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Vita da windsurfer lacustre....
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30/05/2023 13:59 #16038 da ita4012
Ciao Nico, preciso solo che la mia critica non è assolutamente all'ambiente dei laghi in sè. Io sono uno che gode ancora ad andare d'estate a Silvaplana, e planare con 106 e 5.8, in mezzo ai pascoli ed a quell'ambiente fantastico, o farmi il tramontino a Colico, alla fine della giornata di lavoro.
La mia critica è solo alla qualità, alla frequenza ed alla durata del vento ai laghi, che ci tirano scemi....
Così è, non si può fare altrimenti. Ma almeno si deve gestire la situazione in maniera intellingente.
Ciao. Fabio
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Risposta da ita4012 al topic Vita da windsurfer lacustre....
Vabbè non sarà come fare waveriding ma a me piace poter dire di aver suppato o windsurfato sempre in nuovi luoghi. Come anni fa che feci delle planate al Lago del Salto sopra Rieti, seppure con tavolone e velona, un ricordo bellissimo.
Ciao Nico, preciso solo che la mia critica non è assolutamente all'ambiente dei laghi in sè. Io sono uno che gode ancora ad andare d'estate a Silvaplana, e planare con 106 e 5.8, in mezzo ai pascoli ed a quell'ambiente fantastico, o farmi il tramontino a Colico, alla fine della giornata di lavoro.
La mia critica è solo alla qualità, alla frequenza ed alla durata del vento ai laghi, che ci tirano scemi....
Così è, non si può fare altrimenti. Ma almeno si deve gestire la situazione in maniera intellingente.
Ciao. Fabio
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30/05/2023 13:33 - 30/05/2023 14:27 #16037 da nakaniko
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Risposta da nakaniko al topic Vita da windsurfer lacustre....
Bè avendo amici che fanno MTB non è che lá i prezzi scherzino, e mi dicono che hanno usure costanti di freni e pneumatici con relativi costi che noi non conosciamo...
Altri specie a Venezia hanno la vela come passione e non vi dico lì che costi.
Insomma alla fine tutto costa specie se dá emozioni. Ma colle scelte giuste nel windsurf vai avanti anni coi nostri materiali.
Tornando al discorso lacustre quest'anno conto di rifare in luglio i miei strani tentativi di windfoil sul lago di Auronzo, oppure sul sup in tutti i laghi e laghetti che trovo. Vabbè non sarà come fare waveriding ma a me piace poter dire di aver suppato o windsurfato sempre in nuovi luoghi. Come anni fa che feci delle planate al Lago del Salto sopra Rieti, seppure con tavolone e velona, un ricordo bellissimo.
Viva i laghi. Meglio, ricordiamocelo, di tanti che passano i weekend stravaccati in spiagge affollate
Altri specie a Venezia hanno la vela come passione e non vi dico lì che costi.
Insomma alla fine tutto costa specie se dá emozioni. Ma colle scelte giuste nel windsurf vai avanti anni coi nostri materiali.
Tornando al discorso lacustre quest'anno conto di rifare in luglio i miei strani tentativi di windfoil sul lago di Auronzo, oppure sul sup in tutti i laghi e laghetti che trovo. Vabbè non sarà come fare waveriding ma a me piace poter dire di aver suppato o windsurfato sempre in nuovi luoghi. Come anni fa che feci delle planate al Lago del Salto sopra Rieti, seppure con tavolone e velona, un ricordo bellissimo.
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Ultima Modifica 30/05/2023 14:27 da nakaniko.
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30/05/2023 11:55 #16036 da alohale
Risposta da alohale al topic Vita da windsurfer lacustre....
