo vuoto che andrebbe colmato.
Che ne pensate?
Fabio Muriano
Federico, giustamente, ha espresso il suo entusiasmo per l'obiettivo raggiunto sui suoi canali social.
Negli ultimi tempi, in qualche occasione, Federico si è anche troppo fatto trasportare dall'entusiasmo giovanile, quando sarebbero stati opportuni toni un po' più contenuti.
La celebrazione della vittoria nella heat alle Fiji, contro il povero Marcilio Browne, vittima di un wipe out massacrante, forse avrebbe richiesto un po' più rispetto per la brutta disavventura di Brawzinho, ed anche per la sua figura, visto quello che ha sin qui fatto il campione brasiliano. Ed anche il terzo podio conseguito a Pacasmayo è un ottimo risultato, ma ci sono molti atleti del circuito mondiale che lo considerebbero un obiettivo parziale.
E' stato scritto che si tratta di un risultato storico, perchè è dai tempi di Cesare Cantagalli che un italiano non sale sul podio di un evento wave a livello mondiale. In realtà, qualcuno dimentica che Federico vinse l'evento di Pacasmayo già nel 2017. Allora, però l'evento apparteneva solo al circuito IWT. Oggi, nel circuito unificato IWT/PWA ci sono tutti i waver più forti.
Ma il punto è proprio questo: la scarsa frequenza di atleti italiani nelle posizioni di vertice delle competizioni di windsurf a livello mondiale.
Tolto forse lo slalom, dove Iachino in primis, e poi alcuni altri atleti (Martini) combattono per i primi posti delle gare di questa disciplina, e per le Biagiolini tra le ragazze, non c'è molto altro da segnalare oltre a Federico, se non Jacopo Testa che da tempo eccelle nel freestyle maschile, e che l'anno scorso ha perso il titolo mondiale per un soffio.
Davvero molto poco, tanto più se confrontato con i numeri, in termini di presenza e risultati, degli atleti francesi, ma anche degli spagnoli, ed in subordine anche dei tedeschi. Basta guardare le rankings list mondiali: www.pwaworldtour.com/index.php?id=2304 . I vari Albeau, Martin, Cloarec, Juban, Traversa, Bosson, Mortefon, ecc. continuano ad avvicendarsi
I risultati degli italiani mi sembrano davvero il frutto di tanta passione, tanta determinazione ed impegno di singoli più che il frutto di un sistema che fa crescere un movimento. Ed ovviamente bisogna anche avere talento, perchè, altrimenti l'impegno da solo non è sufficiente ad eccelere.
Ogni volta che vado in Francia, che sia a Sud o a Nord, non posso fare a meno di notare le tante sedi dei club nautici della FFV (federazione francese di vela), che avvicinano agli sport acquatici tanti ragazzi e ragazze. Durante le vacanze scolastiche (anche a primavera o autunno), mi è capitato di vedere scolaresche o gruppi di ragazzi prendere parte a corsi o altre attività sportive di gruppo. E tra questi, magari, c'è un talento che viene notato, o almeno, gli viene dato modo di capire che ha delle possibilità. Poi, credo che anche in Francia non ci siano scuole per allenare campioni, e molto sia frutto dell'impegno e delle possibilità (anche economiche) individuali. Ma almeno si semina molto.
In Italia, ormai da anni, non si fa più nemmeno un campionato italiano wave ...... Ci sono diversi eventi nella categoria slalom, per fortuna, e qualcosa nel freestyle.
In questo scenario, il podio di Federico Morisio ci deve rallegrare, ed a lui vanno rivolti i complimenti, ancora di più proprio perchè è riuscito a conseguire questi risultati in un quadro del genere a livello nazionale, non molto confortante.
Ma, allo stesso tempo, questo suo risultato dovrebbe far riflettere le federazioni (FIV, AICWS) e le scuole ed i centri di windsurf su un profondo vuoto che andrebbe colmato.
Che ne pensate?
Fabio Muriano
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Ultima Modifica 12/09/2023 12:36 da ita4012.
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