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Previsioni del vento. Troppi modelli?
- ita4012
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bxr ha scritto: Mi piacerebbe sapere, in base alla vostra esperienza (intesa come verifica di quanto ci ha preso un certo modello, a posteriori), qual è il modello che ritenete più attendibile per le previsioni a 2-4gg, sul mare (diciamo tirreno e adriatico).
Lo chiedo perchè è una situazione tipica del mercoledi/giovedi, in cui si sta valutando come organizzarsi per il weekend (se fare ad esempio una trasferta un pò distante, valutando magari di aggiungere il venerdi o il lunedi).
Per esempio, ad oggi, ECMWF e Arpege mettono 4 giorni di libeccio in Liguria tra venerdi e lunedi, ma GFS, per esempio, è in totale disaccordo.
Sul beve periodo invece, sembra che AROME sia uno dei più "vincenti".
GFS non lo guardo mai. Un modello con una risoluzione di 22 km è veramente troppo poco accurato per i nostri scopi. Guardo ECMWF o ICON, per il mare, fino a 2 giorni di distanza. Il giorno prima guardo Arome (che poi è Arpege), che, per il mare, difficilmente sbaglia.
Ciao. Fabio
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- bxr
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Lo chiedo perchè è una situazione tipica del mercoledi/giovedi, in cui si sta valutando come organizzarsi per il weekend (se fare ad esempio una trasferta un pò distante, valutando magari di aggiungere il venerdi o il lunedi).
Per esempio, ad oggi, ECMWF e Arpege mettono 4 giorni di libeccio in luguria tra venerdi e lunedi, ma GFS, per esempio, è in totale disaccordo.
Sul beve periodo invece, sembra che AROME sia uno dei più "vincenti".
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- Daniele
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Io ricordo, allacciandomi al post di Fabio, che negli 80/90 le previsioni erano fatte il giorno prima o al massimo due giorni prima, senza ausilio di info meteo, e di solito azzeccavamo. Per esempio per l'Òra si capiva che tipo di Òra avrebbe fatto in base al fatto se sopra le cime, in corrispondenza di Campione e Val di Sogno, ci fossero i cosiddetti "Baloni de l'Òra" e di che entità fossero. Cioè due cumulonembi che in base a quanto si estendevano in altezza l'Òra sarebbe stata più forte. Anche per il Peler c'erano degli stratagemmi che permettevano di capire se era il caso di puntare la sveglia per andare a Malcesine o a Campione. Le cantonate erano poche, di solito si indovinava sempre.
Le cose sono cambiate, non solo per il discorso del cambiamento climatico (io sono del pare che incida molto) ma anche (riporto quello che ho sentito, per quanto riguarda il Garda) per il fatto che alcuni sostengono che un tempo le montagne a Nord del Garda fossero meno verdi e quindi erano più esposte le superfici non boschive ma di roccia. Va da se che la roccia si scalda molto mentre le piante no. Potrebbe essere un altro dei motivi per il quale i venti non hanno più la costanza di un tempo.
Detto questo, se fossi nei vostri panni e cioè degli inseguitori del vento (io sono stanziale), farei come dice Fabio e cioè:
"In primo luogo, mi ripropongo di non guardare più troppi siti e modelli; un solo modello a lungo termine (es. l'europeo ECMWF, o l'ICON), ed uno solo a breve termine (Arome, da consultare sino al'ultimo).
In secondo luogo, imposterei le trasferte non solo con l'obiettivo di fare windsurf, ma anche con altre alternative in mente, per non vivere i giorni senza vento (magari in posti bellissimi - es. Sardegna), come dei giorni sprecati (assurdo)."
Per concludere vorrei dire, io in questi mesi (anche quando non avevo la tavola) non ho idea dele ore che ho buttato via tra i vari siti di previsione, nel cercare di capire i modelli, vedere quale di questi era (in base al vento fatto o non fatto) più attendibile. E più volte mi sono detto "occhio che non diventi una ossessione"
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- ita4012
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Ed i miei propositi, maturati al ritorno dal Sud Africa, di non impazzire ad inseguire il vento.... sono andati a farsi benedire. Già, ma in Sud Africa era tutto più facile....
Premesso che guardando le previsioni di Arome (il modello che si è rivelato più affidabile a breve termine) a oggi, per la Sardegna e la Francia, risulta confermato il quadro che mediamente andava delineandosi nei giorni scorsi, mi sono abbastanza convinto che abbiamo troppi modelli ed anche troppe informazioni. Il punto è che queste informazioni spesso sono discordanti tra di loro! Ed uno, allora, non sa più che pesci pigliare....
I nostri predecessori, la domenica, andavano ai laghi quasi senza informazioni meteo. Sapevano solo se avrebbe fatto bel tempo. Addirittura, azzardavano una trasferta al mare, sobbarcandosi centinaia di km, nella totale ignoranza delle previsioni meteo. Ma forse vivevano più felici di noi che ci stressiamo a consultare di continuo modelli, e siti web, per capire se farà vento. E complici i cambiamenti climatici recenti, spesso erano comunque più fortunati di noi... Almeno a sentire i loro racconti...
Come risolvere la questione?
Io vorrei provare nel seguente modo....
In primo luogo, mi ripropongo di non guardare più troppi siti e modelli; un solo modello a lungo termine (es. l'europeo ECMWF, o l'ICON), ed uno solo a breve termine (Arome, da consultare sino al'ultimo).
In secondo luogo, imposterei le trasferte non solo con l'obiettivo di fare windsurf, ma anche con altre alternative in mente, per non vivere i giorni senza vento (magari in posti bellissimi - es. Sardegna), come dei giorni sprecati (assurdo).
Consigli? Che ne dite?
Ciao. Fabio
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