L'Eremo di San Valentino è davvero una bella e suggestiva meta, raggiungibile con un trekking abbastanza facile, che parte dalla frazione Sasso di Gargnano. Il panorama sul Lago di Garda è davvero notevole. La storia del luogo e la quiete che può regalare sono un valore aggiunto, che renderanno ancora più appagante la vostra escursione.
Trekking, Lago di Garda: Sasso (Gargnano) - Eremo di San Valentino
Il Lago di Garda offre delle giornate climaticamente gradevoli, anche in pieno inverno, ed anche se freddi correnti da Est/Nord-Est (leggi, Burian) vorrebbero minacciare la sua mitezza.
Lunedì 15 febbraio 2021, abbiamo avuto conferma di tutto ciò, in occasione dell'escursione all'Eremo di San Valentino, sopra Gargnano. La quota relativamente bassa, e l'esposizione a Sud del percorso, contribuiscono ulteriormente a rendere questo itinerario praticabile tutto l'anno.
E' un'escursione che davvero vi consigliamo. Merita per la bellezza dei panorami sul lago, e sul Monte Baldo (in occasione della nostra gita, abbondantemente ricoperto di neve), e per il valore storico ed il fascino dell'Eremo. L'escursione è alla portata quasi di tutti, anche di famiglie con bambini/ragazzi; ci teniamo, tuttavia, a precisare che, nella parte finale, vi sono due tratti su gradoni rocciosi, con corrimano in fune metallica, che, comunque, con la dovuta attenzione, sono superabili quasi da tutti, se in forma fisica accettabile!
Per iniziare l'escursione, bisogna raggiungere la frazione Sasso di Gargnano (540 m s.l.m.). A tale scopo, si abbandona la strada Gardesana occidentale poco a Nord di Gargnano, e si imbocca la SP 9 (Via Feltrinelli), che sale al Lago di Valvestino. Voi seguite le indicazioni per Sasso, e raggiungete la frazione (vedi nostra mappa nell'articolo). Noi, in realtà, abbiamo parcheggiato un po' prima della frazione ed abbiamo fatto un breve pezzo di strada asfaltata a piedi. Si può tranquillamente parcheggiare anche a Sasso, tranne che, probabilmente, nei weekend più affollati della bella stagione.
Da Sasso, trovate subito le indicazioni per l'Eremo di San Valentino, e per cima Comer, se volete allungare l'escursione (vedi anche il nostro articolo sulla salita a Cima Comer ed al Monte Denervo, da Briano). Da qui, la salita all'Eremo richiede circa 40 minuti (la discesa poco meno), soste panoramiche escluse.
Procedete tra le case dell'abitato, e poi proseguite su strada sterrata con pendenza modesta. Arrivate, quindi, alla fine della carrozzabile (ultimi edifici), dove un cartello vi indica ancora la direzione, e vi invita ad imboccare un ampio sentiero acciottolato, dove la pendenza inizia ad aumentare.
Poco meno di un km dopo l'abitato, la pendenza del sentiero diventa decisamente più accentuata (vedi segnalino sulla nostra mappa), ma in circa 400 metri di percorso, vi porterà ad un primo punto panoramico davvero spettacolare, che vi ripagherà subito della vostra fatica: la vista spazia sul Garda Meridionale, con il Monte Castello di fronte a voi, la Rocca di Manerba più lontana, e, visibilità permettendo, la penisola di Sirmione sullo sfondo. Sotto di voi, l'abitato di Gargnano, e di fronte il Monte Baldo, con la sua lunga cresta. Si continua a salire ripidamente per altri 500 metri di percorso (comunque, con ritmo adeguato al vostro allenamento, la salita è alla portata di tutti). Nella porzione finale di questo tratto, in parte seguirete anche il greto di un torrente, aggirabile sulla destra.
Raggiungete, quindi, un culmine a quota 690 metri circa sul livello del mare. Qui dovete fare attenzione a non perdervi. I segnali di vernice su rocce ed alberi (e la nostra mappa!) vi guideranno, e vi faranno imboccare un tratto in discesa, lungo un breve vallone roccioso, con qualche fune metallica, posizionata per fare sicurezza (comunque, il tratto non è particolarmente impegnativo).
Dopo questo tratto in discesa, riprende di nuovo la salita ripida, che vi porta in breve a quota 715 m s.l.m., ad un punto molto particolare dell'escursione, che vi introduce (anche mentalmente) all'Eremo: arrivate ad una porticina di legno, da cui si accede ad una ripida forra rocciosa, superata la quale siete arrivati. La forra richiede un po' di attenzione (anche qui, cavi metallici di sicurezza); il vuoto sotto è notevole. Prestate attenzione, soprattutto se siete con bambini piccoli (ma abbiamo visto salire anche bambini di 5 anni, per farvi capire). Il tratto è breve, e superata questa ultima difficoltà, un ultimo pezzo di sentiero in piano vi conduce all'Eremo (quota massima dell'itinerario, 750 metri s.l.m.).
Lo scenario è davvero suggestivo, ed i cipressi che delimitano il terrazzo su cui sorge l'edificio, contribuiscono alla bellezza del posto. L'Eremo è sempre aperto (basta aprire e richiudere le varie porte), e merita rispetto (non fate ovviamente come alcuni, che hanno pensato bene di scrivere sui muri, per lasciare la triste testimonianza del loro passaggio). E' ben tenuto, ed articolato in molteplici locali abitativi, oltre alla chiesa.
L'Eremo fu costruito come ex voto dagli abitanti di Gargnano, scampati alla peste del 1630, che si erano rifugiati su questi monti per sottrarsi al flagello. In seguito e fino alla seconda metà del 1800, fu abitato da diversi eremiti.
Cercate di salire qui in giornate non troppo affollate, per godervi la quiete e la pace del luogo.
La discesa a Sasso, se non volete salire a Cima Comer (altro punto panoramico spettacolare sul lago), può avvenire attraverso lo stesso itinerario di salita.
Buona escursione. Fabio Muriano
Clicca qui, per la slidegallery dell'itinerario.
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