Non posso che condividere, questo sport è così. Quando mio figlio mi guarda frustrato perchè prendiamo un "palo" (per dirla come i giovani), gli rispondo: "datti alla MTB e la fai quando vuoi, dove vuoi e quanto vuoi". Quello che non possiamo cambiare dobbiamo accettarlo. Ultimamente la mia media uscite è migliorata, seleziono meglio, se ci sono rischi, mi dedico ad altro: MTB, TREKKING, LETTURA (perchè no). Oppure, piuttosto che stare a casa, ben sapendo che rischio, vado lo stesso in qualche spot, mi faccio un tuffo, bevo una birretta, insomma mi rilasso. Ma non passo le giornate intere a guardare un lago fermo, Credo che l'essenza sia proprio questa, godersi il contesto, come tu stesso mi hai detto sabato scorso a Piona (almeno tu sei uscito). Altro discorso riguarda i costi. Il grande rammarico è che questo sport è troppo caro, per le attrezzature e per gli spostamenti, mi luccicano gli occhi quando vedo ragazzi giovani che lo praticano perchè ci vedo la continuità futura, ma sono sempre più rari, eccetto quelli che vivono sugli spot o che hanno risorse economiche familiari non trascurabili.Da qualche weekend, ma forse anche da più tempo, sto riflettendo su quanto problematica e frustrante sia la vita del windsurfer lacustre. Qualche settima fa, ho preso un pacco a Domaso il venerdì pomeriggio, ho planato 1 ora e mezza a Piona il sabato, ed ho preso una ricaduta in netto calo a Valma la domenica mattina. 2 giornate complessive investite per poco più di 1 ora e mezza di planata....
Veramente tanto (troppo?) tempo e tante energie devono essere investite per rubacchiare 1-2 ore di planate, con vento rafficato, o di durata scarsa. Per questo obiettivo modesto, spesso di investono mattinate o pomeriggi, o addirittura giornate intere..... Certo, poi, a volte, si azzecca la giornata giusta, che ci fa godere e ricarica le nostre aspettative.
Ieri, che le previsioni sul lago di Como erano palesemente poco favorevoli, se non per una lezione principianti, come quella che ho fatto io con soddisfazione a mia figlia, sono rimasto colpito dalla quantità di windsurfers che hanno passato la giornata sdraiati/seduti al pratone di Colico, senza fare nulla, in attesa di un vento altamente improbabile. Per me, è inconcepibile. Così, si atrofizza il cervello. Ed in effetti a vedere alcuni personaggi..., c'è da credere che l'effetto di rimpicciolimento del cervello si sia già prodotto irreversibilmente.
Non basta farsi crescere i capelli lunghi, tenerli spettinati, e farsi un paio di tatuaggi, ed indossare le infradito per 6 mesi all'anno, per diventare dei windsurfers professionisti che vivono a Maui. Rimane sempre e solo una stupida illusione.
Ammetto che, ormai, con tutta una fetta del circo del windsurf, che sia sul lago di Como o di Garda, o in Sud Africa (dove pure ho visto gente passare le giornate a guardare il mare), ho sempre meno da spartire....
E' chiaro che vivendo vicino ai laghi e non vicino al mare, dove il vento di perturbazione ha un altro livello di affidabilità, dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco.
Dobbiamo quindi cercare di ottimizzare, e cercare di puntare a ricavere il meglio da quello che i laghi hanno da offrire.
Non è semplice, ma, almeno per me, rimane l'obbiettivo. E quando non ci sono possibilità (o si ha voglia di fare altro), meglio non pensare al windsurf.
Ciao. Fabio
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30/05/2023 10:11 #16034 da nakaniko
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Vele Hot Sails Maui
Risposta da nakaniko al topic Vita da windsurfer lacustre....
Mah condivido il problema lacustre, poi in questo periodo che ha fatto caldo di scatto il Santacruz ha la tosse...
Senza contare che fra autostrada, GPL, e parcheggio e accessori, un cinquantino alla volta se ne va..
Dico lacustre perché poi l'Adriatico è molto avaro, bote di bora a parte.
Ma alcuni rimedi ce li ho, al lago foil e alla disperata sup, in laguna il mitico Serenity con cui ci si diverte con 8 nodi, e adesso vediamo un foil se i fondali permettono.
Diciamo che un windsup gonfiabile può essere un salvagente e si fa un po' di sport aerobico, imho
Senza contare che fra autostrada, GPL, e parcheggio e accessori, un cinquantino alla volta se ne va..
Dico lacustre perché poi l'Adriatico è molto avaro, bote di bora a parte.
Ma alcuni rimedi ce li ho, al lago foil e alla disperata sup, in laguna il mitico Serenity con cui ci si diverte con 8 nodi, e adesso vediamo un foil se i fondali permettono.
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29/05/2023 14:26 #16031 da ita4012
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Vita da windsurfer lacustre.... è stato creato da ita4012
Da qualche weekend, ma forse anche da più tempo, sto riflettendo su quanto problematica e frustrante sia la vita del windsurfer lacustre. Qualche settima fa, ho preso un pacco a Domaso il venerdì pomeriggio, ho planato 1 ora e mezza a Piona il sabato, ed ho preso una ricaduta in netto calo a Valma la domenica mattina. 2 giornate complessive investite per poco più di 1 ora e mezza di planata....
Veramente tanto (troppo?) tempo e tante energie devono essere investite per rubacchiare 1-2 ore di planate, con vento rafficato, o di durata scarsa. Per questo obiettivo modesto, spesso di investono mattinate o pomeriggi, o addirittura giornate intere..... Certo, poi, a volte, si azzecca la giornata giusta, che ci fa godere e ricarica le nostre aspettative.
Ieri, che le previsioni sul lago di Como erano palesemente poco favorevoli, se non per una lezione principianti, come quella che ho fatto io con soddisfazione a mia figlia, sono rimasto colpito dalla quantità di windsurfers che hanno passato la giornata sdraiati/seduti al pratone di Colico, senza fare nulla, in attesa di un vento altamente improbabile. Per me, è inconcepibile. Così, si atrofizza il cervello. Ed in effetti a vedere alcuni personaggi..., c'è da credere che l'effetto di rimpicciolimento del cervello si sia già prodotto irreversibilmente.
Non basta farsi crescere i capelli lunghi, tenerli spettinati, e farsi un paio di tatuaggi, ed indossare le infradito per 6 mesi all'anno, per diventare dei windsurfers professionisti che vivono a Maui. Rimane sempre e solo una stupida illusione.
Ammetto che, ormai, con tutta una fetta del circo del windsurf, che sia sul lago di Como o di Garda, o in Sud Africa (dove pure ho visto gente passare le giornate a guardare il mare), ho sempre meno da spartire....
E' chiaro che vivendo vicino ai laghi e non vicino al mare, dove il vento di perturbazione ha un altro livello di affidabilità, dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco.
Dobbiamo quindi cercare di ottimizzare, e cercare di puntare a ricavere il meglio da quello che i laghi hanno da offrire.
Non è semplice, ma, almeno per me, rimane l'obbiettivo. E quando non ci sono possibilità (o si ha voglia di fare altro), meglio non pensare al windsurf.
Ciao. Fabio
Veramente tanto (troppo?) tempo e tante energie devono essere investite per rubacchiare 1-2 ore di planate, con vento rafficato, o di durata scarsa. Per questo obiettivo modesto, spesso di investono mattinate o pomeriggi, o addirittura giornate intere..... Certo, poi, a volte, si azzecca la giornata giusta, che ci fa godere e ricarica le nostre aspettative.
Ieri, che le previsioni sul lago di Como erano palesemente poco favorevoli, se non per una lezione principianti, come quella che ho fatto io con soddisfazione a mia figlia, sono rimasto colpito dalla quantità di windsurfers che hanno passato la giornata sdraiati/seduti al pratone di Colico, senza fare nulla, in attesa di un vento altamente improbabile. Per me, è inconcepibile. Così, si atrofizza il cervello. Ed in effetti a vedere alcuni personaggi..., c'è da credere che l'effetto di rimpicciolimento del cervello si sia già prodotto irreversibilmente.
Non basta farsi crescere i capelli lunghi, tenerli spettinati, e farsi un paio di tatuaggi, ed indossare le infradito per 6 mesi all'anno, per diventare dei windsurfers professionisti che vivono a Maui. Rimane sempre e solo una stupida illusione.
Ammetto che, ormai, con tutta una fetta del circo del windsurf, che sia sul lago di Como o di Garda, o in Sud Africa (dove pure ho visto gente passare le giornate a guardare il mare), ho sempre meno da spartire....
E' chiaro che vivendo vicino ai laghi e non vicino al mare, dove il vento di perturbazione ha un altro livello di affidabilità, dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco.
Dobbiamo quindi cercare di ottimizzare, e cercare di puntare a ricavere il meglio da quello che i laghi hanno da offrire.
Non è semplice, ma, almeno per me, rimane l'obbiettivo. E quando non ci sono possibilità (o si ha voglia di fare altro), meglio non pensare al windsurf.
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